Scoprire Polignano a Mare, tra spiagge e centro storico

Prima di varcare la porta d’ingresso del centro e immergervi nel bianco delle sue case, delle balconate, delle grotte, andate agli scogli di Pietra Piatta. Per arrivarci incrocerete la statua di un signore con gli occhi chiusi, sognanti, le braccia tese verso un cielo, manco a dirlo, blu dipinto di blu. Salutatelo e poi scendete lungo una breve scalinata. Giratevi verso destra, ma fate attenzione: a guardare questo paese avvinghiato su una roccia a picco sul mare, si può rimanere letteralmente senza fiato. Allora sedetevi, continuando a scrutare uno degli scorci più fotografati e iconici di un’intera nazione. E, a differenza della canzone, auguratevi che questo sogno ritorni il più possibile nei vostri ricordi di viaggio.

La bellissima Scoprire Polignano a Mare  ©Jason Busa/Shutterstock
La bellissima Scoprire Polignano a Mare ©Jason Busa/Shutterstock
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Cosa vedere a Polignano a Mare

Polignano è ormai da tempo una conclamata meta turistica di fama mondiale. Se possibile, veniteci fuori dai mesi di alta stagione (specie luglio e agosto), quando folle oceaniche di visitatori potrebbero rendere il soggiorno decisamente meno piacevole. Spesso, nelle serate estive, il centro cittadino lungo Via San Vito è chiuso al traffico.

Il centro storico

Fra terrazze su strapiombi a picco sul mare e case in una pietra rilucente con graziose porte colorate, non ci metterete molto a restare estasiati dal luogo. Cercate però di passare – non vi sarà difficile – dalla centralissima Piazza Vittorio Emanuele, animata da un continuo viavai di turisti, guide o sedicenti tali anche in bassa stagione. Qui si trova il Palazzo dell’Orologio, un tempo sede dell’università e su cui campeggia, tra le due finestre del primo piano, il vessillo comunale. L’orologio immediatamente al di sopra scandisce la vita quotidiana del paese dalla seconda metà del Settecento ed è tuttora regolato periodicamente a mano.

Ma Polignano è conosciuta soprattutto per le sue spettacolari balconate, dalle quali ammirare il blu cobalto del mare e ascoltare la risacca negli anfratti rocciosi. Quella di Santo Stefano, ricavata dal basamento di un bastione, è forse la più gettonata e regala vedute indimenticabili sulla spiaggia di Lama Monachile; da qui potrete anche riflettere sul coraggio dei tuffatori professionisti che ogni anno si buttano da una terrazza poco lontano, in occasione del Red Bull Cliff Diving. Se infine volete un po’ di pace, provate a spingervi più a sud. E in Via Roma alzate la testa: vi ritroverete in compagnia dei versi delle canzoni più celebri di Modugno.

Il ponte di Lama Monachile

Scorre lungo il tracciato dell’antica Via Traiana questo ponte realizzato negli anni ’30 dell’Ottocento che domina la spiaggia di Lama Monachile, su cui coppie provenienti dai quattro angoli del globo si contendono l’angolo migliore per l’agognato selfie. Nel percorrerlo, avrete davanti a voi due alternative: meglio un tuffo nel mare blu o una passeggiata tra i vicoli del centro storico? La risposta è semplice: entrambe.

La celebre statua di Domenico Modugno  ©Only Fabrizio/Shutterstock
La celebre statua di Domenico Modugno ©Only Fabrizio/Shutterstock

La statua di Domenico Modugno e il belvedere

Sebbene da anni in paese si parli di istituire un museo dedicato al più celebre cittadino di Polignano, per il momento ci si deve accontentare di questo monumento, che si incontra prima del centro provenendo da Bari. A vederlo immortalato dallo scultore argentino Hermann Mejer con le braccia spiegate al cielo e il volto sorridente, Modugno sembra davvero volare, come nella famosissima canzone. Scendete le scale alle sue spalle per raggiungere la scogliera e godervi la vista sul paese e sulla spiaggia di Lama Monachile.

Grotte marine

Si sa: i posti di mare vanno visti dall’acqua e di certo Polignano non sfugge a questa regola, specie considerando i tantissimi anfratti marini che si nascondono tra le insenature della costa. La Grotta delle Rondinelle, per esempio, deve il nome ai pipistrelli che la popolano ed è una delle più visitate nella stagione estiva; inoltre, presenta un’ampia cupola alta circa 6 m da cui arditi (e un po’ sprovveduti) nuotatori si esibiscono in tuffi spericolati.

