Alcune spiagge mediterranee sono pronte a riaprire: ecco cosa dovete sapere
Dopo mesi rinchiusi in casa per la pandemia causata dal COVID-19, gli amanti della spiaggia possono pian piano ritornare in alcuni dei luoghi più celebri di Grecia e Francia. Ora che i divieti stanno venendo meno, sono comunque stati elaborati nuovi protocolli che comprendono il distanziamento sociale in diverse zone d’Europa.
Più di 500 spiagge hanno recentemente riaperto in Grecia. Il Governo ha richiesto un distanziamento di quattro metri tra gli ombrelloni, con sdraio situate a non meno di un metro di distanza una dall’altra e un’affluenza di non più di 40 persone ogni 100 metri quadri.
Trovare l’equilibrio tra il proteggere la popolazione dal COVID-19 e riaprire la nazione ai visitatori è fondamentale per la Grecia, che deve al turismo circa un quinto delle sue entrate economiche.
Per quanto riguarda le spiagge francesi, le regole sono molto diverse. Le spiagge sono state riaperte sia nel nord che sul Mediterraneo e a chi vive nella “zona verde” , ovvero dove il numero di contagiati è basso. I bagnanti possono nuotare, pescare e fare surf, a patto che mantengano il distanziamento sociale, ma è vietato prendere il sole o restare a lungo in spiaggia.
In Italia la maggior parte delle spiagge resta chiuso, mentre le autorità locali discutono sul da farsi. Quando riapriranno è probabile che gli ombrelloni dovranno trovarsi a 4.5 metri di distanza, che le docce e i servizi debbano essere sanificati e che gel disinfettante sia distribuito nelle zone più affollate. A Jesolo si sta lavorando con la tecnologia, con ombrelloni apribili via remoto, cabine e servizi apribili con un braccialetto elettronico e bagni auto disinfettanti. Il turismo rappresenta il 15% del mercato del lavoro in Italia, per cui riaprire le spiagge in sicurezza è un aspetto fondamentale.