Le rovine del Girihandu Seya, lo stupa buddhista più antico del mondo
Le rovine del Girihandu Seya offrono uno scorcio della lunga storia della costa orientale dello Sri Lanka. A differenza delle attrazioni più famose dell’isola, sono ancora seminascoste dalla giungla e hanno un’atmosfera di mistero alla Indiana Jones.

Un tour a nord di Trinco verso le rovine del Girihandu Seya
La zona a nord di Trincomalee è forse l’angolo più remoto della costa orientale, dove lagune pattugliate da coccodrilli lasciano il posto a saline e fitte giungle costiere. Tra i suoi tesori nascosti spiccano i resti del Girihandu Seya, antico tempio buddhista oggi invaso dai rami e dalle liane di contorti baniani. È possibile percorrere questo itinerario con un veicolo proprio, ma in genere la soluzione migliore è un tuk-tuk.
Kanniya Hot Springs
Iniziate al mattino con un rituale salutista di ispirazione locale alle Kanniya Hot Springs, sette vasche – create secondo la leggenda dalla spada di Ravana, il re dei demoni – piene di acque minerali calde.
Velgam Vihara
Senza dubbio c’è un che di ammaliante nel modo in cui la luce del mattino filtra attraverso gli enormi alberi di ficus per illuminare lo stupa ricoperto di muschio al Velgam Vihara. Leggermente più giovane dell’altro grande complesso buddhista che esplorerete oggi, conta comunque 2300 anni di storia e presenta una statua del Buddha originale in pietra corallina e pietre di luna consumate dai passi dei monaci. Qui il birdwatching è fantastico: potrete avvistare coppie di buceri e gruccioni codazzurra.

Kuchchaveli Beach
Prima spiaggia non attrezzata a nord di Trincomalee, Kuchchaveli è una sosta fantastica in tarda mattinata, poiché si possono osservare i pescatori che tirano le reti all’ombra delle casuarine. Più che un lavoro, sembra una lenta danza rituale. Poco prima di arrivare a Kuchchaveli, cercate di sbirciare nel parco dell’Uga Jungle Beach Resort, con un laghetto artificiale che ospita un coccodrillo.
Girihandu Seya
Il fiore all’occhiello dell’itinerario, il Girihandu Seya, è considerato lo stupa buddhista più antico del mondo. Fu costruito mentre era ancora in vita il Buddha, prima di Polonnaruwa e Sigiriya, ma è incredibilmente quasi del tutto sconosciuto. Il tempio principale, circondato da un muro di protezione chiamato vatadage, è arroccato in cima a una grande collina e offre una vista a 360 gradi sulla costa orientale. Il sito si raggiunge tramite scale di pietra a zig zag ed è circondato da un’infinità di rovine immerse nella giungla – spontaneo chiedersi quanto ancora resti da scoprire.
Samudragiri Pichchamal Viharaya
Al Samudragiri Pichchamal Viharaya si può fare il bagno all’ombra di uno stupa di 2000 anni fa. Prima esplorate i due santuari: quello nuovo imbiancato a calce sulla prima scogliera e quello antico corroso dalla salsedine sulla seconda, raggiungibile tramite ripidi gradini scavati nella roccia. Fate un tuffo sul lato nord, con banchi di sabbia poco profondi e acqua cristallina.