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Irlanda

Irlanda letteraria: idee per vivere un grande viaggio nel centenario dell'Ulisse di Joyce

Redazione Lonely Planet
8 minuti di lettura

Per prepararsi a un viaggio in Irlanda ispirato dalla letteratura non c’è niente di meglio che chiamare subito in causa uno dei grandi scrittori nati sull’isola. Tra gli aforismi per cui Oscar Wilde è celebre, infatti, uno riguarda proprio il viaggio: consiglia di vivere senza scuse e di viaggiare senza rimpianti. In questo articolo, guidati dalla sua graffiante ironia, vi portiamo in giro per l’Isola di Smeraldo, alla scoperta degli autori per cui è giustamente celebre in tutto il mondo (tra cui si contano quattro Premi Nobel), con riferimento particolare a un anniversario importante per tutti coloro che amano il romanzo più analizzato e discusso del Novecento, l’Ulisse di James Joyce. Al termine di questa ricognizione, sentirete di esservi molto avvicinati all’essenza dell’Irlanda e della sua letteratura, rendendo un omaggio alla bellezza che Wilde sarebbe il primo ad approvare.

La statua di James Joyce a Dublino. Credits Tourism Ireland
La statua di James Joyce a Dublino. Credits Tourism Ireland
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A Dublino, per l’anniversario dell’Ulisse di Joyce

Per iniziare la nostra ricognizione letteraria, non c’è niente di meglio che approfittare della grande ricorrenza del 2022, ovvero il centesimo anniversario della pubblicazione dell’Ulisse. Se è vero che Joyce, un po’ come Wilde, ha legato il proprio nome anche ad altri luoghi, perché ha trascorso molti anni lontano dall’isola, è vero anche che il suo capolavoro, il libro che tutti dovrebbero leggere (o ascoltare) almeno una volta nella vita, è ambientato proprio a Dublino. Anzi, esclusivamente a Dublino e nel corso di un’unica, lunghissima e straripante giornata: quella vissuta dal protagonista Leopold Bloom, passata alla storia e celebrata ancora oggi, in Irlanda ma non solo, come Bloomsday da tutti gli appassionati.

L’appuntamento è da sempre per il 16 giugno, perché Joyce immagina che proprio in quel giorno, nel lontano 1904, avvengano le peripezie dei suoi personaggi. Quest’anno, in occasione del centenario, Dublino ha allestito un ricco programma per il tradizionale Bloomsday Festival (12-16 giugno). L’edizione 2022 presenta una vasta gamma di eventi, con letture, concerti, tour, pezzi di teatro, conferenze, rappresentazioni artistiche ed eventi gastronomici. Il Festival comprenderà anche un interessante programma di cortometraggi, che vi farà comprendere come lo stile di Joyce influenzi ancora oggi il mondo dell’arte e della cultura.

O’Connell Bridge sul Fiume Liffey. Credits Tourism Ireland
O’Connell Bridge sul Fiume Liffey. Credits Tourism Ireland

Tutta la città è però sempre in continuo dialogo con le pagine del romanzo. Ogni lettore può venire qui e ritrovarsi in una scena dell’Ulisse, tra soste per dare da mangiare ai gabbiani sull’O’Connell Bridge, passeggiate nel Glasnevin Cemetery e momenti di studio e di concentrazione alla National Library of Ireland. Inoltre, è sempre possibile rendere omaggio all’autore dello sterminato romanzo visitando il James Joyce Centre, la James Joyce Tower and Museum o la Sweny’s Pharmacy, oltre alla statua a grandezza naturale che gli è stata dedicata su North Earl Street.

Per rendervi conto di come il capolavoro joyciano possa trasformarsi nella guida perfetta di Dublino, visitate il sito Irlanda.com: sarete accompagnati in un tour ideale della città che parte dalla Martello Tower, dove l’autore trascorse sei notti nel 1904 e che oggi viene chiamata in suo onore Torre di Joyce (anche perché ospita un museo a lui dedicato), tocca Duke Street, dove fu celebrato il primo Bloomsday della storia e dove, nel romanzo, Leopold Bloom si ferma per un panino al gorgonzola e un bicchiere di Borgogna, fino a raggiungere Sandymount Strand, la spiaggia a sud di Dublino citata nell’Ulisse. Sono alcuni esempi, ma utili a capire quanto il rapporto tra romanzo e città sia fitto, intenso e quasi colloquiale, anche a un secolo di distanza. L’invito è di continuare l’esplorazione con gli approfondimenti raccolti dall’ente del Turismo Irlandese, senza dimenticare di ascoltare il podcast dedicato alla Dublino di James Joyce.

