Visitare Matera in inverno: un presepe di grotte, arte e futuro

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Un borgo arroccato che racconta una storia a lieto fine: il fascino di Matera sta, oltre che nella sua peculiarità architettonica, nella rivincita di una città che è passata dall’oblio alla luce dei riflettori come Capitale Europea della Cultura. Ma se volete conoscerla in una veste speciale, provate a visitare Matera in inverno, quando il fascino delle sue costruzioni incontra la magia della neve.

I Sassi arroccati di Matera ©bluejayphoto/Getty Images
I Sassi arroccati di Matera ©bluejayphoto/Getty Images
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Matera: una storia a lieto fine

Chissà perché, quando si raggiunge un traguardo speciale, viene spontaneo girarsi indietro e contemplare la strada percorsa per arrivare fin lì. E così, qualsiasi abitante di Matera vi racconterebbe di come, meno di quarant’anni fa, il centro storico fosse una città fantasma degna di un film western, pur senza indiani e cowboy.

Via Fiorentini e Via Buozzi, le due principali direttrici del Sasso Barisano e del Sasso Caveoso, erano deserte; al massimo, passava ogni tanto una comitiva di ragazzi in esplorazione pomeridiana, contravvenendo agli apprensivi divieti materni; o capitava che tra le pietre sconnesse degli edifici s’insinuasse un esemplare di falco grillaio, con l’imbarazzo della scelta per gli infiniti angoli in cui nidificare.

Nei pensieri della gente, invece, i Sassi erano un luogo molto frequentato: i rimpianti di coloro che avevano dovuto abbandonare la propria casa dopo l’approvazione della Legge De Gasperi (che determinò a partire dal 1954 lo sfollamento di più di quindicimila persone), l’attesa di chi desiderava che l’oblio inghiottisse una volta per tutte l’etichetta di “vergogna nazionale”, la dialettica controversa tra lo strabiliante patrimonio artistico e la mortalità infantile, la miseria, la denutrizione che nella prima metà del Novecento avevano condotto a tale misura normativa gremivano le rappresentazioni mentali del luogo. Oggi, che Matera sta ridisegnando le mappe del turismo italiano, quel periodo sembra distante intere ere geologiche. E l’inverno del 2019 designerà il suo definitivo inserimento tra le destinazioni di culto del nostro paese.


Matera nella luce invernale ©Susan Wright/Lonely Planet
Matera nella luce invernale ©Susan Wright/Lonely Planet

Matera d’inverno: cosa vedere

L’inverno è il momento giusto per visitare alcuni dei must materani senza l’esercito di turisti che assedia la città nei ponti primaverili e durante l’estate:

• La Casa Grotta di Vico Solitario, un ambiente di due locali dove fino al 1956 vissero undici persone e molti più animali tra muli, mucche e galline;

• Il Palombaro Lungo, ciclopica cisterna ipogea che raccoglieva cinque milioni di litri d’acqua proprio sotto la centralissima Piazza Vittorio Veneto;

• La Chiesa di Santa Maria de Idris, che apre una breccia nell’immaginazione verso le esotiche atmosfere di Petra, Ankgor Wat o Lalibela.

Inoltre, l’atmosfera quieta e introspettiva dei mesi freddi permette un contatto più intimo con la città, quasi inverosimilmente sospesa tra passato e futuro, brutalità e poesia, natura selvaggia ed estasi architettoniche.


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Matera tra grotte e gusto

Il rigore invernale sospinge i viaggiatori a impegnare più tempo al chiuso, nelle grotte trasformate in locali trendy e raffinati ristoranti che, oltre all’indimenticabile cucina del territorio, valorizzano la sua peculiare composizione urbana. Non perdetevi:

• L’Enoteca Dai Tosi (Via Buozzi 12; Enotecadaitosi.it), che scende addirittura tre piani sottoterra per deliziare i suoi avventori con una selezione delle migliori etichette nazionali;

• Il Vicolo Cieco Salsamanteria (Via Fiorentini 74), per un incontro tra vintage e atmosfere sotterranee;

• Il Dedalo (Via d’Addozio 136-140; Dedalomatera.com), che, oltre a proporre una cucina raffinata ed estrosa, già nel nome allude alla labirintica composizione degli spazi ipogei della città.


I prodotti tipici di Matera ©Susan Wright/Lonely Planet
I prodotti tipici di Matera ©Susan Wright/Lonely Planet

Un vero presepe vivente

C’è poi la possibilità di vedere compiutamente realizzata la similitudine con il presepe, che chiunque contempli Matera dal Belvedere di Murgia Timone per la prima volta si trova a elaborare. Se le morbide luci che descrivono le linee dei Sassi al tramonto, l’assenza di automobili e l’ampiezza del panorama che abbraccia le grotte e i palazzi sono ammirabili in qualsiasi periodo dell’anno, le liriche impressioni delle case avvolte da un sottile manto di neve, invece, sono privilegio esclusivo dei mesi freddi. Uno spettacolo così dolce da sembrare inverosimile.


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I Sassi illuminati ©Hedda Gjerpen/Getty Images
I Sassi illuminati ©Hedda Gjerpen/Getty Images

Gli eventi per il 2019

E, ovviamente, uno dei motivi principali per visitare Matera nel 2019 è legato al ricchissimo programma di eventi concepito per celebrare il titolo di Capitale Europea della Cultura (consultabile sul sito). Tutto avrà inizio il 19 gennaio: durante la cerimonia di apertura, 54 bande provenienti da altre capitali europee della Cultura e dai comuni della Basilicata faranno il loro trionfale ingresso in città, in una sorta di gigantesca jam session.

Il giorno dopo, invece, aprirà i battenti la prima delle quattro grandi mostre che verranno allestite nel corso del 2019: Ars Excavandi, un percorso di rilettura della cultura ipogea alla luce delle tendenze contemporanee, finalizzato a valorizzare un patrimonio architettonico che raggiunge a Matera vertici insuperabili, ma anche a sollecitare dubbi e punti interrogativi sul futuro.

Da lì in poi sarà un susseguirsi di incontri e iniziative, come gli allestimenti multidisciplinari curati da artisti internazionali del progetto I-DEA, i laboratori dell’Open Design School, gli spettacoli circensi di Circus+.

Approfittate dell’inverno e andate a godere di quell’inconfondibile luce, che chi è stato a Matera ha imparato a riconoscere, capace di trasformare i colori e le sembianze della città a seconda delle ore del giorno e al fluire delle stagioni.


Quando andare e clima

Matera è bella da visitare durante tutto l’anno. Il clima migliore è quello delle stagioni intermedie, primavera e autunno, con temperature massime tra i 15 e i 20°C, e poche precipitazioni.

L’estate è molto calda ma vi permetterà anche di:

• Godervi appieno il Parco della Murgia Materana e gli altri parchi nelle vicinanze;

• Arrivare al mare, che dista circa 45 minuti in auto.

E per l’inverno?

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Consigli

• In inverno, mediamente, le precipitazioni sono davvero ridotte, praticamente nulle (e sono comunque di più rispetto all’estate): non correrete il rischio che le vostre giornate vengano rovinate da un acquazzone improvviso.

• Potreste ritrovarvi a visitare Matera sotto candidi fiocchi di neve che cadono, eventualità che, comunque, si verifica, di solito, non prima della metà di febbraio.

• Le temperature a dicembre, gennaio e febbraio si aggirano tra 9-10°C di massima e 2-3°C di minima. Questo significa che in valigia fareste bene a mettere abiti pesanti.

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