Viaggiare in poltrona: il mondo tra le righe

Redazione Lonely Planet
2 minuti di lettura

Il libro che invoglia al viaggio e l'iniziativa social che dal 4 al 6 novembre ha coinvolto i nostri lettori.

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Seduti, si parte.

Cosa ci spinge a partire se non i racconti e le immagini dei luoghi che vorremmo scoprire di persona? Quanti film, libri o canzoni ci inducono a fare le valigie per ritrovare i personaggi, gli scenari e le atmosfere che evocano? Talvolta la scelta della meta di un viaggio ci viene suggerita proprio dagli eroi della nostra infanzia, dalle canzoni ascoltate durante l'adolescenza, dalle scene dei film che ci hanno colpito. Il nostro immaginario si nutre dei paesaggi e degli ambienti che scrittori, registi o musicisti hanno reso immortali con il loro talento. Viaggiare in Poltrona offre il tour più comodo del mondo in 500 opere capaci di farti sognare ad occhi aperti, per poi, magari, partire davvero.

Tre viaggi in poltrona: Italia, Stati Uniti, Asia.

Dal 4 al 6 novembre abbiamo chiesto ai nostri lettori di costruire insieme tre "viaggi in poltrona". Il primo in Italia, il secondo negli Stati Uniti e l'ultimo in Asia. Siamo partiti dalle nostre proposte: una canzone, un film, un libro per ognuna delle destinazioni scelte e abbiamo raccolto i vostri contributi. Ecco il resoconto di quelle tre giornate.

La nostra Top: Italia.

Venezia innanzitutto: con i suoi canali, le calli e i palazzi grandiosi. Il Lido che durante la belle époque era un luogo di ritrovo dell'alta società, simbolo di prestigio come la Costa Azzurra, con la sua spiaggia, il suo casinò, il Grand Hotel des Bains, fa da sfondo a Morte a Venezia, la celebre pellicola di Luchino Visconti tratta dal romanzo di Thomas Mann. Poi Roma, che negli anni ha ispirato i più grandi artisti. Noi abbiamo scelto un giallo senza soluzione: Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di Carlo Emilio Gadda, considerato uno dei capolavori più grandi dello scrittore italiano. Infine dott verso sud con Pino Daniele e la sua Napule è, una struggente ballata sulle contraddizioni, i mali e le bellezze di Napoli.

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La nostra Top: Stati Uniti.

Gli Stati Uniti sono il set perfetto di ogni storia che valga la pena di essere raccontata. Noi cominciamo da New York con il libro Follie di Brooklyn di Paul Auster: un lungo viaggio tra gli affetti familiari, i sogni, i progetti e le infinite possibilità che la vita offre con uno dei più noti quartieri della Grande Mela sullo sfondo. Poi si punta l'Alabama con le note di Neil Young. Il celebre cantautore americano suscitò molte polemiche con questo pezzo, forte critica all'intolleranza e al razzismo che imperavano nello Stato dell'Alabama (il Ku Klux Klan all'epoca praticava ancora degli occasionali linciaggi). Infine veloci lungo le strade americane di Easy Rider, il film che secondo George Lucas "più di ogni altro ha cambiato l'idea di che cosa fosse un film di successo".

La nostra Top: Asia.

Il nostro viaggio in poltrona lungo l'Asia inizia con Will Ferguson, autore di Autostop con Buddha, un viaggio a pollice alzato attraverso il Giappone nato per scommessa. Un lungo peregrinare, da sud verso nord, durante il periodo della fioritura del ciliegio, oggetto di culto nazionale. Poi L'ultimo imperatore, il capolavoro di Bernardo Bertolucci che con la sua storia epica ambientata in Cina conquistò ben nove Oscar nel 1988. Infine la Cambogia con la voce talentuosa dei Dengue Fever Chhom Nimol e i testi dei brani scritti in lingua khmer.

Lo Storify con i vostri suggerimenti.

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