Albania: senza fretta da Tirana allo Ionio

Redazione Lonely Planet
3 minuti di lettura

L'Albania è un tale concentrato di arte e natura che ci si può chiedere come possa avere impiegato così tanto tempo a entrare nelle rotte dei viaggiatori internazionali.

Piazza Skanderbeg e la moschea Et'hem Bey, Tirana, Albania.
©Andrii Lutsyk/Shutterstock
Piazza Skanderbeg e la moschea Et'hem Bey, Tirana, Albania. ©Andrii Lutsyk/Shutterstock
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Più che cercare una risposta, però, ti consigliamo di metterti in viaggio e vedere di persona. Più tempo avrai a disposizione e meglio sarà, ma anche solo in una settimana non mancheranno le occasioni per innamorarti di questo paese. Per esempio seguendo questo itinerario. 

Benvenuto a Tirana

Due giorni nella capitale sembrano pochissimi, ma vivendo intensamente visiterai musei, cenerai in ottimi ristoranti, ballerai in un palazzo a forma di piramide e trascorrere un po' di tempo in montagna sul Dajti Express.

Museo Nazionale di storia: è un passaggio quasi obbligato qui in città. Non solo perché è il museo più grande di tutto il paese. Il fantastico mosaico intitolato Albania che adorna la facciata celebra le vittorie del popolo locale dall'epoca degli illiri alla seconda guerra mondiale.

La disco-piramide: può sembrare kitsch e probabilmente lo è, però è una testimone del segno dei tempi qui in Albania. Parliamo delle pareti inclinate in vetro e marmo bianco della Piramide progettata nel 1988 dalla figlia e dal genero di Hoxha. Costruito come memoriale al dittatore, oggi ospita una più 'prosaica' ma meno inquietante discoteca.

Una cena all'Era: questo ristorante è un'istituzione perché serve il meglio della cucina locale con molte 'aperture' ai piatti italiani. Se siete vegetariani, verificate prima di prenotare, perché in Albania la carne è una vedette.

Un'ascensione nel verde: a 25 km a est di Tirana ti aspettano il Monte Dajti e il Parco Nazionale che lo circonda. Nel 2005 è stata inaugurata una ferrovia, il Dajti Express, che ti porta in vetta in appena 15 minuti. Il panorama è un balsamo per gli occhi.

Berat, Albania.
©Rena Kuljovska/Shutterstock
Berat, Albania. ©Rena Kuljovska/Shutterstock
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Rotta su Berat: impero ottomano

Il califfo della Sublime Porta non regna più su questi territori, ma due ore di auto o di furgon (minibus) verso sud avranno un effetto molto simile a una macchina del tempo. Berat è infatti la più incantevole delle cittadine di epoca ottomana dell'Albania e dedicare un paio di giorni ai suoi quartieri antichi è un consiglio da seguire.

La Cittadella: inizia con una passeggiata di 15 minuti fino alla Cittadella, nel quartiere all'interno delle mura noto come Kala. In primavera ed estate la fragranza dei fiori di camomilla si spande nell'aria e da ogni fessura tra le pietre sbocciano fiori selvatici.

Alla Moschea degli Scapoli: si trova nel quartiere di Mangalem ed è stata costruita per i garzoni di bottega e gli artigiani scapoli. Salta agli occhi per gli incantevoli dipinti che adornano le pareti esterne.

Un tuffo nel verde: il Parco Nazionale del Monte Tomorri è la più grande riserva naturale dell'Albania. Si trova nei dintorni di Berat e la sua vetta più alta, che raggiunge i 2415 metri, è visibile dalla città ed è quasi sempre ricoperta di neve.

Spiaggia di Drymades, Albania. © Luigi Farrauto / Lonely Planet Italia
Spiaggia di Drymades, Albania. © Luigi Farrauto / Lonely Planet Italia

Verso la costa: un'infilata di spiagge

È venuto il momento di puntare sulla costa per incontrare uno dei tratti più belli del litorale ionico albanese, quello che si estende da Dhërmi a Saranda con uno spettacolare susseguirsi di spiagge e con alcuni punti di sosta da segnare nel tuo itinerario.

Al Passo di Llogaraja: raggiungere questo Parco Nazionale ammantato di pini è uno dei momenti speciali di ogni viaggio in Albania. Lo incontri proseguendo verso sud da Valona, seguendo la strada SH8. Saranno momenti di piacere puro, anche alla guida, per la bellezza del paesaggio.

Spiagge a mezzaluna: lasciandoti alle spalle il passo di Llogaraja, inizierai ad avvistare invitanti spiagge dalla sabbia bianca e dalle acque azzurrissime. Il viaggio prosegue per Drymades e Dhërmi, che negli ultimi anni è stata colta da una vera e propria frenesia turistica.

Gran finale a Gjirokastra: da Saranda, una cittadina piacevole ma un po' affollata di grattacieli a ridosso di un mare comunque splendido, concediti ancora una puntata verso l'interno a Gjirokastra (Argirocastro). Il toponimo significa 'Castello d'Argento' e val la pena dedicare una giornata a perdersi nell'atmosfera del labirinto di stradine della città veccha.

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