In Marocco sul primo treno ad alta velocità dell’Africa, tra Tangeri e Casablanca
L'elegante Al Boraq, il primo treno ad alta velocità dell'Africa, collega due città marocchine molto diverse ma ugualmente affascinanti: la rilassata Tangeri, situata al crocevia di Europa e Africa, e del Mediterraneo con l'Atlantico, e la frenetica Casablanca, motore economico del paese nonché scrigno di capolavori architettonici.
Il treno raggiunge la velocità di 320 km/h tra le nuove stazioni Tanger Gare e Casa Voyageurs, fermandosi nella città industriale di Kenitra e nella capitale Rabat, e riducendo il viaggio di cinque ore a circa due. E poiché adesso ci si sposta rapidamente tra le due città, potrete aggiungere altre mete al vostro itinerario marocchino.
Il meglio di Tangeri
Dal 1924 al 1956, anno in cui il Marocco ottenne l’indipendenza dalla Francia, Tangeri fu una Zona Internazionale, un'enclave bohémienne nota per i suoi eccessi edonistici, che affascinava artisti, scrittori e rock star. Oggi, dopo decenni di declino, la città sta cambiando: ci sono un nuovo porto e un porticciolo turistico di lusso, lungo la Corniche stanno spuntando degli alberghi e la medina si rinnova.
Iniziate la visita dalla Kasbah, la parte più alta e più antica della medina in cui si alternano vicoli ombrosi e piazze inondate dal sole. Attraversate la porta Bab Al Bahr per ammirare lo stretto di Gibilterra e fermatevi al Museo della Kasbah di Culture Mediterranee, recentemente rinnovato, che ha sede in un palazzo appartenuto al sultano.
Tuffatevi nella medina, oltrepassando il Café Baba in Rue Zaitouni – dove fa bella mostra una foto di Keith Richards dei Rolling Stones, con la pipa per la marijuana in mano – e raggiungete la piazza principale, Petit Socco, dove il terrazzo del Café Tingis in Rue Almohades è perfetto per osservare il via vai.
Oppure potete seguire il tracciato delle antiche mura fino alla porta Bab Kasbah, fermandovi per lo shopping da Las Chicas, primo concept store di Tangeri, poi la tortuosa Rue de la Kasbah fino a Place du 9 Avril 1947, altrimenti nota come Grand Socco. Questa piazza brulicante di vita unisce la medina alla ville nouvelle (la città nuova), dove il Cinema Rif in stile art déco è rinato come Cinematheque de Tanger e presenta un eclettico programma di proiezioni, oltre ad avere un piacevole caffè.
Nei pressi, il Grand Hôtel Villa de France è stato riportato al passato splendore. Quando Matisse dipinse la vista dalla camera n. 313, il traffico non doveva essere così caotico, ma la chiesa anglicana St Andrew’s Church è rimasta esattamente com’era.
All’inizio della Corniche e di un’ampia curva di sabbia dorata si trova la nuova Tanja Marina Bay, primo porto turistico urbano del Marocco, con tanto spazio per i super-yacht e ristoranti come La Table du Marché e Paul. Nelle giornate di bel tempo s’intravedono le case bianche della città spagnola di Tarifa, che dista soltanto 45 minuti di traghetto.
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Per gli amanti della letteratura, c’è una sala dedicata a Paul Bowles – autore di The Sheltering Sky che visse a Tangeri per più di cinquant’anni – nel Tangier American Legation Museum della medina (la più antica residenza diplomatica degli Stati Uniti e l’unico National Historic Landmark all’estero). Sappiate inoltre che William S. Burroughs scrisse Naked Lunch all'Hotel El Muniria. Potete seguire le orme di queste celebrità con una visita guidata di Plan-it Morocco, che fa tappa presso luoghi dai riferimenti letterari come il Gran Café de Paris.
Dome mangiare a Tangeri
A Tangeri ci sono molte terrazze dove bere un tè alla menta. Potrete ordinare un chai oppure un autentico piatto marocchino nelle intime sale da pranzo del Salon Bleu o nel terrazzo assolato che si affaccia su Place de la Kasbah su un lato e sull’oceano dall’altro. Scegliete un piatto à la carte o il menu fisso da tre portate, che comprende insalate fresche, tajine e dolci alle mandorle. Nonostante il gran numero di ristoranti internazionali, Tangeri è rimasta fedele alle sue radici marocchine, e in città ci sono moltissimi locali dove gustare i cibi tradizionali.
Dove dormire a Tangeri
L'Hôtel La Maison Blanche è un bellissimo riad restaurato e facile da trovare nei pressi della Bab Kasbah. Ognuna delle sue nove camere è arredata in modo diverso, e la prima colazione – con vari tipi di pane marocchino e pasticceria francese – viene servita nella terrazza panoramica sul tetto. Aziz, il proprietario poliglotta, conosce benissimo Tangeri e i dintorni, e potrà aiutarvi a organizzare escursioni ad Asilah, Tetouan e Chefchaouen.