Non c’è dubbio: questo autore complesso, ma fondamentale per la storia della letteratura, continua a esercitare un ruolo cruciale. Un consiglio, per avvicinarlo, è di leggere anche le sue opere più tradizionali dal punto di vista narrativo, come Gente di Dublino, una raccolta di 15 brevi storie dedicate alla classe media della città, vera e propria fotografia di un’epoca. Capirete così fino in fondo quanto sia meritato il suo successo postumo. Un successo che fu lo stesso Joyce a presagire, dicendo: "Quando morirò Dublino sarà scritta nel mio cuore". La grande attesa per questo anniversario fa pensare che avesse ragione.

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Un luminoso passato alle spalle: da Swift alle iscrizioni del Kerry

Tornare a Wilde è necessario, oltre che divertente, perché l’autore de Il ritratto di Dorian Gray è forse il primo irlandese ad aver lasciato un segno indelebile nella letteratura europea dopo la grande traccia solcata tra XVII e XVIII secolo da Jonathan Swift, il celebre autore non solo dei Viaggi di Gulliver, ma anche di numerose opere dal carattere satirico al confine tra letteratura, politica e filosofia morale. Da Wilde in avanti, possiamo dirlo, la storia letteraria d’Irlanda è tutta una meravigliosa corsa verso la bellezza, perché gli scrittori e i poeti irlandesi hanno saputo raggiungere vertici inarrivabili, sia con le loro liriche, sia con la capacità di inventare personaggi destinati a durare a lungo nell’immaginario – il Dracula di Bram Stocker su tutti.

Drombeg Stone Circle, Drombeg, Contea di Cork. Credits Tourism Ireland
Drombeg Stone Circle, Drombeg, Contea di Cork. Credits Tourism Ireland

Tutto questo, in realtà, senza sminuire il percorso compiuto dall’Irlanda nei secoli precedenti, anche in un passato ormai remoto. Perché se è vero che nulla nasce dal nulla, bisogna ricordare che secondo gli studiosi quella irlandese è la letteratura vernacolare più antica dell’Europa occidentale, e che nelle contee di Kerry, Cork e Waterford si possono ancora ammirare antichi esempi di iscrizioni su pietra.

L’aspetto più intrigante per chi ama viaggiare, in definitiva, è che tutta l’isola può essere percorsa e visitata seguendo i fili rossi, innumerevoli e sempre creativi, disseminati ovunque dal suo genio letterario. Cominciando, naturalmente, dall’elegante e raffinata capitale.

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La statua di Oscar Wilde in Merrion Square. Credits Tourism Ireland
La statua di Oscar Wilde in Merrion Square. Credits Tourism Ireland

Dublino: una città nata per la letteratura

Tra le prime cose che molti appassionati fanno a Dublino è rendere omaggio alla statua di Oscar Wilde, che ritrae il grande scrittore sdraiato con indolenza, un sorriso ironico e una splendida giacca verde a Merrion Square. La ricognizione letteraria di Dublino può benissimo iniziare qui, ma non finire, perché moltissime altre esperienze attendono gli appassionati. Gli incontri con la letteratura, e i suoi protagonisti, nella capitale avvengono quasi ovunque e sono una piacevole costante.

Lungo i canali, in giro per le piazze georgiane, attraversando il fiume Liffey, si scoprono innumerevoli targhe commemorative, ponti dedicati agli scrittori e tantissimi luoghi legati alla letteratura. Qualche esempio: la statua a grandezza natura di George Bernard Shaw accanto alla National Gallery, realizzata dal grande scultore di origine russa Paolo Troubetzkoy, e quella del drammaturgo e scrittore Brendan Behan immortalato mentre siede su una panchina e osserva un uccello nei pressi del Royal Canal. 

