In Colombia, sulla 'costa fantasma'

Redazione Lonely Planet
6 minuti di lettura

La lussureggiante costa pacifica della Colombia, un tempo regno esclusivo di schiavi fuggiaschi e trafficanti di droga, sta diventando un rifugio per intrepidi amanti della spiaggia, surfisti, appassionati di whale-watching e chiunque desideri trascorrere un po’ di tempo lontano da tutto.

Remote spiagge colombiane, circondate dalla giungla, spesso raggiungibili soltanto in barca.  ©L. Daley/Getty Images
Remote spiagge colombiane, circondate dalla giungla, spesso raggiungibili soltanto in barca. ©L. Daley/Getty Images
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Nestor Tello, la guida locale, cavalca le onde come se si trattasse di un rodeo acquatico: in piedi sulla prua della panga, si regge con noncuranza alla cima, sicuro che il suo compadre, Pozo Briceño, non lo scaraventerà giù dalla barca dando un’improvvisa accelerata ai due motori posteriori. I due uomini che lavorano a El Cantil, un ecolodge da sogno con sette casitas affacciato su una baia a mezzaluna della costa pacifica della Colombia, puntano verso un’enorme megattera. In verità a 2 km dalla costa, dove la luce del sole risplende sull’acqua plumbea, ogni onda sembra una balena. Ma questa lo è davvero: inarca il suo enorme corpo ed emerge per un paio di metri, quindi batte la coda sull’acqua spruzzando, un attimo prima di sparire, i turisti intenti a scattare raffiche di fotografie. 

Rilassarsi circondati da palme di cocco ©Oxford Scientific/Getty Images
Rilassarsi circondati da palme di cocco ©Oxford Scientific/Getty Images

Lungo i 100 km di questo litorale, che si estende dal Parque Nacional Ensenada de Utría a Cabo Corrientes, vivono centinaia di timide creature. Dai fiumi, dalle sorgenti vulcaniche, dal terreno intriso di pioggia e dal mare si sprigiona un intenso vapore che crea le condizioni ideali per la crescita rigogliosa di una giungla così fitta di alberi, tra cui La Palma Que Camina, palme da cocco e carambole, da sembrare un unico organismo. Tra le foglie si nascondo migliaia di specie animali, compreso un uccello indigeno conosciuto come il Baja Tomo, talmente schivo che persino la gente del posto non lo ha mai avvistato.

Lo stesso comportamento lo tengono anche i trafficanti di droga che trasportano i loro carichi lungo questo tratto di costa spopolato: esistono, ma sono praticamente invisibili. E fanno di tutto perché la situazione non cambi. La loro presenza ha fatto sì che questo litorale, con palme da cocco alte 21 m e spiagge di sabbia vulcanica nera lunghe 5 km, sia in gran parte ancora inesplorato. Ma la situazione sta cambiando in fretta. I colombiani delle città e i gringos trapiantati nel paese (da volontari con la passione per il surf a professori universitari e dirigenti minerari) vanno a El Cantil per godersi il loro paradiso privato. È ora di unirsi a loro.

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Umida e selvaggia 

La foresta pluviale del Chocó-Darien si estende da Panamá, a nord, lungo la costa pacifica della Colombia, fino all’Ecuador. Copre 187.500 kmq ed è la più piovosa del mondo. In alcune zone  cadono anche 13 m d’acqua l’anno. Il Chocó-Darien ospita 8000 specie di vegetali, 97 di rettili, 127 di anfibi, circa 600 di uccelli e un numero tra i più alti del Sud America di piante endemiche. Nella giungla si aggirano giaguari, ocelot, formichieri giganti, tapiri e tamarini edipo, tra i primati a maggior rischio d’estinzione della Colombia, riconoscibili per la corona di pelo bianco.

Le donne di Medellin durante la Paisas de la Feria de los Flores, Colombia. ©Allen Craig Schlossman/Lonely Planet
Le donne di Medellin durante la Paisas de la Feria de los Flores, Colombia. ©Allen Craig Schlossman/Lonely Planet

Medellín, sensuale e artistica 

Medellín – ufficialmente ‘la città dell’eterna primavera’, ma ufficiosamente ‘la città della sensualità’ – dove vivono, a quanto si dice, le donne più belle del mondo, ha dato i natali a Fernando Botero, lo scultore e pittore colombiano delle taglie forti. ‘Ingrasso i miei soggetti per dar loro maggiore sensualità’, ha dichiarato. Ammirate le sue corpulente statue di bronzo in Plaza Botero, una vivace piazza di fronte al Museo de Antioquia, un edificio in stile art déco pieno di luce dove sono esposti i suoi quadri più famosi, tra cui La Casa de Amanda Ramirez, in cui un uomo robusto tiene una corpulenta donna nuda sulla spalla mentre dietro di loro una coppia fa l’amore su un letto. 