Cose interessanti da fare a Casablanca
Forse è famosa soprattutto per l’omonimo film – che in realtà venne girato in uno studio di Hollywood – tuttavia Casablanca, soprannominata la ‘città bianca’, è la metropoli più grande del Marocco, un insieme di tradizione e modernità con alcuni nuovi progetti edilizi in corso di realizzazione.
Durante gli anni del protettorato francese in Marocco, l’architetto e urbanista francese Henri Prost fu invitato a progettare una città degna della capitale economica del paese, compito per cui chiese la collaborazione dei più importanti architetti europei. Il loro lascito è tuttora visibile negli splendidi edifici di Casablanca, un insieme unico di elementi neoclassici, art déco, neo-moreschi e modernisti. Negli anni ’90 del XX secolo questi edifici stavano elegantemente cadendo in rovina, oppure venivano rasi al suolo per far posto a nuovi palazzi, perciò architetti e artisti locali fondarono Casamémoire e iniziarono a promuovere delle campagne di tutela, presentando tra l’altro una proposta all’UNESCO per ottenere lo status di sito Patrimonio dell’Umanità. Se non riuscite a partecipare alle giornate annuali del patrimonio (seconda settimana di giugno nel 2019), quando vengono organizzate visite guidate gratuite alle architetture di pregio in quattro zone della città, potete comunque prenotare una visita privata (gratuita, ma sono gradite le offerte). Nel cuore del quartiere art déco, l’Abderrahman Slaoui Foundation Museum ospita una bellissima collezione di arte decorativa marocchina, che spazia dai vecchi manifesti di viaggio ai magnifici gioielli berberi e ai vetri decorati, e organizza mostre temporanee. Il caffè all’ultimo piano è piacevole per una sosta.
La gente del posto affolla Place Mohammed V, delimitata da imponenti edifici come il Palais de Justice d’ispirazione moresca e l’ultra-contemporaneo Grand Theatre de Casablanca, che sarà il più grande teatro polifunzionale dell’Africa. Nella stessa zona sono stati dati gli ultimi ritocchi al verde Parc de la Ligue Arabe e alla vicina Cathédrale du Sacré Coeur, di un bianco accecante e con una straordinaria architettura in stile art déco, moresco e neogotico, che a breve riaprirà come centro culturale.
Place des Nations Unies, costantemente caotica, è il punto d'incontro delle principali arterie della città, sede della futuristica cupola progettata dall'architetto franco-marocchino Jean-François Zevaco, attualmente in fase di ristrutturazione insieme al sottopasso che fungerà da spazio espositivo. Nell'angolo a nord-est, la torre dell'orologio segna l'ingresso della vecchia medina ottocentesca con i suoi edifici bianchi, un luogo ideale per girovagare senza una meta precisa – cercate la moschea, la chiesa e la sinagoga situate l’una accanto all’altra.
Fermate un petit taxi e fatevi portare al Quartier Habous, la pittoresca ‘nuova medina’ finanziata dalla Francia, per esplorare il rilassato souq e il Mahakma du Pasha, un palazzo di giustizia degli anni '50 dall’elaborato stile moresco. Fermatevi per un dolcetto alla leggendaria Pâtisserie Bennis Habous – magari dei cornes de gazelle (pasticcini a forma di mezzaluna ripieni di pasta di mandorle e acqua di fiori d'arancio).
Partecipate alla visita guidata di un’ora della magnifica Moschea di Hassan II, arroccata su uno sperone roccioso che domina l'Atlantico. È una delle due moschee del Marocco aperte ai non musulmani e una vetrina del migliore artigianato marocchino, come le piastrelle geometriche zellige dai bellissimi colori, le decorazioni lignee intagliate a mano e un’infinità di marmi.
Dove mangiare a Casablanca
Provate la tradizionale prima colazione marocchina, come le uova con khlii (carne secca) nel grazioso ristorante in giardino di La Sqala, situato in un bastione del XVIII secolo dietro le fortificazioni dipinte di bianco della medina. Di sera, fate una passeggiata al tramonto lungo la Corniche del lungomare fino a Le Cabestan, che sfoggia un’atmosfera da Costa Azzurra e ha un menu mediterraneo con piatti di pesce freschissimo.
Dove dormire a Casablanca
L’Hotel Le Doge & Spa occupa una villa degli anni ’30 accuratamente restaurata al suo antico splendore art déco, con una magnifica scala a chiocciola e 16 camere tutte diverse, arredate con mobili d’epoca e colori vivaci; nel complesso ci sono anche un ristorante marocchino, una terrazza panoramica e un hammam rivestito in marmo. Nascosto in una tranquilla via residenziale, l’albergo si trova a pochi passi dalle principali attrattive del centro.
Come acquistare il biglietto del treno ad alta velocità
Attualmente il sito web di ONCF, l’ente delle ferrovie marocchine, non accetta carte di credito estere, perciò dovrete acquistare i biglietti alla stazione pagando in contanti oppure tramite un'agenzia.