Viaggio a Jaffna, nello Sri Lanka fuori dai circuiti turistici

Redazione Lonely Planet
6 minuti di lettura

Un baluardo di tradizioni, arte, creatività e cultura hindu, Jaffna accoglie i visitatori con calore. Intrigante, modesta, un po’ fuori dai circuiti turistici, è un luogo che regala grandi soddisfazioni a chi desidera scoprire la cultura tamil dello Sri Lanka. Anni di guerra civile, emigrazioni di massa, embargo, morti e devastazioni hanno inevitabilmente segnato questa storica città, che si presenta tuttavia sorprendentemente verde e alberata, con i sobborghi del periodo coloniale ombreggiati dalle palme e costellati di splendidi templi e chiese. I siti antichi situati sia in centro città sia in periferia sono luoghi affascinanti da visitare. Inoltre, la città costituisce una comoda base per esplorare le isole idilliache che si trovano subito a ovest e visitare il litorale e le lagune della penisola circostante.

Barche di pescatori a Jaffna ©trabantos / Shutterstock
Barche di pescatori a Jaffna ©trabantos / Shutterstock
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Che cosa vedere a Jaffna

Jaffna è disseminata di templi hindu, facilmente identificabili dai muri a strisce bianche e rosse, che vanno dai più minuscoli santuari ai vasti complessi con tanto di mandapaya (piattaforme rialzate con colonne decorate), elaborati laghetti e svettanti gopuram (torri d’ingresso). La città ha anche un suo forte e un gran numero di chiese, molte delle quali si trovano nelle vie alberate a est del centro. Le attività commerciali si concentrano nel pittoresco trambusto di Hospital Rd, Kasturiya Rd e Kankesanturai (KKS). A nord-est ci sono alcune straordinarie rovine risalenti al regno di Jaffna, ossia a circa quattro secoli fa.

Il forte di Jaffna

Alcune sezioni di questo vasto complesso affacciato sulla laguna sono state restaurate di recente. Un tempo una fra le più imponenti fortificazioni olandesi in Asia, la struttura fu costruita nel 1680 sul precedente forte portoghese, mentre i bastioni di forma triangolare furono aggiunti nel 1792 per ottenere la classica forma a stella tipica delle fortezze progettate da Vauban.

Più volte teatro di combattimenti nel corso dei secoli, oggi il forte di Jaffna è aperto ai visitatori, che possono girovagare tra le mura, le porte e i fossati, dare un’occhiata agli oggetti esposti e salire sui bastioni per ammirare la città dall’alto. Antica porta di accesso alla città, in passato la cittadella era abitata da migliaia di soldati e civili. Buona parte delle mura (costituite da roccia corallina, pietra, mattoni e malta) è ancora nascosta dietro pendii ricoperti da una fitta vegetazione. Durante la guerra le forze governative utilizzarono il complesso come base fino al 1990, quando l’LTTE, che all’epoca controllava il resto di Jaffna, le costrinse ad andarsene dopo un terribile assedio durato 107 giorni.

Il tempio Nallur Kandaswamy Kovil   ©Robert Harding Video / Shutterstock
Il tempio Nallur Kandaswamy Kovil ©Robert Harding Video / Shutterstock

Nallur Kandaswamy Kovil

Questo immenso tempio hindu, dominato da un torreggiante gopuram color ocra coperto d’oro, è uno dei complessi religiosi più significativi dello Sri Lanka. La divinità qui venerata è Murugan (o Skanda), e durante le cacofoniche puja (offerte o preghiere), che si svolgono alle 5, alle 10, alle 12, alle 16.15 (piccola puja), alle 16.30 (puja speciale), alle 17 e alle 18.45, vengono donate offerte alla sua effigie, racchiusa in una cornice di ottone, e ad altre divinità hindu, come Ganesh, nei tempietti che circondano il santuario principale. Si trova circa 1,5 km a nord-est del centro.

Jaffna Public Library

Significativamente, uno dei primi tra i maggiori edifici pubblici di Jaffna ricostruiti dopo il cessate il fuoco del 2002 è stata la biblioteca civica. Quella precedente era andata distrutta in un violento incendio scoppiato

(alcuni sostengono per mano delle forze governative) nel corso di tumultuose manifestazioni filogovernative nel luglio 1981. Pochi eventi sono stati altrettanto significativi nel processo che ha portato alla guerra civile: molti tamil interpretarono la distruzione della biblioteca come una vera e propria aggressione culturale. Gli architetti che si sono occupati della ricostruzione sono rimasti fedeli all’elegante progetto originale, in stile neo-moghul, del 1959. Oggi la biblioteca è un luogo spazioso e pieno di luce, molto frequentato dagli abitanti di Jaffna.

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Un dettaglio del Nagapooshani Amman Kovil  ©Darkydoors / Shutterstock
Un dettaglio del Nagapooshani Amman Kovil ©Darkydoors / Shutterstock

Yamuna Eri

Questa piscina per le abluzioni a forma di U, realizzata con pietre intagliate, è trascurata ma ancora intatta: si ritiene fosse il luogo in cui facevano il bagno le donne della famiglia reale.

