Viaggiare ieri e oggi. Che cosa è cambiato?

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Lavorando alla grafica e ai contenuti delle nuove guide ai paesi (disponibili in italiano a partire da maggio), ci siamo chiesti più volte come sia cambiato il modo di viaggiare negli ultimi due decenni. La prima guida Lonely Planet, Across Asia on the Cheap fu confezionata a tavolino, per l'esattezza a un tavolo da cucina. Era il 1973: non c'era internet e le misure di sicurezza non erano capillarmente diffuse come oggi.

Presto in un museo? © Fotografia di Monica Pistillo
Presto in un museo? © Fotografia di Monica Pistillo
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Viaggiare ieri e oggi. Che cosa è cambiato?

Uno dei più grandi cambiamenti riguardo ai viaggi è stata la perdita dell'innocenza. Ricordi l'epoca in cui se eri un bambino simpatico potevi affacciarti nella cabina di pilotaggio di un jet senza essere scambiato per un terrorista in erba? O quando potevi salire a bordo con un litro e mezzo della tua bevanda preferita senza essere costretto a distribuire i liquidi in contenitori tanto minuscoli quanto noiosi? O, infine, quando gli uomini della sicurezza non erano pronti a perquisirti nei momenti più inattesi?

Ciò che abbiamo perso in termini di innocenza, però, l'abbiamo guadagnato in comodità e informazione: prenotazioni online facilissime e recensioni dettagliate fino alle molle del letto o al tipo di cuscino. La prossima volta che ti metterai a cercare su Google consigli sulla migliore posada o hotel, divertiti a fare un salto indietro con i ricordi. Gli spunti che seguono potrebbero esserti d'aiuto.

DECIDERE DOVE ANDARE
Ieri: avresti sfogliato brochure e cataloghi in un'agenzia di viaggi o spulciato tra le pagine di una guida in libreria. Oppure, ti saresti lasciato ispirare dalle fotografie di un amico.

Oggi: l'accesso immediato a blog, video e social network ha ampliato i tuoi orizzonti. Puoi leggere qualcosa sul cibo preferito dai camionisti di Portland e, quasi senza accorgertene, trovarti al volante sulle strade della Pacific Northwest.

COME ARRIVARE A DESTINAZIONE
Ieri: voli meno frequenti, meno compagnie aeree e, soprattutto, meno low cost. Viaggiare era una questione niente affatto istintiva, richiedeva maggiore programmazione, più pazienza e più tempo. E spesso eri costretto ad andare (scusate) in un'agenzia di viaggi.

Oggi: navighi in cerca dell'offerta migliore, inserisci i dati della tua carta di credito e... sei già partito. Puoi fare il check in online, stampare il biglietto: l'agenzia di viaggi sei tu!

SCEGLIERE E PRENOTARE UN HOTEL
Ieri: cataloghi, guide, passaparola e poi l'immancabile telefonata di prenotazione.

Oggi: scateni i tuoi strumenti di informazione online, dai motori di ricerca alle recensioni sul web di altri viaggiatori. E poi prenoti, sempre online.

QUANTO MI COSTI?
Ieri: abbiamo chiesto a Bob, un nostro lettore e backpacker di lungo corso. E ci ha detto: "Spesso i giovani viaggiatori mi dicono che secondo loro ai miei tempi si spendeva meno. Io rispondo che i 400 dollari che avrei speso all'epoca per un viaggio in nave di sola andata per il Regno Unito oggi sono diventati 50, per una settimana di viaggio! E così capiscono quanto sia conveniente viaggiare oggi".

Oggi: il pensiero un tempo inconcepibile di muoversi tra Londra e il Belgio spendendo poco più del prezzo di un biglietto del cinema è realtà.

COME RESTARE IN CONTATTO
Ieri: scrivevi lettere, spedivi cartoline e a volte ti lanciavi in una telefonata intercontinentale. Se i tuoi amici erano in viaggio, eri pronto a non sentirli per lungo tempo, per il semplice fatto che erano via! Ed eri certo che li avresti rivisti prima di persona che su You Tube.

Oggi: e-mail, Skype, Twitter, Facebook. Il volume di fuoco dell'informazione è impressionante. Trovare una bella cartolina, invece, è diventata la vera impresa.

CHE COSA SUCCEDE SUL POSTO?
Ieri: gli Uffici Turistici erano il riferimento principale. Oggi, purtroppo, alcuni hanno chiuso perché le persone cercano informazioni sul web. Con Googlemaps e il GPS, poi, è diventato (quasi) superfluo anche chiedere indicazioni stradali.

Oggi: vuoi sapere dove mangiare vegano a Ulaanbaatar? Tranquillo, qualcuno avrà un blog su questo!

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