L’omaggio a Brendan Behan. Credits Tourism Ireland
L’omaggio a Brendan Behan. Credits Tourism Ireland
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Dublino merita a pieno titolo il riconoscimento di Città della letteratura Unesco: qui ancora oggi sembra di sentire le parole di James Joyce, Flann O’Brien e Sally Rooney echeggiare tra le strade. La città ha prodotto tre dei quattro vincitori irlandesi del premio Nobel per la letteratura (William Butler Yeats, George Bernard Shaw e Samuel Beckett) e continua a essere una fucina di creatività.

Tra le esperienze da vivere, mettete in programma di bere qualche birra in uno dei celebri pub letterari, come il Davy Byrne’s, immortalato da Joyce nell’Ulisse, o di esplorare con appassionata curiosità il Dublin Writers Museum in Parnell Square, il Museum of Modern Literary Ireland (MoLI) in St Stephen’s Green, e di far visita alla WB Yeats exhibition alla National Library, descritta dal New York Times come "entusiasmante". Senza dimenticare di rendere omaggio al Trinity College dublinese e ad alcune delle grandi menti che hanno frequentato le sue auguste sale. Molti nomi li abbiamo appena citati, perché Swift, Wilde, Stoker e Beckett hanno tutti studiato qui. Gli sceneggiatori della serie BBC Normal People, arrivata anche in Italia e ispirata al romanzo omonimo della scrittrice irlandese Sally Rooney, non hanno dimenticato di ambientare al Trinity molte scene. Ancora un’esperienza da non perdere: nel complesso del College, seguendo la folla dall’aspetto meno accademico vi ritroverete a sud di Library Sq dove c’è la Old Library, che custodisce il magnifico Book of Kells, manoscritto miniato realizzato dai monaci irlandesi intorno all’800 d.C.

Heaney HomePlace Experience, Bellaghy, Co. Londonderry. Credits Tourism Ireland
Heaney HomePlace Experience, Bellaghy, Co. Londonderry. Credits Tourism Ireland

In giro per l’Irlanda: grande letteratura oltre Dublino

In Irlanda del Nord, nella contea di Londonderry, vi aspetta Bellaghy, la cittadina dove è nato Seamus Heaney, Premio Nobel nel 1995, che con le sue poesie ha cantato le meraviglie che si trovano nella bucolica quiete dell’Irlanda rurale. Qui visitate la Seamus Heaney HomePlace, dove vi attende una mostra interattiva che celebra la vita e le opere di questo grande poeta. Sono esposti numerosi cimeli di Heaney, come la sacca di pelle che utilizzava per la scuola e alcuni manoscritti – tutto concorre a riportare tra noi la vita straordinaria di quest’uomo cordiale e pieno di spirito, compresa la possibilità di ascoltare la sua amabile voce. 

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Il Ben Bulben in primavera, Contea di Sligo. Credits Tourism Ireland
Il Ben Bulben in primavera, Contea di Sligo. Credits Tourism Ireland

La prossima tappa ci porta a Sligo, la cittadina dell’omonima contea dove le vie pedonali delimitate da invitanti vetrine, i ponti in pietra sul River Garavogue e il suono dei céilidh proveniente dai pub fanno da contraltare all’arte contemporanea e ai grattacieli in vetro che svettano sul tracciato compatto dell’abitato.

La Yeats Statue. Credits Tourism Ireland
La Yeats Statue. Credits Tourism Ireland
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La principale attrazione del luogo, però, non è un edificio o un monumento, ma la fama letteraria di un altro grande poeta e Premio Nobel, William Butler Yeats, che qui trascorse l’infanzia. Fama che, peraltro, trova riscontro anche nella tangibilità delle cose terrene: omaggiate il poeta sostando davanti alla Yeats Statue. Eretta nel 1989 e realizzata con vetri rotti, si trova davanti alla Ulster Bank, un edificio del 1863 che il Yeats ammirava particolarmente. Yeats si ispirò a questa zona per numerose poesie, come L’isola sul lago di Innisfree e Sotto il Ben Bulben. La sua definizione di Sligo come "La terra dei desideri del cuore" è ancora oggi toccante e rappresenta, in qualche modo, uno splendido invito al viaggio.


Per maggiori informazioni, visita www.irlanda.com

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