Da Cosenza ai giganti della Sila
Se vi chiedessero di associare tre immagini alla Calabria, difficilmente di primo acchito pensereste a villaggi montani, pini giganti e funghi porcini. Eppure sono proprio queste alcune parole chiave della Sila e di uno degli itinerari che vi proponiamo nel nostro nuovo volume Italia in 52 weekend. Un viaggio lontano dagli stereotipi per scoprire l’incredibile varietà di scenari che movimentano il territorio e l’animo di questa regione.
Punto di partenza è la ‘Atene della Calabria’, la vivace Cosenza, sede di una prestigiosa accademia fin dal XVI secolo e ancora oggi ricca di caffè letterari e spazi artistici creativi, ma anche di parchi e piste ciclabili che l’hanno fatta entrare nella top ten delle città più verdi in Italia (secondo una classifica pubblicata dal Sole 24 Ore).
All’orizzonte si innalza l’altopiano della Sila, polmone verde della Calabria, protetto da un parco nazionale che abbraccia 150.000 ettari di natura incontaminata, costituita all’80% da boschi: lo stesso nome Sila deriverebbe dal latino silva (foresta).
I viaggiatori più dinamici apprezzeranno la versatilità di un territorio che d’inverno li intrattiene sulle piste e da sci, nella bella stagione li rinfranca con l’aria frizzantina di montagna invitando a lunghe camminate all’ombra delle conifere, mentre nei mesi autunnali esplode di colori per il foliage e con le prime piogge prolifera di funghi porcini.
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Chi invece è in cerca di relax troverà villaggi d’alta quota immersi nel silenzio, borghi dove si tramandano antiche tradizioni – come l’arte di tessere a mano la seta introdotta dai bizantini o di annodare i tappeti seguendo gli insegnamenti dei maestri armeni – e sponde lacustri per dolci passeggiate. Tutti, inoltre, potranno coronare il viaggio con la scoperta della generosa cucina locale, di impronta agro-pastorale: oltre a ogni possibile declinazione culinaria dei funghi e della patata silana, qui si gustano piatti schietti e saporiti, a base di carni e di formaggi come il caciocavallo silano.