Viaggio in Cina: che cosa vedere nello Zhejiang
Terza nazione al mondo per dimensioni, grande all’incirca quanto gli Stati Uniti, secondo Paese del pianeta per popolazione, con un territorio che spazia dalle foreste tropicali ai deserti, passando dalla catena montuosa più alta del pianeta. Le dimensioni e la varietà della Cina costringono a fare delle scelte al momento di pianificare il viaggio. Noi, stuzzicati dall’abolizione del visto in ingresso e approfittando della ripresa e del potenziamento dei voli diretti dall’Italia, abbiamo accettato un invito dell’Ente del turismo cinese e siamo partiti alla scoperta di due regioni piene di fascino. In questa tappa del nostro itinerario vi raccontiamo lo Zhejiang. Nella prossima vi porteremo nell’Anhui.
A spasso nello Zhejiang: Hangzhou
Camminando per le strade di Hangzhou la Cina vi sembrerà il Paese più bello del mondo. Moderni grattacieli in vetro e acciaio svettano tra giardini e parchi curati in modo impeccabile. Piante di canfora e ginkgo biloba, osmanto e azalee colorano i viali alberati e le innumerevoli aiuole fiorite di questa città, antica e modernissima allo stesso tempo che, nonostante i suoi 12 milioni di abitanti, riesce a conservare un ritmo rilassato. Passeggiando anche accanto alle arterie più trafficate, avrete l’impressione che qui il rumore sia stato abolito. È merito delle auto elettriche, riconoscibili per la targa di colore verde, che sono oramai ampiamente diffuse da queste parti.
Hangzhou è il capoluogo della regione ma ha un passato regale, essendo una delle sette antiche capitali del Paese. Il suo magico Lago Occidentale, amato e celebrato da poeti e imperatori, insieme alle colline verdeggianti che lo circondano, fanno di questa città una delle mete turistiche più famose della Cina. Le sponde del lago sono fiancheggiate da salici e antiche pagode, mentre i sentieri immacolati consentono di passeggiare ammirando panorami incantevoli.
Con una gita in barca visitiamo le isole che punteggiano le acque e prima del tramonto andiamo a visitare il tempio Lingyin, il più famoso della città. Eretto nel 326 d.c., distrutto e ricostruito molte volte, oggi ospita una gigantesca statua di Siddartha Gautama (Sakyamuni) alta venti metri. La salita al tempio gira intorno al Picco Feilai sul quale sono scolpite oltre 400 sculture buddhiste, realizzate nel corso di cinque secoli.
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A sera torniamo sul Lago Occidentale dove quotidianamente si tiene un colossale spettacolo di luci: effetti video, suoni, danzatori e musicisti, insieme a centinaia di comparse si esibiscono a pelo d’acqua per un suggestivo show pensato per intrattenere un vasto pubblico. Una piacevole occasione per godersi la brezza che si alza dal lago ascoltando melodie di Debussy, Puccini, Čajkovskij e autori cinesi. Se invece volete ammirare lo skyline della città moderna, vi consigliamo una gita sul fiume Qiantang, dal quale si ammira l’infinita schiera di grattacieli che illuminano le due sponde.
Hefang Street è invece l’indirizzo giusto per passeggiare in una via pedonale, tra sale da te e negozi di ogni genere. Si tratta di una via ricostruita secondo lo stile architettonico tradizionale ma dove si può ammirare l’antica farmacia, tuttora attiva, fondata nel 1874 dal mercante Hu Xueyan. Costosi nidi di rondine, cetrioli di mare e spore fungine sono alcune delle sostanze che potrete acquistare. Poco più in là, imperdibile è la visita alla dimora di questo mercante. All’interno delle alte mura che la delimitano, si possono visitare diversi edifici e giardini di straordinaria bellezza e armonia, capaci di restituire tutto il fascino dell’antica Cina.
Liangzhu: un grande viaggio nel tempo
A circa quaranta chilometri da Hangzhou, nel giugno 2006, scavi archeologici hanno portato alla scoperta della più grande e antica città murata della Cina. Situato a sud del fiume Yangze, l’enorme insediamento ha restituito numerosi resti di una popolazione del Neolitico tra cui le tombe reali, le officine artigianali, riso carbonizzato e sofisticate giade. Gli archeologi datano la cultura di Liangzhu dal 3300 al 2250 a.C.
Questa straordinaria area archeologica è stata aperta al pubblico nel 2019, poco tempo dopo essere stata inserita nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Considerando la successiva repentina chiusura dovuta alla pandemia, sono pochi i visitatori internazionali che fino a oggi hanno avuto modo di visitare questo luogo. A pochi chilometri dal parco archeologico, sorge il magnifico museo disegnato da David Chipperfield che ospita la collezione di manufatti della cultura Liangzhu e che da solo vale il viaggio.
Jinyun: nel regno della pietra
Una delle meraviglie della Cina contemporanea è la capillare rete di treni ad alta velocità, efficienti e confortevoli, che attraversa tutto il paese. Noi ne approfittiamo per raggiungere la contea di Jinyun, 220 km a sud di Hangzhou. Modellato dall’estrazione manuale della pietra e segnato da una cultura secolare fondata sul lavoro, il paesaggio montuoso della contea di Jinyun è punteggiato da diverse cave di pietra dismesse, alcune delle quali sono state trasformate in suggestive location per attività culturali. Ci fermiamo a visitarne una che si sviluppa su piattaforme a più livelli, che permettono di ospitare scaffali di libri, sedute e un punto bar dove fermarsi a godere dei giochi di luce che si formano sulle pareti e giocare con l’acustica.
La tappa successiva è la visita al tempio dedicato a Huangdi, il leggendario Imperatore Giallo, antenato di tutti gli Han e considerato fondatore della nazione cinese. È un imponente edificio in legno, ricostruito nel 1998, esaltato da una pavimentazione di un giallo acceso che si raggiunge con una breve passeggiata nello scenario naturale di Xiandu, tra boschi immersi nella nebbia e uno sperone di roccia alto cento metri che si staglia di fronte a uno specchio d’acqua. Lishui è il distretto meno popolato di tutta la regione. Qui la natura prende il sopravvento.
A Yunhe pernottiamo in una struttura davvero unica, aperta nel 2023. Si tratta del GuiYe Campsite, un “glamping” allestito nell’area panoramica delle risaie, a circa 800 metri d’altezza. "Guiye" significa "ritorno alla natura" e il nome mantiene la promessa. Ogni tenda consente ai visitatori di godere di un’esperienza naturale e lussuosa, allo stesso tempo, grazie all’elegante arredo di ogni tenda e ai panoramici terrazzi in cristallo che si affacciano sulle risaie. Yunhe è la contea dove vive la minoranza She, “gli ospiti della montagna”. Anche noi siamo ospiti per una notte di queste montagne famose per le terrazze di riso sospese tra nuvole di nebbia ed è una notte indimenticabile.
Angelo ha viaggiato in collaborazione con l’Ufficio Nazionale del Turismo Cinese. I collaboratori di Lonely Planet non accettano gratuità in cambio di recensioni positive.