Amsterdam, grande festa alla corte dell'Ermitage
È l'evento artistico forse più importante dell'anno, più dell'ultimo disco degli U2 o dell'ennesima performance in hot-pants di Madonna, e non merita di passare inosservato. È l'inaugurazione che rinsalda il filo rosso che unisce da sempre due città in perfetta sintonia. È la bellezza russa che si specchia nei canali d'Olanda, è il sogno di uno zar che diventa realtà.

Amsterdam, grande festa alla corte dell'Ermitage
Parliamo dell'inaugurazione del nuovo Ermitage Museum di Amsterdam, che il 20 giugno 2009 apre i battenti della sede rinnovata e ampliata con una straordinaria mostra di opere provenienti dall'omonimo museo di San Pietroburgo.
Tema centrale della kermesse inaugurale sarà il fasto della corte russa: un ricevimento ufficiale tenuto dallo zar e dalla zarina, cerimoniale incluso. Un ritorno all'antico splendore che farà felice Pietro il Grande, lo zar che creò dal nulla (con la collaborazione dell'architetto italiano Quarenghi) lo spazio metafisico di San Pietroburgo e che ad Amsterdam venne ad imparare i segreti della navigazione, dell'ingegneria navale e, soprattutto, dell'arte di costruire splendidi edifici tra i canali.
La storia di questo prezioso frammento di Russia in terra d'Olanda è iniziata nel 2004, con l'apertura della succursale dell'Ermitage nell'area della cintura meridionale dei canali, più o meno a metà strada tra la nottambula Piazza Dam e l'esposizione-totem del Rijksmuseum, il tempio dell'arte olandese che custodisce la celebre Ronda di notte di Rembrandt.
L'idea è piaciuta così tanto che gli organizzatori del museo hanno pensato bene di annettere il vicino Amstelhof, un vecchio ospizio del XVII secolo, e di creare nuovi spazi per i tesori fino ad ora sepolti dell'Ermitage. I sotterranei e gli archivi della sede di San Pietroburgo, infatti, traboccano letteralmente di capolavori nascosti, condannati all'oblio dalla mancanza di spazio e che ora, grazie alle nuove sale dell'Amstelhof, potranno deliziare gli appassionati d'arte. Iniziativa per altro non nuova, visto che ha già portato alla creazione di spazi dedicati all'Ermitage a Londra, con la sede di Somerset House, e all'esperienza ormai conclusa di Las Vegas, in collaborazione con il Guggenheim Museum.
Se sei abituato a pensare ad Amsterdam come alla città della trasgressione, l'Ermitage non deluderà le tue attese. La mostra messa in piedi dagli organizzatori sembra non avere precedenti in quanto a fasto, opulenza e gusto per l'eccesso. Gli zar si trattavano bene e la durata di questa mostra temporanea è più che mai generosa, visto che il programma prevede un'ultima rappresentazione il 31 gennaio 2010. Poi l'Ermitage di Amsterdam dovrà trovare altre mirabilia con cui catturare l'attenzione, frugando tra migliaia di capolavori sommersi. Un compito molto piacevole, tutto sommato.
Uscito dal museo, la cosa più difficile sarà riprendere contatto con la realtà. A questo proposito abbiamo due consigli da darti. Il primo è di non riprenderlo affatto, continuando a esplorare i confini del fasto nel vicino Museum Van Loon, la casa scrigno fatta costruire da un ricco mercante del XVII secolo, il secondo è di concludere in bellezza la giornata con una birra o una cena al Café Schiler, sontuoso ristorante in stile art-déco di Rembrandtplein. Se poi avessi in mente qualcosa di ancora più rilassante... beh, sai che ad Amsterdam c'è solo l'imbarazzo della scelta.