India: guida a cinque città dimenticate

Redazione Lonely Planet
3 minuti di lettura

Distribuite tra Karnataka, West Bengal e Gujarat, tra nord e sud dell'India, ti aspettano cinque città dimenticate dagli uomini, ma ancora care agli dèi. Il consiglio è di farci un salto e di lasciarti contaminare dal magnetismo che avvolge queste antiche e venerabili rovine. In cambio, senza dubbio, riceverai un punto di vista insolito sull'India.

India, santoni tra le rovine © Fotografia di Marco Macchi
India, santoni tra le rovine © Fotografia di Marco Macchi
Pubblicità

India: guida a cinque città dimenticate

Bidar, Karnataka

In posizione piuttosto defilata nell’estremità nord-orientale del Karnataka, Bidar è una piccola perla che la maggior parte dei viaggiatori decide inspiegabilmente di non visitare. Questa antica città cinta da mura e ricchissima di storia fu la prima capitale del regno di Bahmani (1428-87) e in seguito dei sovrani della dinastia Barid Shahi.

Bidar ospita anche alcune magnifiche rovine e splendidi monumenti, tra i quali spicca il colossale Bidar Fort, il più grande di tutta l’India del Sud. Per apprezzarlo, metti in preventivo di trascorrere almeno qualche ora passeggiando in tranquillità nei suoi sterminati spazi.

: la stazione ferroviaria ha collegamenti giornalieri per Hyderabad e Bengaluru.


Gaur e Pandua, West Bengal

Sulle risaie allagate di Gaur, a nord di Kolkata e 16 km a sud di Malda, in West Bengal, sorgono moschee e altre vestigia di quella che tra XIII e XVI secolo fu la capitale dei viceré musulmani.

Esplora le rovine dell’imponente Baradwari Mosque e l’intatta navata a volta del suo corridoio, oppure l’area sotto l’ingresso simile a quello di una fortezza del Dakhil Darwaza.

A nord di Pandua, che si trova invece a 18 km da Malda verso settentrione, si incontrano le grandi rovine dell’Adina Masjid, risalente al XIV secolo, che un tempo era la moschea più importante di tutta l’India.

: all’interno della Qadam Rasul Mosque di Gaur è custodita un’impronta del profeta Maometto. Sarebbe imperdonabile non renderle omaggio.


Vijayanagar, Karnataka

Nei pressi del villaggio di Hampi, nel cuore del Karnataka, si trovano le affascinanti rovine di Vijayanagar: appartengono a quella che nel XVI secolo era una città abitata da mezzo milione di persone. Le incornicia un paesaggio magicamente insolito, costellato di imponenti massi, che seduce ogni spettatore.

Dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, Hampi è un luogo dove è possibile trascorrere ore e ore a curiosare tra rovine che sembrano prendere vita man mano che si ascolta la loro storia antichissima.

: l’Hampi Bazaar e il villaggio di Komalapuram costituiscono i principali punti di accesso alle rovine.


Dwarka, Gujarat

Dwarka, nota anche come Dwarawati nella letteratura sanscrita, è considerata una delle sette città più antiche dell’India. La leggenda vuole che qua risiedesse il dio Krishna. Si crede anche che a causa della violenza del mare la città sia stata sommersa ben sei volte nei secoli. In omaggio ancora una volta al numero sette, la Dwarka attuale è quindi la settima della storia.

: il Dwarkanath Temple è dedicato a Krishna e presenta una magnifica cuspide a cinque livelli, sorretta da 60 colonne. Per accedere al tempio, chi non è di fede hindu deve dichiarare il proprio rispetto per questa religione.


Dholavira, Gujarat

Il Kutch, il wild west dell’India, è un vero e proprio fenomeno geografico. Nei villaggi che punteggiano questo scabro e inospitale paesaggio ha luogo la produzione dei migliori tessuti artigianali dell’India. A nord-est di Bhuj, il centro principale, è possibile visitare il sito harappa (anteriore al 2500 a.C.) di Dholavira, isolato e suggestivo. Gli scavi sono ancora in corso, ma è già del tutto evidente che sul posto sorgeva una complessa città.

: per raggiungere il sito, avrai bisogno di un mezzo di trasporto proprio, perché sul posto non esistono opportunità di pernottamento e il viaggio è piuttosto lungo.

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

India
Condividi questo articolo
Pubblicità