Murales nascosti
Anni '20: dopo la rivoluzione messicana, il ministro dell'istruzione José Vasconcelos commissionò a giovani artisti di talento una serie di murales nei principali edifici pubblici del paese. L'idea era che la pittura potesse servire a diffondere la coscienza della storia e della cultura messicane, insieme alla consapevolezza della necessità di un cambiamento sociale e tecnologico.

Murales nascosti
Nell'immensa Città del Messico avrete sicuramente modo di ammirare i murales del Palacio Nacional e del Palacio de Bellas Artes. Esistono però anche murales meno conosciuti ma altrettanto interessanti, che meritano di essere visti. Andare alla loro ricerca costituisce già di per sé un'esperienza esaltante.
EL AGUA, EL ORIGEN DE LA VIDA
(Cárcamo del Río Lerma, 2a Sección Bosque de Chapultepec; metro: Constituyentes) Diego Rivera, il grande artista a lungo compagno di Frida Kahlo, dipinse questi murales all'interno dell'impianto idrico di Chapultepec, costruito negli anni '40 per incanalare le acque del Río Lerma, che scorre 62 km a ovest, all'interno di enormi cisterne per l'approvvigionamento idrico della città. Sperimentando colori resistenti all'acqua, Rivera decorò il serbatoio di raccolta, le chiuse e parte della conduttura con immagini di creature anfibie e degli operai che lavorarono alla realizzazione dell'opera. I murales si trovano in un padiglione situato dietro la fontana di Tlaloc, altra opera di Rivera. Ufficialmente non sono aperti al pubblico, ma la guardia potrebbe farvi entrare se gli date la mancia.
VELOCIDAD
(Plaza Juárez, Av Juárez; metro: Bellas Artes) Concepita in origine per una fabbrica della Chrysler, quest'opera di David Siqueiros del 1953 rappresenta il concetto di velocità attraverso la figura in movimento di una donna che corre. Questa tela a mosaico è stata trasferita all'ingresso del nuovo centro commerciale di Plaza Juárez nell'ambito del progetto di sviluppo dell'Alameda.
HISTORIA DE MÉXICO
(Mercado Abelardo Rodríguez, República de Venezuela, all'angolo con Rodríguez Puebla; metro: Zócalo) Il mercato pubblico Abelardo Rodríguez, a est dello Zócalo, divenne negli anni '30 la grande tela su cui lavorarono alcuni giovani artisti internazionali. Purtroppo molti dei loro dipinti, dopo essere stati trascurati per anni, versano oggi in pessime condizioni. Una delle opere di maggior fascino (e meglio conservate) è un murales tridimensionale, scolpito con cemento e intonaco. Realizzato dall'artista giapponese Isama Noguchi, simboleggia la lotta contro il fascismo ed è ubicato nel centro civico, in cima alle scale poste all'angolo sud-orientale del mercato.
EL PERFIL DEL TIEMPO
(Metro Copilco, binario línea 3; metro: Copilco) Le pareti di molte stazioni furono decorate da importanti artisti negli anni '80. La stazione di Copilco, che si trova all'ingresso est dell'UNAM, presenta quest'opera di Guillermo Cenicero, artista proveniente dallo stato di Durango, che si estende su una superficie di 1000 metri quadri ed è pertanto il più grande tra i murales delle stazioni della metropolitana. L'opera offre una panoramica della storia della pittura mondiale, dai disegni rupestri delle grotte di Altamira in Spagna ai pittori contemporanei messicani, e rappresenta anche alcune scene della conquista del Messico.