Carrara adotta i suoi vicoli e li fa fiorire
Un piccolo vicolo abbandonato e lasciato a se stesso è diventato un esperimento artistico che continua a fiorire, anno dopo anno. Ecco cosa è successo a Carrara, dove un piccolo collettivo ci ricorda che spesso, per fare qualcosa di grande, è sufficiente prendersi cura di ciò che abbiamo davanti a noi. Ecco la storia di Adotta un Vicolo.
Era l’ottobre 2018 quanto a Carrara è sbocciato un progetto nuovo grazie al Circolo dei Baccanali. Il progetto artistico floreale collettivo Adotta un Vicolo ha voluto dare una risposta attiva e colorata al degrado e all’incuria che molto spesso caratterizza alcune vie dei centri storici.
Portato avanti in maniera indipendente grazie all’aiuto di Soci e residenti, via San Piero (questo il nome ufficiale della via carrarese, lunga circa 250 metri) è stata al centro di una vera e propria rinascita. Il vicolo è stato recuperato, certo, ma non solo: è diventando un vero polo attrattivo per moltissimi artisti della città e dei dintorni, che hanno scelto di donare volontariamente la propria arte al progetto realizzando oltre 30 murales e opere di street art.
Giacomo Bertolini, uno dei membri del circolo, è entusiasta del progetto “prima di vedere miglioramenti ci abbiamo messo alcuni mesi, poi tutto evolve secondo le regole della street art. Ci sono murales su pannelli d’acciaio, opere su vetro, sui tubi. Poi abbiamo sviluppato l’iniziativa “adotta un vasetto” per decorare ogni singolo vaso presente nella strada e passare dalla plastica al coccio, rendendo il vicolo plastic free”
L’idea di riqualificare dal basso non è per nulla semplice, in quanto significa costanza e passione. Eppure la via parallela al rinomato Teatro Animosi è diventata una realtà sorprendente che sa attirare sempre più curiosi e turisti che hanno voglia di uscire dalle rotte canoniche e scegliere di godersi la "Passeggiata Artistica" in via San Piero fino al traguardo finale dello storico Ponticello di Groppoli. Si tratta di uno "slow tourism" floreale e all’insegna del colore, che offre spunti di riflessione e bellezza sia per chi già conosce Carrara, sia per chi la vuole scoprire con occhi nuovi.
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La riqualificazione dell’area ha anche portato alla riscoperta degli "Affreschi di memoria” (un’opera di street art collettiva realizzata nel 2002 in prossimità dell’ancora attiva Tipografia anarchica Il Seme), dell’ex lavatoio pubblico trasformato di recente in un’aiuola “diffusa” e si è unita al precedente “polmoncino verde” su via dell’Arancio. Perchè anche le buone pratiche sono contagiose.
Il momento migliore per visitare questo micromondo? Sicuramente la primavera quando, oltre ai colori della street arto, il vicolo si trasforma in un tripudio di fiori.