Alla scoperta del Mediterraneo più selvaggio nella Penisola di Karpas

Redazione Lonely Planet
2 minuti di lettura

I veterani dei viaggi a Cipro parlano con nostalgia dell’età dell’oro prima che sorgessero i resort sulla spiaggia ad Agia Napa e Protaras, quando questa era un’isola di spiagge deserte, carretti trainati da asini e anziani che sorseggiavano caffè nella piazza del villaggio. Poco conosciuta ai più, questa immagine di Cipro sopravvive nella penisola di Karpas, dove vaste spiagge incontaminate e villaggi sonnolenti con moschee e chiese in pietra resistono come se il turismo di massa e la spartizione dell’isola per opera della Turchia nel 1974 non fossero mai avvenuti. 

La Penisola di Karpas, a Cipro, regala splendidi angoli selvaggi © Petr Pohudka
La Penisola di Karpas, a Cipro, regala splendidi angoli selvaggi © Petr Pohudka
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La penisola di Karpas, protesa a est verso il Medio Oriente sul versante turco dell’isola, è stata intaccata dallo sviluppo edilizio lungo i suoi confini, ma più si avanza nella penisola, più la vita torna indietro nel tempo a un’epoca più tranquilla. Invece dei turisti stesi al sole, troverete contadini turchi e greco-ciprioti che conducono un’esistenza tranquilla tra dune profumate di timo e spiagge che ospitano lo stesso numero di tartarughe marine ed esseri umani. 

I bastioni in rovina del Castello di Kantara  ©MaxxjaNe
I bastioni in rovina del Castello di Kantara ©MaxxjaNe

Perché andare nella penisola di Karpas?

Avventurandosi nella Repubblica Turca di Cipro del Nord già si fa un primo passo fuori dal circuito turistico tradizionale, e nella penisola di Karpas se ne compie un altro. Dopo il villaggio di Yenierenköy si incontrano ben poche strutture: solo una manciata di pensioni di paese e i rustici bungalow sulla spiaggia di Golden Beach, candidata al titolo di spiaggia più bella del Mediterraneo. 

La storia antica è parte integrante del contesto, e la penisola di Karpas ne è ricca, dalle basiliche protocristiane ad Agia Triada e Afendrika alle rovine segnate dal tempo del Castello di Kantara, un tempo dimora di cavalieri templari, condottieri bizantini e conquistatori ottomani. 

Ma la parte migliore è non dover condividere queste meraviglie con la folla. Questa è una delle ultime zone del Mediterraneo in cui si trovano spiagge senza impronte umane e villaggi polverosi di case in pietra dove l’unico rumore è quello delle tazzine di caffè turco che tintinnano nella piazza. 

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Come arrivare nella penisola di Karpas

L’aeroporto più vicino alla penisola di Karpas è Ercan, servito solo da compagnie aeree provenienti dalla Turchia. L’alternativa è volare a Larnaka, nel sud, e attraversare la Linea Verde che divide l’isola: di solito è facile, ma controllate in anticipo la situazione. Per esplorare l’isola è necessario disporre di un proprio mezzo: un’auto a noleggio o, se ve la sentite, una bicicletta. 

Quando andare

Aprile-maggio e settembre-ottobre 

L’alta stagione estiva (da giugno ad agosto) porta sole accecante e caldo torrido. Molti preferiscono la tarda primavera o l’inizio dell’autunno per le temperature diurne più basse e le notti più fresche. 

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