Non lontano si trovano la Grotta dell’Episcopina, collegata anticamente attraverso cunicoli alla Chiesa Matrice, e la Grotta della Chiangella, così chiamata per il pianto disperato delle madri i cui figli venivano rapiti dai saraceni.

La Grotta Palazzese è la più celebre, dotata di una terrazza pensile già nel Settecento per volere del nobile Giuseppe Leto e addirittura citata nella celebre Encyclopédie di Diderot; oggi è occupata dal ristorante dell’Hotel Grotta Palazzese).

Infine, più ‘riservate’ sono le Grotte dei Fidanzati, dove secondo la tradizione si apparterebbero le coppiette in cerca d’intimità (non a caso si raggiungono solo a nuoto), e la Grotta delle Monache, dove le suore del vicino ospedale erano solite fare il bagno lontano da occhi indiscreti. Se siete stanchi del mare, anche la terra riserva sorprese.

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Polignano vista dal mare   ©Nejdet Duzen/Shutterstock
Polignano vista dal mare ©Nejdet Duzen/Shutterstock

Le migliori spiagge di Polignano

Oltre che per il suo centro storico, Polignano deve buona parte della sua fama al mare, che qui inizia a essere dello stesso blu che poi ritroverete più a sud. Non ci sono però grandi distese di sabbia, è quindi opportuno scegliere attentamente la destinazione, specie nel periodo estivo.

  • Si parte da Lama Monachile, anche conosciuta come spiaggia del porto. Si tratta dell’arenile all’ingresso del paese: quello, per capirci, immortalato su cartoline e gadget nei negozi di souvenir. L’acqua è generalmente pulita, anche se le correnti a volte possono portare qualche brutta sorpresa; l’accesso è libero e si noleggiano ombrelloni e lettini.
  • Poco più a nord ecco Cala Paura, la vera spiaggia dei polignanesi. Lo scenario non è come a Lama Monachile, ma l’acqua è altrettanto blu e i costi del noleggio sono più ragionevoli.
  • Superate il porticciolo per raggiungere la tranquilla spiaggia di Porto Cavallo, di sabbia ma con il fondale roccioso (portatevi le scarpette da scogli).
  • Nella stessa direzione ma più a nord, si incontra la frazione di San Vito che, oltre a una piccola spiaggia, cela uno degli scorci più belli della regione. Merito dell’Abbazia Benedettina che fa da sfondo a una caletta appartata, dove barche colorate di pescatori beccheggiano al ritmo del mare.
  • Lasciando l’auto da queste parti potrete poi raggiungere, dopo una breve passeggiata, l’attigua San Giovanni, anch’essa molto apprezzata dalla gente del posto, dove si può fare il bagno tra rovine di fortificazioni saracene e cave di tufo.
  • Ancora più a nord, verso Mola di Bari, ecco Cala Fetente: l’acqua è trasparente, ma il nome trova una sua verità nell’esiguo spazio a disposizione (evitate di venirci ad agosto!).
  •  In direzione opposta, procedendo verso Monopoli, c’è Cala Incina, una profonda insenatura che termina in una piccola spiaggia di sabbia (non sempre pulita: in caso optate per gli scogli) anch’essa dominata da una torre saracena nei paraggi.

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Dove dormire

Se girando per Polignano vi viene voglia di dormire nella città vecchia, magari con il rumore del mare come sottofondo, sappiate che la stessa idea l’hanno sicuramente avuta altre migliaia di persone. Cercate quindi di prenotare con larghissimo anticipo e, se pensate che sia presto per farlo, è probabile che sia già troppo tardi.

Cosa mangiare a Polignano a Mare

La cucina locale è un tripudio di sapori mediterranei. Tra le varie opzioni, fate un salto alla Pescheria Pasqualino: con un pesce crudo appena pescato, che lascia in bocca tutto il sapore del mare, accompagnato da un pezzo di focaccia e un buon bicchiere di vino bianco e tnata allegria,  in questa pescheria vicino a Cala Paura farete il miglior aperitivo di tutta Polignano.

Come arrivare e come muoversi a Polignano a Mare

Polignano a Mare è ben collegata:

  • In treno: La stazione ferroviaria è sulla linea Bari-Lecce, con frequenti collegamenti.
  • In auto: Provenendo da Bari o Brindisi, seguite la SS16 Adriatica.
  • In bus: Le Ferrovie del Sud Est offrono corse regolari da Bari e Brindisi.

Una volta in città, il centro storico è facilmente esplorabile a piedi. Per raggiungere le spiagge, potreste considerare l’uso di biciclette o scooter a noleggio.

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