Faro: quattro giorni nel cuore dell'Algarve. Che cosa vedere in città e nei dintorni

Redazione Lonely Planet
5 minuti di lettura

Se cercate il meglio dell’Algarve, a Faro lo troverete con facilità. Il capoluogo di questa regione portoghese viene spesso ingiustamente sottovalutato dai turisti, che si limitano a transitarvi, mentre varrebbe la pena di fermarsi qualche giorno. Vi accoglierà con un porto turistico, una suggestiva Cidade Velha cinta da mura medievali e innumerevoli ristoranti e locali in cui passare qualche ora di puro relax. Anche i dintorni, poi, si prestano a molte digressioni, come vi raccontiamo in questo articolo.

Faro, Algarve: colpo d'occhio del lungomare
Faro, Algarve: colpo d’occhio del lungomare. Credits M-Production / Shutterstock
Pubblicità

1° giorno: a tu per tu con il meglio della Cidade Velha


L’ingresso nella Cidade Velha è decisamente scenografico, perché avviene attraversando il neoclassico Arco da Vila, eretto nel 1812 per volere del vescovo Francisco Gomes do Avelar, che sovrintese alla ricostruzione della città dopo il terremoto del 1755, lo stesso che provocò gravissimi danni a Lisbona. Puntate subito sulle Cattedrale di Sé, uno dei simboli di Faro, la cui costruzione iniziale risale alla metà del XIII secolo. Il consiglio è di salire sulla torre campanaria per ammirare della città e delle sue mura, fino alle isole dell’estuario.

La massiccia cattedrale ricorda un castello e occupa quello che forse era il sito di un tempio romano, poi di una cattedrale visigota e infine di una moschea moresca: una ricca stratificazione di epoche. All’interno, tra cappelle e pale d’altare, non perdete l’organo barocco costruito nel 1715 da Johann Heinrich Hulenkampf.

Nonostante i danni del grande terremoto settecentesco, Faro è un concentrato di storia. Quindi, anche se non siete particolarmente appassionati di arte, fate almeno un salto in un altro capolavoro dell’architettura religiosa.

Faro, Igreja de Nossa Senhora do Carmo
Faro, Igreja de Nossa Senhora do Carmo. Credits Miruna Ioana / Shutterstock

Parliamo dell’Igreja de Nossa Senhora do Carmo e Capela dos Ossos, una delle chiese più belle dell’Algarve. La spettacolare facciata fu portata a termine dopo il grande sisma e venne finanziata con l’oro brasiliano, impiegato anche per le sfarzose decorazioni interne, tra cui spiccano numerosi cherubini. Dalla chiesa si accede a un sito decisamente macabro situato alle sue spalle: la Capela dos Ossos, costruita nel XIX secolo con le ossa e i teschi di oltre 1000 monaci, monito inquietante sulla brevità della vita umana.

Dopo tutte queste incursioni nella storia dell’arte, ad un tratto sentirete il bisogno di qualcosa di buono. Un ottimo riferimento per un pranzo o una cena è il ristorante Vila Adentro (Praça Dom Afonso III 17). In un edificio moresco del XV secolo, è perfetto per gustare una raffinata cucina portoghese, a partire dai cataplanas (piatti in umido) con maiale, vongole o aragosta.

Pubblicità
La spiaggia di Faro dall'aereo
La spiaggia di Faro dall’aereo. Credits heibergerwork / Shutterstock

2° giorno: il regno di madre natura intorno a Faro

Impossibile venire nell’Algarve e non concedersi un’esperienza a stretto contatto con il mare. La spiaggia della città, Praia de Faro, con chilometri e chilometri di sabbia e centri di windsurf, si estende sull’Ilha de Faro, a sud-ovest del centro cittadino. È un luogo splendido, da vivere tutto l’anno. I traghetti consentono di raggiungerla facilmente, così come avviene per l’Ilha da Barreta, una meravigliosa e remota striscia di sabbia a poca distanza dalla terraferma. Su quest’isola troverete l’Estaminé, un ristorante a basso impatto ambientale costruito su pedane di legno e alimentato da energia solare.

