Il lato selvaggio di Cipro
Spiagge da cartolina, leggende intriganti e siti archeologici tra i meglio conservati dell’area mediterranea: è grazie a questi aspetti che Cipro è nota tra i turisti d’Europa e oltre. Eppure, l’isola di Afrodite, nonostante le sue dimensioni contenute, riserva tante altre sorprese. I monti Trodos, la Foresta di Pafos, laghi di acqua salata, borghi in pietra, antiche chiese, parchi naturali e tradizioni secolari. Senza dimenticare la capitale Nicosia, autentico scrigno di tesori senza tempo. Oggi andiamo alla scoperta del lato meno conosciuto e più selvaggio di Cipro.
Cipro, divisa in due da più di quattro decadi, è una meta per molti versi ancora in gran parte sconosciuta. Ex colonia inglese, greca e turca, europea e mediorientale, l’isola è separata in due dalla cosiddetta Linea Verde, che divide la Repubblica di Cipro, a maggioranza greca, dall’autoproclamata Repubblica Turca di Cipro Nord, nella parte settentrionale. Dell’isola si conoscono soprattutto le spiagge della zona meridionale, i luoghi legati al mito di Afrodite, la nightlife delle città costiere e i siti archeologici ospitati principalmente nella città di Paphos e nei dintorni. Eppure, basta allontanarsi pochi chilometri dai luoghi più battuti dai turisti, per immergersi in un territorio inesplorato e selvaggio fatto di foreste di pini e cedri, parchi naturali, borghi antichi, chiese in pietra, laghi di acqua salata e spiagge deserte.
L’isola che non ti aspetti: i Monti Trodos
È il cuore verde di Cipro, la catena montuosa dei Trodos che, con le sue fitte foreste di pini, cascate, ruscelli e speroni rocciosi, domina l’entroterra dell’isola. Una zona, punteggiata da borghi in pietra recuperati in parte grazie a un minuzioso lavoro architettonico che ha ristrutturato antichi edifici tradizionali ciprioti, ideale per chi ama fare trekking, biking o passeggiate a cavallo. Sono numerosi, infatti, i sentieri che si snodano nell’area che, in inverno, accoglie anche gli sciatori e appassionati di neve: qui si trova il Monte Olimpo, che con i suoi quasi 2000 metri è la cima più alta di Cipro, che regala sciate vista mare. Sempre qui si trovano le chiese più importanti dell’isola, tesori del tardo e post-bizantino dall’aspetto austero che all’interno sono custodi di affreschi talmente raffinati che, dieci di questi edifici, i più belli, sono stati dichiarati dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità per il loro valore architettonico e culturale unico.
Pafos, non solo mare
Siamo abituati a pensare a Pafos come alla destinazione cipriota con le spiagge più famose e con i resti archeologici -mosaici e Tombe dei Re, tra tutti- più importanti. Eppure la città è anche la base ideale per fare escursioni fuori porta e scoprire tappe lontane dalle vie più battute dai turisti. La Penisola di Akamas, per esempio, lembo di terra proteso verso il mare, in gran parte montagnoso, disabitato e quasi del tutto privo di strade asfaltate, è un paradiso naturalistico dove crescono indisturbati tulipani, crocus e anemoni selvatici. Nella spiaggia di Lara, una delle poche sabbiose di questo versante selvaggio dell’isola, nidifica la tartaruga comune del Mediterraneo, specie a rischio di estinzione che grazie a un progetto di conservazione adottato sull’isola ha trovato qui un luogo sicuro dove deporre le uova. Oppure, la Valle dei Cedri, nel cuore della Foresta di Pafos, lontano dalla costa, dove svettano numerosi esempi di cedrus brevifolia, esemplari simili ai più famosi alberi libanesi.
