Santiago de Compostela, l'importante è arrivare

Redazione Lonely Planet
4 minuti di lettura

Da oltre 1000 anni lo spirito di Santiago cammina per le strade di Spagna, diretto al luogo in cui arrivò nel IX secolo l'apostolo Pelagio seguendo la stella che gli indicava la tomba di San Giacomo. Ancora oggi, nel secolarizzato XXI secolo, i pellegrini arrivano da tutto il mondo e in ogni periodo dell'anno, diretti a una sola meta: Santiago de Compostela, la splendida città della Galizia in cui si trovano, oltre alle reliquie del discepolo di Gesù, promesse di realizzazione religiosa e spirituale.

Verso Santiago! - foto di Dario Vernazza
Verso Santiago! - foto di Dario Vernazza
Pubblicità

Santiago de Compostela, l'importante è arrivare

Che arrivino piedi, a cavallo, in bicicletta o alla guida di un'auto, i pellegrini hanno tutti in comune il desiderio di vedere stagliarsi nel cielo le guglie del duomo di Santiago e poco importa che a motivare il viaggio sia il perdono dei peccati, il desiderio di compiere una ricerca interiore o, più semplicemente, il piacere di andare.

C'è chi si accontenta di percorrere a piedi gli ultimi 100 km, sforzo sufficiente a ricevere la Compostela (che certifica l'arrivo a Santiago) all'Oficina de Acogida de Peregrinos, e chi inizia il viaggio molto più lontano, partendo dal passo di Roncisvalle, al confine con la Francia, a 783 km dalla meta.

Ancora nulla, in confronto all'epica impresa dei pellegrini medievali, che si mettevano in cammino da paesi per l'epoca molto lontani, come le Isole Britanniche o la Scandinavia, affrontando la pericolosa traversata in nave, o dall'Italia, lungo la via Francigena e la via Tolosana.

TANTI CAMMINI, UNA SOLA META
Anche se in Spagna esistono molti caminos (sentieri) per Santiago, il più battuto è senza dubbio il Camino Francés, che parte dalla Francia, attraversa i Pirenei a Roncisvallle e punta verso nord per oltre 750 km attraverso montagne, campi di grano, i vigneti e le foreste di Navarra, Rioja, Castiglia e Galizia. In questo meraviglioso angolo di mondo si incontrano alcune delle città più belle ed evocative della Spagna: Pamplona, Burgos e Léon, ma anche un'interminabile schiera di villaggi che ospitano secolari tracce del pellegrinaggio.

Il tracciato del Camino è contrassegnato da frecce gialle dipinte su pali del telefono, pietre, alberi, ma il "sentiero" vero e proprio è formato da percorsi nei boschi, stradine di campagna, piste nei campi che corrono parallele alla statale, arterie secondarie asfaltate e strade cittadine. Oltre alle frecce gialle, indicano la via da seguire anche le conchiglie di capesante, inserite su supporti di cemento o stilizzate su cartelli metallici.

DA DOVE PARTIRE
Parte della geografia del Camino risiede nello spirito dei pellegrini e quindi non stupisce che non ci sia un punto di partenza "ufficiale". Di solito si decide da dove intraprendere il viaggio in base al tempo a disposizione e ai luoghi che si intendono visitare. Per percorrere l'intera via, da Roncisvalle a Santiago, occorrono almeno cinque settimane a piedi, due in bicicletta e una settimana in automobile.

LA CREDENZIALE DEL PELLEGRINO
Oltre allo spirito giusto, la prima cosa che occorre per affrontare il Camino de Santiago è la credenziale del viaggiatore. Oggi i pellegrini si spostano con una Credencial del Peregrino che fanno timbrare quotidianamente in chiese, bar e refugios per avere accesso alla rete di accoglienza notturna e ottenere il certificato di completamento del percorso, la Compostela. La credenziale (che costa circa 0,30 euro) si può richiedere nei refugios delle principali città, tramite un'associazione degli Amici del Camino o, in modo più poetico, presso il monastero di Roncisvalle.

QUANDO ANDARE
Settembre e la tarda primavera sono il periodo migliore per mettersi in marcia. Nel primo caso, troverete il Camino meno affollato, i refugios non saranno presi d'assalto come in luglio e agosto, e il clima in Castiglia-Léon non sarà quello torrido e afoso della piena estate. In maggio e giugno, invece, i fiori selvatici si mostrano in tutto il loro splendore e i campi di cerali si indorano. E poi, la primavera è la stagione della rinascita e della rigenerazione, in perfetto accordo con lo spirito del Camino.

CHE COSA PORTARE
La regola è semplice: più leggeri si viaggia, meno faticoso è il Camino. In estate sono sufficienti 8-10 kg di vestiti (pantaloni che si asciugano in fretta, pantaloncini, magliette, un maglione, calze e scarpe di ricambio), un sacco a pelo leggero, crema solare e l'indispensabile pomata per le vesciche, che affliggeranno anche i camminatori più temprati. In inverno, invece, è necessario un equipaggiamento più "pesante", adatto a tutte le condizioni climatiche.

DOVE DORMIRE
Chi viaggia con la credenziale del pellegrino può pernottare nei refugios a prezzi compresi tra i 3-6 euro (nei refugios pubblici della Galizia è richiesta solo un'offerta). Di solito si tratta di semplici camerate, con bagni e spazi per appendere il bucato e talvolta con fornelli per cucinare. Di norma alloggia chi arriva per primo, anche se di solito viene accordata la precedenza ai camminatori, seguiti dai ciclisti e dagli automobilisti. Un posto di fortuna per il sacco a pelo, però, si trova sempre. Naturalmente lungo il percorso esistono anche altre strutture, dai normali ostelli alle pensioni rustiche. Un'altra soluzione è quella di portare con sé la tenda e approfittare dei campeggi che si incontrano per via. Lo svantaggio, inutile dirlo, è il peso della tenda.

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Francia Spagna
Condividi questo articolo
Pubblicità