Il territorio di faro, però, non è solo mare. Il riferimento per una giornata nella natura è il Parque Natural da Ria Formosa. Questo esteso sistema di lagune e isole con una superficie di 18.000 ettari si estende per 60 km lungo il litorale dell’Algarve da Faro verso ovest fino a Cacela Velha. Racchiude una vasta zona di sapal (palude), salinas (saline), torrenti e isole con dune di sabbia. Le paludi costituiscono un ambiente di estrema importanza per gli uccelli migratori e stanziali. Osserverete una straordinaria varietà di trampolieri, oltre ad anatre, limicoli, gabbiani e sterne.

Portogallo: la costa vicino a Lagos
Portogallo: la costa vicino a Lagos. Credits Kite_rin / Shutterstock
Pubblicità

Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.

3° giorno: una gita a Lagos

Nei dintorni di Faro le ispirazioni per una gita in giornata non mancano, ma tra tutte spicca sicuramente quella offerta dalla città di Lagos. Sorge lungo le sponde del Rio Bensafrim e le sue mura del XVI secolo cingono un suggestivo centro storico, con vicoli lastricati, chiese e piazze. Fuori le mura si estende la parte nuova, moderna ma piuttosto gradevole, e nelle immediate vicinanze ci sono alcune spiagge favolose. Lagos offre la possibilità di praticare le attività più svariate, dagli sport acquatici alle gite in barca e a cavallo, ha ottimi ristoranti e una vita notturna frizzante.

Come spesso accade in Algarve, anche a Lagos le spiagge sono protagoniste. Meia Praia, la vasta distesa di sabbia a est del porto turistico, dista 1 km a piedi (tramite un ponte pedonale) e 2 km via strada dal centro e si può raggiungere in treno tutto l’anno e in barca d’estate. Le spiagge a sud di Lagos – tra cui Batata, Pinhão, Dona Ana e Camilo – sono più piccole e più appartate, lambite da un mare calmo e punteggiate di straordinarie grotte, insenature e faraglioni di arenaria policroma.

La Ponta da Piedade è uno scenografico promontorio proteso sul mare turchese a sud di Lagos. A 2,5 km dalla città, merita una visita per le frastagliate scogliere di arenaria policroma e per i faraglioni, con tanto di faro e di aironi che in primavera a centinaia vi fanno il nido, mentre tutta la zona si ricopre di orchidee selvatiche. Nelle giornate limpide si riescono a vedere Carvoeiro a est e Sagres a ovest. L’unico modo per raggiungere il promontorio è in automobile oppure a piedi.

Leggi anche:

Il Castello di Silves, Algarve
Il Castello di Silves, Algarve. Credits Pawel Kazmierczak / Shutterstock
Pubblicità

4° giorno: una puntata nell’entroterra verso Silves

A meno di un’ora d’auto da Faro, Silves è un’incantevole cittadina sulle sponde del Rio Arade, con case imbiancate a calce dai tetti di terracotta disseminate sul versante di una collina. Vanta uno dei castelli meglio conservati dell’Algarve, cinto da imponenti mura di pietra rossa, e vicoli tortuosi che si inerpicano su per il crinale. La città ha un’atmosfera molto più tranquilla rispetto alle frenetiche località turistiche sulla costa ed è il luogo ideale per prendersi una pausa.

Visitate la mole severa del Castelo. In origine occupata dai visigoti, questa fortezza che sembra costruita con il Lego regala una vista magnifica sulla città e sulla campagna circostante. Ciò che si può ammirare oggi risale per lo più all’epoca dell’occupazione dei mori, ma il castello fu ampiamente restaurato nel XX secolo. Qui si viene soprattutto per osservare il panorama camminando lungo i parapetti, ma si possono anche visitare gli scavi e le rovine del palazzo di epoca almohade.

Per un’esperienza gastronomica degna di questo nome, provate il Restaurante O Barradas. A circa 5 km a sud di Silves, utilizza prodotti sostenibili per creare piatti perfetti come polpo alla griglia con patate dolci e stufato di fave e chorizo. Il proprietario è un viticoltore e i suoi prodotti figurano sulla carta dei vini accanto alle migliori etichette portoghesi.

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Algarve
Condividi questo articolo
Pubblicità