Limassol, la Rio de Janeiro in salsa cipriota
La seconda città cipriota per dimensioni è nota in patria per ospitare il Carnevale più famoso di Cipro, riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. Tra il 24 febbraio e il 6 marzo, quando le temperature sull’isola sono già più che miti, Limassol si trasforma in una festa a cielo aperto con parate, canti, sfilate, parate di carri allegorici e riti gastronomici. È proprio il cibo uno degli elementi chiave del carnevale locale: nel giorno di apertura -Tsiknopempeti, o giovedì grasso- i cittadini si danno appuntamento in vari punti del centro storico per far rivivere usanze e tradizioni cipriote, tra cui feste, serenate e grigliate di carne all’aria aperta.
Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.
Il regno dei fenicotteri
La Convenzione di Ramsar l’ha classificato come uno delle zone umide più importanti nel vecchio continente, mentre l’organizzazione Bird Life International l’ha incluso nella lista delle aree ornitologiche rilevanti d’Europa: il Lago Salato di Larnaca è, infatti, un habitat fondamentale nel vecchio continente per gli uccelli acquatici. Nella zona -composta da quattro specchi d’acqua per un totale di oltre 1700 ettari- sono state censite ben 280 specie diverse di volatili e, ogni anno, tra novembre e marzo si riempie di fenicotteri che si fermano qui, lungo il loro tragitto migratorio, per cacciare i piccoli gamberi di acqua salmastra di cui il lago è pieno. Lungo le sue sponde si snoda un sentiero naturalistico amato da runner e birdwatching che fiancheggia anche la suggestiva moschea di Hala Sultan Tekkesi che, al tramonto, quando il cielo inizia a colorarsi in sfumature rosee e arancioni, regala scenari da mille e una notte.
Nicosia, la capitale divisa in due
È l’ultima capitale divisa d’Europa, cuore culturale del Paese e uno scrigno di tesori senza tempo. Nicosia, spesso trascurata a favore delle più rinomate destinazioni costiere, è in realtà un gioiello tutto da scoprire. A partire dalla città vecchia, un labirinto di viuzze color ocra su cui affacciano caffè, ristoranti tipici e boutique tradizionali, la Fondazione culturale Makarios con le preziose icone d’epoca bizantina, le mura veneziane con i cinque bastioni e il CVAR, centro culturale dedicato alla storia moderna dell’isola, a una manciata di metri dalla Linea Verde che separa in due la Repubblica di Cipro da Cipro Nord. Superato il checkpoint ufficiale si entra in territorio turco-cipriota. Qui, tra le stradine in pietra, spiccano la moschea Selimiye, ex cattedrale gotica costruita ai tempi della dominazione francese e convertita in moschea dagli ottomani, il vecchio monastero dei dervisci, il mercato e l’antico caravanserraglio.
Benvenuti al Nord
Famagosta è la città simbolo di Cipro Nord. Destinazione turistica d’eccellenza fino agli anni ’60, dopo il ’74, a seguito dell’avanzata dell’esercito turco, è una città fantasma. Una visita alle rovine della Chiesa bizantina di San Giorgio dei Greci, alla Moschea Lala Mustafa Pasi, vecchia cattedrale costruita sul modello della chiesa di Reims e trasformata dagli ottomani in luogo di culto islamico, e la Cittadella, nota con il nome di Torre di Otello perché pare che Shakespeare abbia preso ispirazione proprio da questa città quando descrive un porto marittimo a Cipro nella sua opera, prima di raggiungere Kyrenia col bel Castello sede di un museo al cui interno è custodito il secondo relitto navale recuperato più antico al mondo e, nelle vicinanze, il villaggio di Bellapais con l’abbazia lascito dei francesi sull’isola e il Castello di Sant’Ilarione che sembra abbia ispirato Walt Disney nella realizzazione del castello della regina malvagia di Biancaneve. Il fiore all’occhiello di questa zona? Le spiagge selvagge e deserte, come quelle lungo la penisola di Karpaz, parco naturale di Cipro Nord. Macchia mediterranea, animali al pascolo e panorami da togliere il fiato.