Alla scoperta dello Svaneti, il fiero cuore montuoso della Georgia

Redazione Lonely Planet
6 minuti di lettura

Le remote valli di montagna dello Svaneti solcano le alture del Caucaso, tra vette innevate, prati alpini e fitte foreste che in estate diventano un paradiso per gli amanti dell’escursionismo. Per lungo tempo isolato e protetto dal mondo esterno, lo Svaneti vanta una lingua propria e una radicata cultura tradizionale, simboleggiata da 175 koshkebi (antiche torri difensive in pietra) che svettano sui suoi villaggi e dagli affreschi millenari che ne impreziosiscono le chiese. Ecco cosa vi aspetta in questo orgoglioso angolo di Georgia.

Lo Svaneti è un territorio antico e misterioso racchiuso nel Caucaso ©Creative Travel Projects/Shutterstock
Lo Svaneti è un territorio antico e misterioso racchiuso nel Caucaso ©Creative Travel Projects/Shutterstock
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Bellissimo, selvaggio e misterioso, lo Svaneti è un territorio antico racchiuso nel Caucaso e talmente isolato da non esser mai stato sottomesso da nessun dominatore. Villaggi suggestivi e splendidi picchi innevati che svettano oltre i 4000 metri su prati alpini punteggiati di fiori, la superba cornice di molti itinerari a piedi. Il simbolo dello Svaneti è il koshi, tipica torre difensiva in pietra progettata per accogliere gli abitanti dei villaggi in caso di invasioni e disordini (fino a poco tempo fa lo Svaneti era noto per le sanguinose faide). Oggi sono rimasti circa 175 koshkebi, quasi tutti costruiti tra il IX e il XIII secolo. 

Non molti anni fa, lo Svaneti era ancora una zona piuttosto lontana dai percorsi più battuti, ma lo sviluppo turistico verificatosi a partire dal 2005 ha portato con sé nuove stazioni sciistiche, voli provenienti da Tbilisi, il miglioramento della strada da Zugdidi, un enorme incremento del numero di hotel e molti più visitatori, al punto che l’unica vera e propria città della regione, Mestia, può essere piuttosto affollata in estate. Tuttavia, l’alone di mistero e la bellezza dello Svaneti non rischiano certo di dissolversi. 

Lo Svaneti è celebre per i 175 koshkebi (antiche torri difensive in pietra ©Maya Karkalicheva/Getty Images
Lo Svaneti è celebre per i 175 koshkebi (antiche torri difensive in pietra ©Maya Karkalicheva/Getty Images

Durante le numerose invasioni subite dalla Georgia nei secoli, icone e altri preziosi manufatti sacri furono portati al sicuro in questa regione remota, e molti di essi sono tuttora in case private. Lo Svaneti offre inoltre un proprio patrimonio d’arte sacra, e tante minuscole chiese nei villaggi sono ornate da affreschi millenari. Grazie alla lingua locale, priva di forma scritta e quasi del tutto incomprensibile per gli altri georgiani, questo rifugio tra le montagne è considerato una roccaforte delle tradizioni nazionali, come si può vedere alle numerose feste degli svan, tra cui la più famosa è probabilmente quella di Kvirikoba, che si svolge nel villaggio di Kala il 28 luglio. Funzioni, benedizioni, rintocchi di campane, sacrifici animali e una gara di lancio dei massi sono seguite da canti e grandi banchetti. 

Lo Svaneti si divide in Superiore (Zemo) e Inferiore (Kvemo). La verde e splendida parte superiore offre le passeggiate e scalate migliori, oltre alle tradizioni più radicate. La stagione dei trekking inizia ai primi di giugno e termina e metà ottobre, ma alcuni itinerari possono essere allagati al di fuori di questi periodi. 

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Molti bellissimi sentieri iniziano da Mestia ©Maya Karkalicheva/Getty Images
Molti bellissimi sentieri iniziano da Mestia ©Maya Karkalicheva/Getty Images

Mestia

Il capoluogo dello Svaneti Superiore è un agglomerato di almeno dieci villaggi, dove si ergono le pittoresche torri svan. Gli abitati più antichi, in cui si trova la maggior parte delle torri, sorgono in alto sul fiume, all’estremità settentrionale di Mestia: Lekhtagi a nord-ovest, e Lanchvali e Lagami a nord-est. Grazie al recente sviluppo turistico promosso dal governo la piazza centrale Setis moedani è stata riqualificata, e inoltre sono stati costruiti un aeroporto e numerose pensioni e hotel (circa 90 secondo le ultime stime). 

Escursioni a piedi nei dintorni di Mestia 

Molti bellissimi sentieri iniziano da Mestia: alcuni sono ben indicati, altri no. La struttura presso cui alloggiate o il Centro Informazioni Turistiche di Mestia (che distribuisce le cartine dei sentieri) vi aiuteranno, se siete interessati, a trovare una guida. 

