Una giornata a Tarquinia tra archeologia, arte, natura e buona tavola

Prendetela dall’alto. Superate il confine tra Toscana e Lazio, lasciatevi alle spalle il promontorio solenne dell’Argentario, con i suoi incantevoli porticcioli, i tomboli di sabbia e gli antichi echi caravaggeschi, per immergervi in un territorio ricco di personalità e capolavori artistici.

Qui, la grande civiltà etrusca ha lasciato tracce indelebili e la natura ha saputo plasmare scenari suggestivi, dove mare, terra e ingegno umano si fondono in un connubio perfetto.

Benvenuti a Tarquinia, nel cuore della Maremma Laziale, un luogo intriso di secoli di storia pronto a conquistarvi.

La Necropoli di Monterozzi. Credits Marta Dosio / Lonely Planet Italia
La Necropoli di Monterozzi. Credits Marta Dosio / Lonely Planet Italia
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La Necropoli dei Monterozzi di Tarquinia: un viaggio nella storia etrusca

Una visita alla Necropoli dei Monterozzi è un’esperienza imperdibile. Questo sito custodisce un patrimonio unico di tombe ipogee dipinte, offrendo uno sguardo straordinario sulla cultura etrusca.

Le pareti delle camere funerarie, decorate a fresco su uno strato leggero di intonaco, si animano di scene magico-religiose che raffigurano banchetti, danze, musicisti e giocolieri, il tutto esaltato da colori accesi e vibranti. Le sepolture dipinte sono circa 150, di cui 22 sono accessibili al pubblico.

ll valore di questo sito è testimoniato anche dal riconoscimento dell’UNESCO: insieme alla necropoli di Cerveteri, quella dei Monterozzi è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 2004.

Tra le tombe più suggestive, spicca quella della Caccia e della Pesca, un magnifico esempio di pittura funeraria etrusca risalente al VI secolo a.C., caratterizzata da una struttura articolata che comprende un’anticamera prima del sepolcro principale.

La necessità di tutelare il sito è evidente: le tombe sono oggi protette da speciali porte vetrate che ne preservano l’integrità senza compromettere l’esperienza di visita. Inoltre, lungo il percorso, i QR code permettono ai visitatori di scoprire ulteriori dettagli sugli affreschi.

Per informazioni sulle visite, visitate il sito ufficiale.

La Madonna di Tarquinia (particolare). Credits Marta Dosio / Lonely Planet Italia
La Madonna di Tarquinia (particolare). Credits Marta Dosio / Lonely Planet Italia

Accolti da Filippo Lippi e dalla raffinata eleganza della sua Madonna di Tarquinia

Uno degli aspetti più intriganti di questo comune della Tuscia Viterbese è la quantità di esperienze che si possono vivere nell’arco di un’intensa giornata. Dopo aver esplorato le meraviglie della Necropoli, non perdete la seconda tappa del vostro percorso: la Madonna di Tarquinia di Filippo Lippi. Il capolavoro, solitamente conservato nella Gallerie Nazionali di Arte Antica - Palazzo Barberini a Roma, torna a casa per il tempo della mostra allestita nel magnifico Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia. L’opera fu commissionata a Lippi dal cardinale Giovanni Vitelleschi, originario di Tarquinia.

Il dipinto vi colpirà per la naturalezza della scena. Il Bambino abbraccia la Vergine con un affetto decisamente quotidiano, mentre lo sguardo del pittore si apre a grandangolo sullo sfondo del quadro, dove le finestre si affacciano con realismo su panorami ispirati a Tarquinia. Tutto questo custodito da una splendida cornice originale di ispirazione tardo-gotica.

La mostra “1437. La madonna di Filippo Lippi, Tarquinia e il Cardinale Vitelleschi” è fruibile fino al 5 maggio 2025.

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La Riserva Naturale Saline di Tarquinia. Credits Marta Dosio / Lonely Planet Italia
La Riserva Naturale Saline di Tarquinia. Credits Marta Dosio / Lonely Planet Italia

Il regno di Madre Natura: la Riserva Naturale Saline di Tarquinia

Anche se il paesaggio è stato modellato per la produzione del sale, oggi la Riserva si rivela un autentico paradiso naturale, ideale per fotoamatori e appassionati di birdwatching. Durante la vostra visita, munitevi di un paio di binocoli: potrete così ammirare da vicino le numerose specie di uccelli che popolano il sito tutto l’anno come il fenicottero rosa, la garzetta, l’airone cinerino, il falco pescatore e molti altri.

Una curiosità: il celebre film “Le Avventure di Pinocchio” di Luigi Comencini è stato girato quasi interamente nella Tuscia, e tra le varie location spiccano le Saline di Tarquinia, in particolare il suggestivo vecchio borgo, che ha fornito lo scenario per le scene più memorabili.


Per informazioni sulle visite:

telefono:  0766864605 

mail:  pf.salineditarquinia@forestale.carabinieri.it

I carciofi della Maremma Viterbese. Credits Marta Dosio / Lonely Planet Italia
I carciofi della Maremma Viterbese. Credits Marta Dosio / Lonely Planet Italia
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I sapori di Tarquinia

Dopo esservi immersi nell’arte, nella storia e nella natura, è arrivato il momento di concedervi una pausa all’insegna dei sapori autentici della Maremma Laziale. La cucina tradizionale è fortemente legata al territorio, propone piatti che combinano i prodotti del mare e quelli dell’entroterra. A Tarquinia, il cibo non è solo nutrimento, ma un’esperienza che racconta la storia e la cultura di questa terra generosa.

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