Stari Most: alla scoperta del ponte più famoso dei Balcani

Redazione Lonely Planet
3 minuti di lettura

Incorniciato da torri di guardia medievali, il ponte di Mostar in Bosnia-Erzegovina fu costruito in origine tra il 1557 e il 1566 per ordine di Solimano il Magnifico, ma nel novembre 1993, durante la guerra civile, fu distrutto dai colpi di artiglieria delle forze croato-bosniache. Dopo una meticolosa ricostruzione, il ponte fu riaperto nel 2004 e oggi è un simbolo dell’orgoglio nazionale, nonché sito UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Spettacolare di giorno, il ponte diventa ancora più splendido al calare del sole, quando la sua pietra chiara riflette il bagliore dorato del tramonto.

Mostar, riflessi dello Stari Most © cge2010 / Shutterstock
Mostar, riflessi dello Stari Most © cge2010 / Shutterstock
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Mentre scende la sera, si accendono le luci dei ristoranti sulle rive di torrenti zampillanti, e lo stretto Kujundžiluk (‘Vicolo d’Oro’) si anima di venditori di ninnoli. Uno spettacolo incantevole. Il ponte è rinomato anche per i suoi spericolati tuffatori. In estate, giovani del posto rendono onore a una tradizione secolare tuffandosi da più di 20 m di altezza nelle acque gelide della Neretva. I ragazzi in costume da bagno si esibiscono in esercizi di riscaldamento invitando la folla a fare un’offerta, e non si tuffano finché non sono stati raccolti 50 marchi bosniaci (il doppio in inverno). In confronto, il bungee jumping impallidisce!

Sarajevo, notte sulla città vecchia
Sarajevo, notte sulla città vecchia © Mehmet0 / Shutterstock

I migliori itinerari

4 giorni

Quattro giorni sono sufficienti per farsi un’idea delle due principali città del paese, dei loro dintorni e della loro storia turbolenta. Dedicate i primi due giorni a Sarajevo, partecipando anche a una visita guidata a piedi gratuita e al tour condotto dai sopravvissuti alla guerra. Il terzo giorno andate a Mostar, visitate il ponte e iscrivetevi a un’escursione per il quarto giorno a Počitelj, Blagaj e le Cascate di Kravice, le mete di maggior richiamo della zona.


8 giorni

Con poco più di una settimana a disposizione, potrete viaggiare da Belgrado (Serbia) a Dubrovnik (Croazia). Prendete l’autobus da Belgrado a Višegrad per vedere il ponte del XVI secolo, le gole fluviali e il centro storico, immortalato da Ivo Andrić. Proseguite alla volta di Sarajevo e immergetevi nella sua atmosfera, in cui si fondono influssi storici turchi e austriaci. Prendete l’autobus per la bella Konjic. Se avete prenotato per tempo, visitate il bunker nucleare di Tito costato miliardi di dollari, oppure fate una discesa in rafting lungo la Neretva. Proseguite verso sud fino a Mostar e visitate il ponte. Dirigetevi quindi verso Trebinje, con la sua piazza centrale in stile mediterraneo e il centro storico cinto da mura. Infine prendete un autobus per Dubrovnik.

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Belgrado, colpo d'occhio lungo la Sava © MarinaDa / Shutterstock
Belgrado, colpo d'occhio lungo la Sava © MarinaDa / Shutterstock

Il viaggio

Come arrivare

Il principale punto di arrivo in Bosnia-Erzegovina in aereo è il piccolo ma trafficato Sarajevo International Airport, dal quale Mostar dista due ore e 30 minuti in autobus e due ore in treno. Confrontate le tariffe dei voli, perché a volte può essere più conveniente prendere un aereo per Dubrovnik o Spalato, in Croazia, e proseguire il viaggio in autobus da lì (rispettivamente 3 e 4 ore). Mostar ha un proprio aeroporto servito attualmente da Eurowings e Croatia Airlines, ma l’unico collegamento operativo tutto l’anno è quello di Croatia Airlines da Zagabria.


Trasporti interni

Gli autobus urbani coprono ogni zona di Mostar, ma la città è piccola e si gira facilmente a piedi. Il ponte si trova in centro ed è molto ben visibile

Dubrovnik, un altro passaggio possibile © Ihor Pasternak / Shutterstock
Dubrovnik, un altro passaggio possibile © Ihor Pasternak / Shutterstock
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Pernottamento

Budget ridotto

Hostel Balkanarama Gestito da un estroso anglo-bosniaco, questo eccellente ostello di nuova apertura è diventato uno dei più popolari di Mostar. Tra gli elementi originali che lo contraddistinguono spiccano il tavolo della cucina fatto con casse di birra e le panche realizzate con pallet impilati.


Budget medio

Muslibegović House In estate questa casa ottomana di fine Seicento con giardino è un’attrattiva aperta ai turisti, ma l’edificio è anche un delizioso boutique hotel. Le camere abbinano elementi dal design bosniaco, turco e persino marocchino.

Pasti

Budget ridotto

Tima-Irma Preparatevi a fare la fila in questo popolarissimo localino specializzato in grigliate, che serve vassoi traboccanti di ćevapi (salsicce), pljeskavica (polpette) e spiedini.


Budget medio Šadrvan Situato all’ombra di alberi e rampicanti, questo locale molto frequentato dai turisti offre tavoli disposti intorno a una fontana in metallo in stile tradizionale turco. Il đuveč vegetariano è uno sformato di riso e verdure.

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