City break a Nicosia (Lefkosia)
Oltre a essere capitale della Repubblica di Cipro, Nicosia (o Lefkosia, com’è nota ufficialmente) è anche il cuore della vita culturale del paese. Purtroppo, però, pur essendo una città insolita e affascinante, che coniuga la vivacità urbana, un ricco patrimonio storico e la lacerante divisione tra la comunità turco-cipriota e quella greco-cipriota, viene trascurata da molti turisti o al massimo visitata con una gita in giornata da una località balneare. Seguite invece i nostri consigli per un itinerario di due giorni tra le vie della capitale cipriota.
La maggior parte dei luoghi di interesse si trova nella città vecchia, all’interno delle mura veneziane: un groviglio di tortuose e strette viuzze che nasconde chiese, moschee, musei ed edifici coloniali che testimoniano un complesso passato, ma dove si trovano anche caffè e locali molto più animati e moderni di quanto ci si aspetterebbe in una città così piccola. Desolato e surreale il panorama offerto dalla Buffer Zone, la zona cuscinetto sorvegliata dalle Nazioni Unite, con le sue barriere formate da sacchi di sabbia e barili di petrolio arrugginiti: una terra di nessuno nell’ultima capitale divisa d’Europa.
Primo giorno
La città vecchia di Nicosia va esplorata a piedi, quindi indossate scarpe comode e incamminatevi lungo le vie acciottolate. Recatevi al Museo civico Leventis: ospitato in un elegante palazzo in stile neoclassico, questo museo è il luogo migliore di Nicosia per farsi un’idea della complessa storia cittadina. La collezione permanente annovera un cospicuo numero di ceramiche che vanno dall’Età del Bronzo al periodo medievale; un’interessante collezione di carte geografiche, le più antiche delle quali risalgono al XVI secolo; fotografie, poster e manufatti che documentano la storia più recente di Cipro, dall’inizio del XX secolo, passando per l’indipendenza e la divisione dell’isola; e molto altro ancora. Andate poi alla Fondazione culturale Makarios per ammirare le preziose icone bizantine, prima di rifarvi gli occhi con i variopinti affreschi della Chiesa di Agios Ioannis.
Dirigetevi ora al quartiere di Chrysaliniotissa che si estende intorno a Panagia Chrysaliniotissa ai margini della città vecchia, a ridosso della Linea Verde, motivo per cui è stato lasciato per anni in condizioni di abbandono. Ultimamente è stato oggetto di riqualificazione: molte dimore dell’inizio del Novecento presentano ora magnifiche facciate restaurate e si ammirano caratteristiche abitazioni a schiera nei tranquilli vicoli abbelliti da piante in vaso, lungo i quali è molto piacevole passeggiare. Qui visitate Panagia Chrysaliniotissa, che fatta costruire nel 1450 dalla regina Elena Paleologa, è considerata la più antica chiesa bizantina di Nicosia ed è conosciuta soprattutto per la sua ricca collezione di antiche e rare icone.
Dopo aver pranzato da Shiantris assaggiando uno dei piatti tipici del fantastico assortimento di legumi conditi con limone, prezzemolo e olio d’oliva, le foglie di vite ripiene e l’afelia, seguite le mura veneziane che corrono intorno alla città vecchia seguendo un tracciato che, visto dall’alto, ricorda un fiocco di neve. Eretta dai veneziani nel 1567, la cinta muraria aveva lo scopo di tenere lontani gli invasori ottomani, ma non riuscì a respingerli quando, nel luglio del 1570, sbarcarono a Larnaka e tre mesi più tardi attaccarono Nicosia, espugnandone le fortificazioni e uccidendo circa 50.000 abitanti. Da allora l’aspetto delle mura è rimasto pressoché invariato. Cinque bastioni, Tripoli, D’Avila, Constanza, Podocataro e Caraffa, si trovano nel settore meridionale di Nicosia, mentre il bastione Flatro (Zeytilni), situato nella parte orientale della città vecchia, è occupato dai soldati turchi, greco-ciprioti e dell’ONU. I bastioni rimanenti, Loredano (Cevizli), Barbaro (Musalla), Quirini (Cephane), Mula (Zahra) e Roccas (Kaytazağa), fanno parte di Nico- sia Nord (Lefkoşa).
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Concludete la giornata fuori dalla città e visitate la ricchissima collezione archeologia del Museo di Cipro, che ospita la più importante collezione di reperti archeologici dell’isola e la raccolta di opere d’arte della AG Leventis Gallery. Il museo vanta tre collezioni di dipinti e sculture di artisti europei dal XVI al XX secolo: la Collezione parigina con opere di maestri del calibro di Chagall, Monet e Renoir, mentre la Collezione greca annovera significative opere di artisti greci del XIX e del XX secolo. Nella Collezione cipriota, allestita al piano terra, spicca il magnifico dipinto di 17 m intitolato The World of Cyprus del famoso artista cipriota Adamantios Diamantis.
Secondo giorno
Il secondo giorno partite dalla casa di Hatzigeorgakis Kornesios, una sontuosa residenza in stile ottomano. Dal 1779 al 1809 questo edificio appartenne a Hatzigeorgakis Kornesios, Grande Dragomanno di Cipro, il quale accumulò grandi ricchezze grazie alle numerose proprietà terriere ed esenzioni fiscali, diventando così l’uomo più potente dell’isola. Due camere sono arredate nel tipico stile ottomano, in altre sono esposti oggetti antichi e cimeli ottomani.
Con un ulteriore salto indietro nel tempo visitate la Bank of Cyprus Cultural Foundation, che custodisce una collezione di ceramiche antiche. Mentre vi trovate nella zona di Faneromenis, imitate i cittadini di Nicosia sedendovi nel dehors di un caffè per bere qualcosa e osservare il viavai. Negli ultimi anni la piazza e la zona pedonale intorno a Panagia Faneromeni, nella città vecchia, si sono trasformate in una delle parti più animate di Nicosia, con una decina di caffè con tavoli all’aperto in Plateia Faneromenis a pochissima distanza dalla pittoresca chiesa. Le prime attività ad aprire sono stati negozi e locali alternativi e, anche se l’atmosfera dinamica e artistoide sopravvive nei muri decorati da graffiti e nelle piccole botteghe di artigianato nascoste tra i caffè, ora i locali della zona attirano una clientela eterogenea che viene qui per un caffè, un cappuccino freddo o una birra.
Rinvigoriti, trascorrete il pomeriggio esplorando i vicoli che si snodano a ridosso della Linea Verde e poi concludete la giornata di visite al CVAR, che illustra in maniera sorprendentemente efficace e avvincente la storia moderna dell’isola. Inaugurato nel 2014, ospita una collezione di opere d’arte e materiale d’archivio. All’immagine di Cipro così com’è stata percepita dai suoi visitatori sono dedicate sale piene di dipinti e altre opere d’arte che spaziano dal XIV secolo fino alla metà del XX secolo, mentre fotografie, libri, manufatti e importanti documenti del periodo coloniale dell’isola offrono un affascinante spaccato dell’epoca del dominio inglese. Il centro ospita anche una biblioteca con un’ampia raccolta di testi su Cipro e il Mediterraneo orientale.