Tra i vicoli di Bari a leccarsi i baffi
Altro che street food! Facendo un giro tra i vicoli di Bari vecchia vi accorgerete che qui il cibo di strada detta legge da sempre, ben prima di essere portato in auge da influencers & co. E questo è solo l’inizio.
Focaccia a tutte le ore
Un profumo a metà tra pane e pizza vi porterà alla scoperta dello spuntino - e che spuntino! - simbolo della città: la superlativa focaccia barese. Croccante ai bordi e morbida al centro, la sua pasta è condita con olio extravergine, olive, origano e pomodori. Per i baresi è sempre ora di mangiarla, con gli implacabili forni della città che la sfornano dalle prime luci dell'alba fino a notte fonda, perché la vera focaccia va mangiata sempre calda, magari accompagnata con una birra ghiacciata, specie se nel periodo estivo. . Ogni barese che si rispetti ha il suo panificio del cuore e in ogni quartiere della città ci si può imbattere nella focaccia perfetta, ma se siete a Bari vecchia e non avete tempo, vi suggeriamo di provare due dei panifici più rinomati, Fiore e Santa Rita.
Pettole, popizze e sgagliozze
Una deliziosa alternativa alla focaccia, facilmente reperibile in tanti angoli della città vecchia, sono le popizze, anche conosciute nel resto della regione come pettole (pèttuë in dialetto pugliese). Si tratta di palline di pasta di pane fritte nell'olio, generalmente vendute in porzioni da sei al prezzo irrisorio di un euro o poco più. Comprarle vuole anche dire scambiare due parole con le signore del posto, che specie verso sera si mettono ai lati della strada per preparare queste delizie. A fianco delle popizze quasi sempre ci sono le sgagliozze, fette di farina di mais anch'esse fritte nell'olio, alla faccia di chi pensa che la polenta sia un'esclusiva del Nord. Gli angoli dove gustare queste leccornie sono davvero innumerevoli e parte dell'esperienza è anche saperne trovare di nuovi, mentre ci si perde tra le viuzze del centro storico. Noi ci limitiamo a segnalare la signora Maria, vera e propria istituzione in materia, che ogni giorno frigge per i suoi affezionati clienti a due passi dalla basilica di San Nicola. Una valida alternativa è la signora Carmela, che ha il suo "punto vendita" in Largo Albicocca, in una delle piazzette più incantevoli di Bari vecchia.
Tutti al molo San Nicola
Per l'ora dell'aperitivo assicuratevi di andare almeno una volta in uno dei luoghi simbolo di Bari, il chiringuito al molo San Nicola. È qui che giovani e vecchietti, operai e impiegati d'ufficio si ritrovano, specie d’estate, per una birra ghiacciata, in attesa che vengano sfornati i panzerotti. Quando questo accadrà è possibile che sarete già intenti a parlare con qualcuno del posto, che magari vi impartirà una prima lezione di barese. L'atmosfera così genuina potrebbe invogliarvi a tornare il giorno dopo: è un'ottima idea, specie se di buon mattino. È infatti proprio su questa banchina che i pescatori, ogni giorno, tornano dal lavoro notturno: qui chiunque lo voglia può acquistare deliziose crudité di mare e pesce, ovviamente freschissimo, il tutto per pochi euro. Questa sorta di sushi bar ante litteram a Bari è conosciuto col il nome di N-dèrr’a la lanze, locuzione dialettale che letteralmente significa “a terra la lancia”. Provate a dirlo più volte, e poi lasciate che i pescatori vi aiutino nel perfezionare la pronuncia.
A proposito di mare, il piatto che mette d'accordo baresi e non - la paternità è rivendicata anche dai vicini tarantini - è la tiella (teglia) di riso, patate e cozze, rigorosamente in quest'ordine. Emblema delle tante pietanze italiane che per essere superlative nel gusto non devono essere complesse negli ingredienti, questo piatto richiede in realtà una preparazione assai elaborata e, incredibile ma vero, pare che l'elemento più importante per una sua buona riuscita sia l'acqua. C'è un posto che, oltre a preparare un'ottima tiella, merita una visita a parte: si tratta della cooperativa pescatori del levante. Tra il frastuono dei tavoli e l’altoparlante che annuncia i numeri delle ordinazioni potreste provare un po' di disorientamento. Non fateci caso e sfoggiate un bel sorriso ai gentili ragazzi al banco e, se non trovate posto, andate a mangiare su una panchina lungo il molo. Si trova a Torre del Mare, a circa una decina di chilometri dal centro cittadino.
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La strada delle orecchiette
Occorre invece ritrovarsi in pienissimo centro per percorrere la famosa strada delle orecchiette: da Piazza Federico II lasciatevi il castello alle vostre spalle e, dopo essere passati sotto un arco, vi ritroverete circondati da simpatiche signore, tutte intente a setacciare la farina e dare alla pasta la caratteristica forma ad orecchio. Qui la celebrità è la signora Nunzia, già apparsa più volte nelle televisioni nazionali e sempre disponibile a scambiare due chiacchiere con i curiosi. Percorrete la strada più volte, avanti e indietro, senza avere vergogna e, anzi, lasciatevi incantare davanti all’incredibile manualità delle vecchine che preparano la pasta fresca, si tratta di uno degli spettacoli più emozionanti a cui è possibile assistere a Bari. Dopodiché scegliete con calma a chi rivolgervi per acquistare il souvenir certamente più autentico e gustoso da portare a casa.
Tra pesce, pasta e focaccia cosa c’è di meglio di un buon bicchiere di vino per concludere la giornata? Se vi inoltrate lungo i vicoli di Bari vecchia partendo da piazza Mercantile, avrete solo l’imbarazzo della scelta: sono moltissime, infatti, le vinerie con cucina dove degustare un’ampia scelta di vini pugliesi accompagnata da piatti tipici o anche solo da taralli e olive, se volete mantenervi leggeri.