  • Ghiacciaio di Chalaadi Questo piacevole itinerario di sei o sette ore tra andata e ritorno (11 chilometri per ogni tratta) oltrepassa l’aeroporto di Mestia e si addentra nella valle di Mestiachala. Negli ultimi 1,5 chilometri circa, dal ponte pedonale sul fiume, si sale tra i boschi fino alla base del ghiacciaio. Attenti alle rocce che cadono dal ghiacciaio in estate. 
  • Croce Un sentiero moderatamente impegnativo sale in mezza giornata fino alla croce visibile da Mestia, situata a 900 metri di quota sul versante settentrionale della valle. Dalla croce ammirerete le spettacolari vette gemelle del Monte Ushba (4700 m). 
  • Mazeri dal Passo di Guli A partire da metà giugno è possibile effettuare l’itinerario da Mestia a Mazeri in circa 10 ore passando dal Passo di Guli (2900 m), che offre un panorama spettacolare del Monte Ushba. L’escursione è impegnativa (1500 m in salita e 1300 m in discesa); fino al crinale di Lamaaja si segue il percorso per i laghi di Koruldi. 
Il paesaggio attorno al villaggio di Ushguli ©Andrii Lutsyk/Shutterstock
Il paesaggio attorno al villaggio di Ushguli ©Andrii Lutsyk/Shutterstock
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Ushguli

Situata nella parte superiore della Valle dell’Enguri sotto il massiccio innevato del Monte Shkhara (5193 m), la cima più alta della Georgia, Ushguli è un luogo incredibilmente pittoresco che, grazie alla sua ventina di antiche torri svan, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1996. Formato da quattro villaggi a 47 chilometri (2 h 30 min di automobile) in direzione sud-est da Mestia, questo abitato a 2100 metri sul livello del mare è considerato il più alto insediamento permanente d’Europa. In senso ascendente i villaggi sono Murqmeli, Chazhashi, Chvibiani e Zhibiani. 

Nei dintorni di Ushguli si snodano alcuni magnifici sentieri: in sei ore, per esempio, si possono percorrere 8 chilometri nella valle fino alla base del Ghiacciaio dello Shkhara (e ritorno). In una delle torri di Chazhashi ha sede il principale Museo Etnografico di Ushguli, che conserva una superba collezione di icone e croci d’oro, d’argento e legno del XII secolo, provenienti dalle sette chiese del villaggio. Nella parte alta di Ushguli, in bella posizione su una collina da cui la vista spazia lungo la valle fino al Monte Shkhara, sorge la Chiesa Lamaria, del XII secolo, con una torre difensiva accanto. 

Escursionisti tra le montagen dello Svaneti ©kapulya/Getty Images
Escursionisti tra le montagen dello Svaneti ©kapulya/Getty Images

Becho

Becho, situata nella Valle del Dolra a ovest di Mestia, è una zona molto bella anche se relativamente poco visitata, con alcuni magnifici percorsi escursionistici. In fondo alla valle domina la spettacolare montagna con due vette chiamata Ushba (4700 m), la scalata più impegnativa e pericolosa della Georgia. Il villaggio più alto, Mazeri, è anche il più bello. Una passeggiata incantevole (e faticosa nell’ultimo tratto) parte da Mazeri e risale in direzione nord il fiume Dolra, per poi inerpicarsi verso est tra le cascate fino al ghiacciaio sul versante occidentale dell’Ushba (9 o 10 h andata e ritorno). Altri sentieri oltrepassano le colline e raggiungono Etseri (il villaggio a ovest) e Latali (est). D’estate si può raggiungere a piedi Mazeri da Mestia con una lunga e faticosa camminata di un giorno dal Passo di Guli. 

Nelle valli a ovest di Becho e nella catena montuosa dello Svaneti, sopra il versante meridionale della Valle dell’Enguri, ci sono moltissimi sentieri poco battuti, e anche in queste comunità relativamente isolate troverete alcune guesthouse dove fare base per brevi passeggiate o una tappa durante i trekking lunghi. 

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Una tavola imbandita per recuperare le energie dopo i lunghi trekking ©Andrew Montgomery/Lonely Planet
Una tavola imbandita per recuperare le energie dopo i lunghi trekking ©Andrew Montgomery/Lonely Planet

La cucina degli svan

Gli abitanti della zona, gli svan, mangiano molti piatti tipici georgiani, ma hanno anche alcune loro specialità. Per esempio i pasticci di carne kudari, chvishdari (formaggio cotto nel pane di granturco) e tashmujabi (puré di patate con formaggio). Il celebre ‘sale dello Svaneti’ è una miscela di erbe, pepe e aglio, spesso usata per condire i piatti di carne. 

Sciare nello Svaneti

Sciatori e operatori turistici dello Svaneti guardano con fiducia alla nuova Stazione sciistica di Tetnuldi, situata sulle pendici del Monte Tetnuldi circa 20 km a est di Mestia, inaugurata nel dicembre 2015 con 25 chilometri di piste tra 2260 e 3040 metri di quota e tre seggiovie. 

La più piccola e bassa stazione di Hatsvali, 8 chilometri a sud di Mestia, ha una pista di 300 metri per principianti, una blu a 2600 metri, una rossa a 1900 metri e una seggiovia. 

Lo Svaneti è una meta adatta anche per lo sci escursionismo, di solito a fine stagione. Dovreste contattare una guida o chiedere informazioni sul posto, perché questo sport comporta dei rischi. 

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Georgia
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