Berlin Music Machine
Pochi posti al mondo hanno segnato il sound degli ultimi decenni come Berlino. Siamo andati in giro per la città a seguire le tracce (soprattutto sonore) dei grandi nomi che hanno legato la propria storia alla capitale tedesca.
Berlin Music Machine
Dagli Hansa Studios di Bowie e degli U2 alle incursioni nel settore Est dei Depeche Mode, il vibe che ancora palpita sulle rive della Sprea è a dir poco elettrizzante. Catturatelo ripercorrendo le orme del nostro tour e fatevi accompagnare da chi conosce questi posti come le proprie tasche: parliamo di Thilo di Fritz Music Tours (www.musictours-berlin.com), uno che sa come mettere pepe nelle sue ricognizioni musicali.
Ciò che resta del muro: Lou Reed "In Berlin, by the wall... it was paradise", canta Lou Reed all’inizio di "Berlin" (1973). Anche se non contiene riferimenti espliciti alla città, a parte questa citazione del Muro, tutto il concept album riflette la sensazione di disagio che si respirava nella Berlino divisa. E la storia della protagonista Caroline, una madre che ha bisogno di soldi e sceglie la strada della prostituzione, ha un sapore tragico che sa molto di Berlino anni Settanta.
Luoghi di riferimento: il consiglio è cercare ciò che resta del Muro. Il passaggio di confine in Bornholmer Strasse, famoso perché fu il primo a venire aperto il 9 novembre dell’89 e la stazione della S-Bahn in Bornholmer Strasse, la prima a venire chiusa quando fu eretto il Muro, sono riferimenti perfetti. E poi, in piena atmosfera DDR, le famose Siedlungen, i complessi "residenziali" di Karl-Marx-Allee.
A Schoeneberg e agli Hansa Studios: David Bowie & Iggy Pop Seconda metà dei Settanta: la strana (e geniale) coppia formata da Bowie e Iggy Pop va a vivere in Hauptstrasse 155 nel quartiere di Schoeneberg, dove sono nati Marlene Dietrich e Blixa Bargeld (architetto e musicista leader degli Einstuerzende Neubauten). Da queste parti JFK proclamò in un famoso discorso di essere a sua volta un berlinese. In città Bowie crea la trilogia di capolavori berlinesi: "Low" (1977), "Heroes", (1977), "Lodger" (1979), e registra i primi due agli Hansa Studios. In quanto all’Iguana, il suo album d’esordio "The Idiot" è stato mixato allo Studio 1 degli Hansa, con il contributo fondamentale di Bowie, e sempre nei mitici Hansa sono stati incisi brani come la hit "The Passenger" del ben più orecchiabile "Lust for Life".
Luoghi di riferimento: Il Duca Bianco registra agli Hansa Tonstudios e il suo hotel preferito è lo Schlosshotel, sempre a Schoeneberg, che all’epoca si chiamava Grunewald’s Gerhus.
Nel cielo sopra Berlino: Nick Cave
Cave arriva a Berlino a metà degli Ottanta. Con Blixa Bargeld fonda i Bad Seeds e, soprattutto, registra quattro dischi memorabili: "The firstborn is dead" (1985), "Kicking against the pricks" (1986), "Your funeral... my trial" (1986), "Tender Prey" (1988). Il primo è un bel frullato, con riferimenti al fratello più sfortunato di Elvis, a Dylan e a John Lee Hooker, ma è anche un esempio del clima eclettico in cui è nato. Il legame tra Cave e Berlino vive un crescendo alla fine del decennio: l’album "Your funeral..." comprende "The Carny", brano che Cave e i Bad Seeds eseguiranno ne "Il cielo sopra Berlino" di Wim Wenders. Tender Pray, infine, è inciso poco prima della caduta del Muro, ma il singolo che lo accompagna ("The mercy seat", la sedia elettrica) non è certo un simbolo di speranza.
Luoghi di riferimento: la Siegessäule, la Colonna della Vittoria, protagonista del "Cielo sopra Berlino".
Hansa Studios & Zoo Station: U2 Il Muro è caduto da pochissimo quando gli U2 arrivano in città per concepire "Achtung Baby" (1991), uno dei dischi più importanti del rock (18 milioni di copie vendute), quello che ha dettato il sound anni Novanta. La band voleva trarre ispirazione dal profumo di riunificazione che si respirava in città, ma venne travolta da conflitti interni che minarono la produzione: l’albergo a Berlino Est, gli studi collocati in un salone da ballo delle SS, il clima economico pesante disillusero in breve i quattro. Il gruppo incise "a vuoto" per un bel po’, finché non saltò fuori dal cilindro "One". La prima versione del video fu registrata agli Hansa Studios (e poi accantonata in favore di un’altra take girata in un anonimo bar). Poi gli U2 fuggirono a Dublino per concludere il lavoro, ma il disco ha comunque un sound molto "berlinese", con elettronica e chitarre poco consolatorie.
Luoghi di riferimento: Hansa Tonstudios, soprattutto lo Studio 1 (Köthener Strasse 38), dove Anton Corbjin registrò la prima versione del video di "One" (con la celebre alternanza di immagini delle Trabant). E poi la Zoo Station (U-Bahn. Kurfürstendamm 25), che dà il titolo al primo pezzo del cd.
Depeche Mode: un salto nel settore Est I dischi di riferimento sono quattro: "Construction Time Again" (1983), "Some Great Reward" (1984), "Black Celebration" (1986) e "Music for the Masses" (1987), ma solo i primi tre sono stati lavorati anche a Berlino - come sempre agli Hansa Tonstudios. "Music for the masses" è legato a Berlino perché il settore Est della città ospitò una tappa del tour, nel marzo 1988. Un evento quasi clandestino, visto che la band non fu nemmeno annunciata. In quel periodo, la band registrava in casa e mixava agli Hansa, utilizzando procedimenti creativi e campionature molto "tedeschi".
Luoghi di riferimento: sarebbe bello visitare la Werner-Seelenbinder-Halle, dove i DM tennero il loro primo concerto a Berlino Est. La sala, però, è stata demolita e al suo posto sorge un velodromo.
Due passi per Pankow & CCCP Fedeli alla linea Non è stato pubblicato né registrato a Berlino, ma l’LP d’esordio dei CCCP di Ferretti e Zamboni ("Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi - Del conseguimento della maggiore età" - 1985) ha la capitale tedesca nel sangue: i due, infatti, si conoscono a Berlino e qui suonano nei primi concerti. Disco punk italiano per eccellenza, l’album riluce di atmosfere tedesche, come ha detto lo stesso Ferretti: "Tra Carpi e Berlino c’è un legame speciale, perché a Carpi comincia l’autostrada del Brennero: perciò noi consideravamo Carpi come la periferia estrema di Berlino".
Luoghi di riferimento: due passi per Pankow, centro nevralgico della DDR, rievocano "Live in Punkow" dei CCCP.