Sangiliyan Statue

Questa statua color oro che luccica al sole fu eretta nel 1974. Raffigura Cankili II, l’ultimo re del regno di Jaffna (morì nel 1623). Durante la guerra la statua fu rimossa. È stata restaurata nel 2011 non senza le solite polemiche tanto comuni nel nord. Secondo alcuni tamil, la versione attuale ha perso alcuni degli elementi eroici dell’originale.

Kadurugoda Viharaya (Kantarodai)

Circa 1 km a sud della B380, percorrendo alcune stradine labirintiche si raggiungono le belle e misteriose Kantarodai Ruins: una ventina di dagoba, alti da 1 a 2 m, in un campo orlato di palme. L’origine delle rovine è oggetto di aspre polemiche, che fanno parte di un più ampio dibattito storico-culturale. È un luogo intrigante, anche se protetto da una recinzione, e le strutture hanno un fascino surreale.

Le misterios e Kadurugoda Viharaya  ©trabantos / Shutterstock
Le misterios e Kadurugoda Viharaya ©trabantos / Shutterstock
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Le Isole di Jaffna

Questo gruppetto di basse isole dal fascino tropicale costituisce la principale attrattiva della regione. Il piacere di esplorare questa zona non consiste tanto nel visitare siti specifici, quanto nella bellezza ipnotica del mare e nella sensazione di essere fuggiti da tutto e da tutti e navigare in luoghi remoti. Dal momento che qui il mare è poco profondo (solo un metro o poco più in alcuni punti), i raggi del sole che illuminano la sabbia del fondale creano una luce davvero magica. Le isole sono punteggiate di palme da zucchero; le lagune salmastre sono affollate di fenicotteri.

 


Quando andare in Sri Lanka

L’alta stagione va da dicembre a marzo. In questo periodo c’è un maggior afflusso turistico nella Hill Country e lungo la costa ovest e sud, le zone più asciutte del paese e sale il costo delle strutture ricettive.

 Nella stagione Maha (da ottobre a gennaio) il clima si fa piovoso a est, a nord e nelle città antiche.

 Ad aprile e settembre il tempo è bello in tutto il paese. A Capodanno (metà aprile) i mezzi di trasporto sono affollatissimi.

Nella stagione Yala (monsonica), da maggio ad agosto, piove sulla costa sud e ovest e sulla Hill Country, ma il clima è migliore a nord e a est e ovunque le tariffe sono più basse.

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Visti e documenti, come fare

A tutti (italiani e svizzeri compresi) sono richiesti il passaporto valido almeno sei mesi, il visto ottenibile online e il biglietto di ritorno o proseguimento del viaggio.


Come comportarsi in Sri Lanka

Lo Sri Lanka è un luogo semplice in cui muoversi e comportarsi, basta ricordarsi solo poche regole importanti:

Scarpe Nei templi togliete scarpe e cappello (non occorre togliere le calze, che vi aiuteranno a sopportare i pavimenti arroventati dal sole).

Abbigliamento All’interno dei templi coprite spalle, braccia e gambe.

Statue del Buddha Non fatevi mai fotografare accanto o davanti a una statua del Buddha (ovvero dandole la schiena); è considerato un comportamento estremamente irrispettoso.

Immagini del Buddha È vietato mostrare tatuaggi o indumenti raffiguranti immagini del Buddha, pena l’arresto e l’espulsione dal paese.

Fotografie Chiedete il permesso prima di scattare foto alla gente. Alcune persone che cercano di far soldi, come i pescatori sui trampoli di Koggala, vi chiederanno di essere pagati.

Spiaggia Sulle spiagge è vietato prendere il sole nudi o in topless.

Discrezione Le effusioni in pubblico non sono viste di buon occhio.

Mano sinistra È considerata impura. Se dovete passare qualcosa a qualcuno usate entrambe le mani o solo la destra.


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Come muoversi in Sri Lanka

L’autobus è il mezzo di trasporto più utilizzato dello Sri Lanka. Portano quasi dappertutto, sono economici anche se spesso molto affollati. Solo alcune tratte sono servite da autobus con aria condizionata. Gli autobus privati sono un po’ più confortevoli rispetto a quelli statali.

Molti viaggiatori noleggiano un’automobile con autista occasionalmente o per tutto il soggiorno, il che consente di gestire gli spostamenti in modo efficiente e con la massima flessibilità. Gli autisti possono essere molto disponibili e fornire innumerevoli informazioni e aneddoti sul paese.

La rete ferroviaria delloSri Lanka serve le principali città del paese. I treni possono essere più comodi degli autobus (fatta eccezione per le carrozze di terza classe). Alcune tratte, come la Haputale–Ella e la Colombo–Galle, sono particolarmente panoramiche.

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Sri Lanka
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