Due settimane tra Namibia e Botswana

Redazione Lonely Planet
5 minuti di lettura

Con i suoi meravigliosi paesaggi e la straordinaria quantità di animali da osservare, la Namibia è la destinazione ideale per realizzare il sogno di un viaggio nel cuore selvaggio dell’Africa. Con due settimane a disposizione, nonostante le lunghe distanze, è possibile visitare le zone più belle della Namibia e del Botswana con un intenso itinerario. Per riuscirci, dovrete però disporre di un fuoristrada. 

Giraffe e zebre nell'Etosha National Park, Namibia ©Pyty/Shutterstock
Giraffe e zebre nell'Etosha National Park, Namibia ©Pyty/Shutterstock
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Windhoek

Iniziate con Windhoek e godetevi le sue attrattive cittadine prima di avventurarvi nella natura incontaminata. Se la Namibia è l’Africa dei principianti, allora Windhoek è veramente la sua capitale, e non solo di nome. Si tratta infatti di quel genere di posto che riscuote commenti contrastanti da parte dei viaggiatori, divisi tra coloro che la amano perché offre un momento di tregua dalle difficoltà del viaggio lungo le strade africane e chi la trova troppo ‘occidentale’ per i suoi gusti. Windhoek è una città moderna e curata, dove gli impiegati trascorrono la pausa pranzo nello Zoo Park, i turisti passeggiano in Post Street Mall ammirando originali oggetti africani e i taxi girano nelle vie, richiamando con i clacson potenziali clienti. Sulla linea dell’orizzonte si stagliano le guglie della cattedrale neobarocca e alcuni palazzi in stile tedesco che si pongono in netto contrasto con il resto del paesaggio urbano, dove predominano alti edifici di vetro e acciaio. A parte queste apparenti incongruenze, Windhoek può costituire un’eccellente località da cui iniziare (o concludere) il viaggio in Namibia o il posto in cui concedersi una sosta. 

Windhoek, Namibia ©Felix Lipov/Shutterstock
Windhoek, Namibia ©Felix Lipov/Shutterstock

Etosha National Park

Trascorrete almeno tre giorni nell’Etosha National Park: esteso su una superficie di oltre 20.000 kmq è uno dei posti migliori del mondo per osservare la fauna selvatica. A differenza di molti altri parchi africani, dove potreste trascorrere giorni interi alla ricerca di animali nelle pianure, uno degli aspetti più incantevoli dell’Etosha è costituito dal fatto che pare quasi siano gli animali a voler andare dai visitatori. Basta parcheggiare accanto a una delle numerose pozze d’acqua e aspettare con il fiato sospeso che diverse specie di animali come i leoni, gli elefanti, gli springbok e gli orici si avvicinino non due a due, ma a centinaia. 

Il paesaggio di questo parco trova la sua espressione più peculiare nell’Etosha Pan, una vastissima pianura salina desertica, che ogni anno viene trasformata per qualche giorno dalle piogge in una laguna dal fondale basso, brulicante di fenicotteri e di pellicani. Alla fine della stagione secca, il paesaggio è completamente diverso, con una polvere bianca gessosa che ricopre tutto, dagli elefanti alle praterie che prima sfoggiavano un meraviglioso colore dorato. La fauna è davvero straordinaria: anche se avete già avvistato qualche animale selvatico africano, all’Etosha National Park rimarrete incantati. 

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Etosha National Park, Namibia ©Manuel ROMARIS/Getty Images
Etosha National Park, Namibia ©Manuel ROMARIS/Getty Images

Le sponde dell’Okavango

Dirigetevi verso Grootfontein per dormire sulle sponde dell’Okavango nell’umida Rundu; sulla riva opposta c’è l’Angola. 

Caratterizzata dalla presenza di fitti boschi e dolci colline, la regione del Kavango è dominata dal fiume Okavango e dalle sue ampie pianure alluvionali. La maggior parte dei viaggiatori abbina la visita di questa regione a quella del Caprivi o dello Zambezi, oppure al Khaudum National Park. Con i parchi nazionali del Caprivi che si stanno riaffermando sempre di più come mete ideali per l’osservazione della fauna, questa regione sta diventando una delle più gratificanti della Namibia per questo genere di attività. 

Rundu è un caldo avamposto tropicale arroccato sui dirupi che dominano l’Okavango, e un importante centro di attività per la sempre più numerosa comunità angolana residente in Namibia. La cittadina non possiede molte attrattive, ma in questa zona ci sono diversi splendidi lodge affacciati sul fiume, ideali per chi desidera rilassarsi osservando i coccodrilli e gli ippopotami intenti a fare altrettanto. Si tratta quindi di un posto piacevole per fare una tappa durante il viaggio tra la Caprivi Strip e Grootfontein o l’Etosha. 

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La Caprivi Strip

A questo punto, procedete verso est entrando nella Caprivi Strip e fermandovi un paio di notti nel Bwabwata National Park e nello Nkasa Rupara National Park.

Prima del cessate il fuoco proclamato nel 2002 nella vicina Angola, quasi nessuno visitava il Bwabwata National Park, cosicché interi branchi di animali selvatici furono sterminati dai bracconieri, incoraggiati dal conflitto in atto. Dopo un decennio di pace, gli animali stanno tornando nel parco, lentamente ma in modo costante. Se arrivate al Bwabwata pensando di trovare qualcosa di simile all’Etosha rimarrete delusi. Ma potreste in ogni caso vedere leoni, elefanti, licaoni, forse anche antilopi nere e alcuni favolosi esemplari di uccelli, magari in solitudine.

Il Nkasa Rupara National Park è il parco più entusiasmanti della Namibia, forse addirittura di tutta l’Africa meridionale. Negli anni di piogge particolarmente abbondanti, questo parco selvaggio e poco visitato diventa l’equivalente namibiano del Delta dell’Okavango del Botswana. Le isole ammantate di foreste e orlate da paludi con fitti canneti e papiri costituiscono un ambiente estremamente favorevole per il birdwatching, con oltre 430 specie di uccelli identificate. 

Il Delta dell'Okavango (Okavango Grassland), Botswana ©Anton_Ivanov/Shutterstock
Il Delta dell'Okavango (Okavango Grassland), Botswana ©Anton_Ivanov/Shutterstock

Botswana

Entrati in Botswana e soggiornate per un paio di giorni lungo il Chobe Riverfront, tra grandi branchi di elefanti. Se disponete di un veicolo privato, il posto di frontiera dello Ngoma Bridge vi consentirà di arrivare in appena un paio d’ore al Chobe National Park (Botswana) e a Kasane (Botswana). Attraversare il confine è facile su entrambi i lati, a patto che tutti i documenti siano in ordine. A meno che non restiate bloccati dietro un autobus di turisti, dovreste riuscire a passare entrambi i lati in molto meno di un’ora. 

Lasciatevi alle spalle le strade asfaltate ed entrate nella regione del Savuti (due notti), poi trascorrete tre giorni nella Moremi Game Reserve. Da questo parco proseguite il vostro viaggio fino a Maun, calcolando il tempo necessario per fare un volo panoramico in elicottero sopra il Delta dell’Okavango con la Helicopter Horizons. 

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