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Il whale-watching è una delle tante attività emozionanti che si possono praticare sulla costa colombiana. ©EcaterinaLeonte/Getty Images
Il whale-watching è una delle tante attività emozionanti che si possono praticare sulla costa colombiana. ©EcaterinaLeonte/Getty Images

La vacanza perfetta  in Colombia

Alle spalle una giungla priva di strade e di fronte una baia orlata da una spiaggia di sabbia nera: El Cantil Ecolodge è un’oasi remota, costruita da Guillermo ‘Memo’ Gomez e famiglia quasi 20 anni fa. A El Cantil la vita pulsa a un ritmo quasi impercettibile. Le sette piccole palafitte del complesso – casitas di legno con una sola camera con lampade a olio, finestre senza vetri, un bagno e una terrazza con due amache – sono collegate al ristorante all’aperto di El Cantil. Vi sembra un idillio? Lo è. Nel ristorante circondato da alberi, che offre una bella vista sul Pacifico, donne locali (che arrivano a piedi ogni mattina dal villaggio di Termales, a 5 km di distanza) preparano deliziosi piatti di cucina casalinga come il plato tipico: pesce, riso al cocco, platani fritti e frutta. Servono anche spumosa birra Aguila. 

Sarebbe bello trattenersi dall’ora di pranzo a quella di cena, seduti nella brezza ad ascoltare le onde impetuose e i versi dei tucani, ma rimandate la seconda birra e il riposo a più tardi. C’è troppo da fare. I surfisti possono partire all’alba con Memo, che li guiderà a uno dei break locali, come La Cascada del Amor, raggiungibile con una camminata nella giungla o in barca. 

Si può anche fare una gita di whale-watching a bordo della panga: da luglio a settembre è possibile ammirare anche cinque o sei megattere saltare contemporaneamente fuori dall’acqua. 

Per incontrare la gente del posto camminate fino al villaggio di Termales, con vie di sabbia e orti piantati a origano, peperoncini e cipolle. I suoi abitanti, dediti per lo più alla pesca, hanno da poco iniziato a sfruttare la loro risorsa più importante – le sorgenti d’acqua calda solforica situate nella giungla che cresce alle spalle del villaggio – costruendo una spa dove trovate vasche di pietra e bagni di fango. Tornati a El Cantil c’è solo il tempo per un pisolino in amaca prima di cenare e bere la seconda Aguila. 

  • Affittate un paddleboard e affrontate le onde del Pacifico nella baia a mezzaluna di fronte a El Cantil. 
  • Camminate sulla sabbia verso sud per 5 km fino al villaggio di Termales, dove potrete incontrare le gente del posto e immergervi nelle sorgenti d’acqua calda che sgorgano nella giungla. 
  • Fate surf su famosi break del Pacifico come Pico de Loro, Pela- Pela ed El Chorro. 
  • Salite a bordo di una panga per fotografare le megattere che nuotano nel Pacifico. 
  • Trascorrete la giornata leggendo Cent’anni di solitudine distesi su un’amaca tessuta a mano. 
  • Mangiate dolci coperti di miel de panela, un dolce sciroppo derivato dal succo della canna da zucchero.
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Una piccola deviazione

Se volete trascorrere qualche giorno sulla costa caraibica provate l’Ecohabs, 35 km a nord di Santa Marta, nel Parque Nacional Tayrona, i cui bungalow dal tetto di paglia sorgono su un’alta scogliera rivolta verso Canaveral Beach. 

I 150 kmq del parco, che si estende dal mare fino a una quota di 900 m sulla Sierra Nevada de Santa Marta, ospitano 300 specie di uccelli, rovine dei tayrona, una tribù di nativi americani, e spiagge orlate di palme da cocco. 

Fate trekking lungo sentieri selciati fino a insediamenti indigeni o arrivate in 15 minuti a Playa Grande, spiaggia di sabbia bianca in fondo a una baia. (Surfisti: fate attenzione alle correnti di risacca).

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