Una settimana al mare in Istria

Redazione Lonely Planet
4 minuti di lettura

L’Istria, in Croazia, merita una visita per le cittadine costiere, le belle spiagge, i borghi medievali sulle colline, l’ottima cucina, i vini eccellenti e gli incantevoli alberghi rurali. In questo itinerario di una settimana vi daremo qualche consiglio su cosa vedere in Istria, a partire dai borghi da non perdere ai paesaggi più affascinanti. 

Premantura Istria
La penisola di Premantura, il lato selvaggio dell’Istria ©moreimages
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Pola, Capo Kamenjak e le Isole Brijuni

Iniziate l’itinerario da Pola, il capoluogo della penisola, dove a guardia del porto sorge un anfiteatro romano straordinariamente ben conservato. L’Arena di Pola, come viene chiamata qui, ospitava i combattimenti dei gladiatori e poteva accogliere fino a 20.000 spettatori; oggi si possono visitare le rovine e il piccolo museo allestito nei sotterranei. Fermatevi a Pola due giorni per visitare le altre rovine romane e con un breve tragitto in autobus potete raggiungere una serie di spiagge nelle località turistiche della Penisola di Verudela, poco più a sud. Nonostante sia in parte deturpato da complessi residenziali e turistici, questo tratto di costa è anche punteggiato di profumate pinete, caffè sul mare e alcuni buoni ristoranti. Il nostro consiglio tuttavia è di dedicare un po’ di tempo per raggiungere la Penisola di Premantura.

L'arena di Pola
L’arena di Pola al tramonto ©Creative Travel Projects

Dedicate almeno un pomeriggio a Capo Kamenjak, da esplorare a piedi o in bicicletta: questo promontorio disabitato è la punta meridionale dell’Istria, una zona di colline ondulate coperte di fiori selvatici (tra cui 30 specie di orchidee) ed erbe medicinali, con circa 30 km di spiagge e baie incontaminate, come la Mala kolumbarica

Vicino all’estremità meridionale della penisola, un belvedere regala un panorama straordinario sull’Isola di Cres e sulle vette del Velebit. Nelle vicinanze c’è un delizioso e sgangherato beach bar, seminascosto tra i cespugli, che sembra quasi messo insieme alla bell’e meglio con i rottami trasportati dalla corrente. Le adiacenti scogliere sono frequentate da giovani temerari che si tuffano dall’alto e nuotano nelle basse grotte ai margini del litorale. Fate attenzione alle forti correnti se nuotate al largo del promontorio meridionale. 

Un’opzione per chi è in cerca di isole, sono le Isole Brijuni (Isole Brioni, in italiano): un arcipelago che si estende al largo della costa istriana, subito a nord-ovest di Pola, da cui è separato dal Canale di Fažana largo 3 km, e comprende due isole principali ricoperte di pini e 12 isolette più piccole. Dichiarate Parco Nazionale nel 1983, le isole sono ricche di prati, parchi e foreste di querce e lauri, e vi crescono alcune piante rare come il cetriolo selvatico e il papavero marino.

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Un angolo tra le vie di Rovigno  ©fokke baarssen
Un angolo tra le vie di Rovigno ©fokke baarssen

Rovigno e dintorni

Fermatevi nell’affascinante cittadina di Bale, fuori dagli itinerari turistici e tra i segreti meglio conservati dell’Istria. Proseguite per Rovinj (Rovigno) e dedicate almeno due giorni alla località più rinomata della costa. Le piazze e le ripide vie acciottolate salgono alla Chiesa di Sant’Eufemia, un’imponente costruzione il cui campanile di 60 metri svetta sulla penisola. Esplorate con calma le spiagge orlate di vegetazione e alcune delle 14 isole rigogliose che formano l’arcipelago di Rovinj, di fronte alla costa. 

Risalite il litorale fino a Poreč (Parenzo)per ammirare la Basilica Eufrasiana, Patrimonio dell’Umanità, una delle più belle testimonianze in Europa di arte bizantina perfettamente conservata, con i suoi meravigliosi affreschi del VI secolo. 

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L’entroterra dell’Istria

Il resto dell’itinerario si snoda nell’interno della penisola. Fate tappa a Grožnjan, rinomata per la musica, poi proseguite alla volta di Motovun, un altro borgo vivace in cima a una collina noto per il festival estivo del cinema. La località collinare di Buzet, famosa come la capitale del tartufo istriano, è una buona base da cui esplorare i villaggi del cuore gastronomico del paese. 

Fermatevi nell’incantevole Hum, la ‘città più piccola del mondo’, e poi dirigetevi a sud-ovest verso Pazin per attraversare la famosa foiba che ispirò Jules Verne. Tornando a Pola, fate un’ultima tappa nella pittoresca Svetvinčenat, con la sua piazza e il castello di epoca rinascimentale. 

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Campeggi sul mare e naturismo in Istria

In Croazia il naturismo ha una lunga e gloriosa tradizione, iniziata sull’Isola di Rab intorno all’inizio del XX secolo. Presto divenne una moda tra gli austriaci, influenzati dalla cosiddetta freikörperkultur (’cultura del corpo libero’, FKK) che stava riscuotendo un successo sempre maggiore in Germania. In seguito, l’austriaco Richard Ehrmann inaugurò il primo campo per naturisti sulla Spiaggia Paradiso di Lopar (sull’Isola di Rab), anche se i veri fautori del naturismo sulle sponde dell’Adriatico furono Edoardo VIII e Wallis Simpson, che nel 1936 facevano il bagno nudi nelle acque di Rab. 

Oggi lungo la costa dell’Istria si trovano molti dei resort e dei campeggi naturisti più grandi e meglio attrezzati di tutta la Croazia

Valalta Naturist Camp è un campo naturista grande, accogliente e ben attrezzato sul Canale di Leme, a nord di Rovinj. 

Naturist Camping Ulika è un vasto complesso naturista, 5 km a nord di Poreč, che occupa un intero promontorio, con spiagge, bar, ristoranti e persino un supermercato. Ci sono 559 piazzole, oltre a roulotte e case mobili disponibili in affitto. 

CampingIN Kanegra FKK è un campo naturista con 193 piazzole, distribuite lungo una spiaggia di ciottoli che si estende 8 km a nord-est di Umag, al confine con la Slovenia. 

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