Fuga dal lunedì. La top five del diving

Redazione Lonely Planet
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Per sfuggire agli impegni e alle rogne della settimana non serve mettere la testa sotto la sabbia, come gli struzzi. Molto più efficace immergersi nella profondità del mare, dove nemmeno i cellulari (fino a prova contraria) squillano o hanno campo. E allora, ecco le idee dei nostri autori per cinque fughe nel Grande Blu.

Immersione a Zanzibar © Fotografia di Giancarlo Gabbrielli
Immersione a Zanzibar © Fotografia di Giancarlo Gabbrielli
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Fuga dal lunedì. La top five del diving

DAHAB (EGITTO) Da Ras Mohammed al Blue Hole Dahab significa "oro" in arabo e questo termine si riferisce al colore della sabbia. Una breve camminata, un tragitto in jeep o anche una gita in cammello ti porteranno in uno dei siti di immersione più belli del Mar Rosso. Con un'imbarcazione, poi, non è difficile raggiungere il Parco Nazionale di Ras Mohammed, che i pescatori del posto hanno battezzato così per via di una scogliera il cui profilo è molto simile a quello di uomo.

Per un appuntamento con il brivido, il massimo da queste parti è tentare l'avvicinamento al Blue Hole, una depressione sottomarina di circa 100 metri di profondità e 50 di ampiezza che si apre non lontano dalla riva a qualche km a nord di Dahab. I fondali sono ricchi di corallo e fauna tipica della barriera corallina, ma l'aspetto più singolare è l'esistenza di un tunnel sottomarino che collega il Blue Hole al mare aperto. Tentare il passaggio è un'impresa riservata solo e unicamente ai sub esperti. Il tunnel è noto come The Arch e la sua pericolosità ha fatto guadagnare al sito il nome piuttosto eloquente di Diver's Cemetery. : Dahab è perfetta anche per lo snorkelling e gli sport acquatici come il kitesurf. Sta cercando di mantenere un'atmosfera più autentica di quella dell'inflazionata Sharm el-Sheikh: ciò che si perde in quanto a infrastrutture e servizi per le attività outdoor, lo si riceve in cambio in termini di bellezza dei luoghi e ricchezza della fauna marina.

LAVEZZI (CORSICA) Sulla secca delle cernie Un paradiso! Difficile trovare un'introduzione migliore per l'Archipel des Lavezzi o Îles Lavezzi, una manciata di isolette deserte a sud di Bonifacio i cui fondali sembrano fatti apposta per il diving, ma anche per chi vuole prendersela comoda nuotando in tranquille acque azzurrissime o passeggiando su una spiaggia fine come borotalco.

La grande attrattiva del luogo è la secca delle cernie, un tratto di mare poco profondo generato da uno sperone di roccia che risale dal fondale fino a 18 metri dalla superficie. I principali protagonisti del sito sono, appunto, le grandi e pacifiche cernie brune. Se ne trovano in abbondanza e si ha l'impressione di trovarsi in un vero e proprio pascolo sottomarino. Non è un caso se i francesi chiamano il luogo Mérouville (la città delle Cernie). L'auspicio è che continui a essere tale, anche grazie ad un atteggiamento responsabile da parte dei subacquei che "incrociano" in queste acque. : in estate numerosi operatori organizzano escursioni in barca sull'isola, sia da Bonifacio sia da Porto Vecchio. Conviene portarsi qualcosa da mangiare e bere, perché sulle isole non si trova nulla in vendita.

ISLE OF MAN (INGHILTERRA) Un'immersione con i vichinghi Paradiso di evasori fiscali, appassionati di motori e amanti dei gatti senza coda, da qualche tempo l'Isola di Man è anche tra i posti più ambiti dai sub di tutto il mondo - almeno, di quelli che fanno le cose sul serio e sono in cerca di esperienze degne di nota.

Il punto di riferimento per le immersioni da queste parti è senza dubbio lo strepitoso sito chiamato Burroo. Il nome, a quanto pare, ha origini vichinghe e questo può spiegare lo sprezzo per il freddo necessario per immergersi in queste acque. Se si supera l'impatto (una muta stagna aiuta), si è ricompensati dalla grande varietà della vita sottomarina. Visto che i gatti dell'isola non hanno la coda, il bello sarà vedere se anche i pesci si regolano di conseguenza.

: l'Isola di Man è bella anche all'asciutto. Esplorala percorrendo almeno una parte del sentiero di 152 km che ne compie il periplo.

DAKHLA (MAROCCO) Il Marocco meno battuto Qualcuno ha detto che Marrakech è per i turisti, Dakhla per i viaggiatori. La verità forse sta nel mezzo, ma di sicuro questa città a poca distanza dal Tropico del Cancro, su una penisola sabbiosa che dal litorale si protende in mare per circa 40 km, è perfetta se vuoi far perdere le tracce. Non dimenticare, però, che una sorpresa ti aspetta arrivando qui: scoprire quanto questo luogo del Sahara occidentale sia amato dai subacquei in cerca dei fondali meno esplorati della costa marocchina.

Il bello di Dakhla, però, non va cercato solo sott'acqua. La zona è perfetta per le attività all'aperto che possono essere praticate nel punto di incontro tra terra e mare. Kitesurf e surf sono ottime alternative alle immersioni. : l'aeroporto di Dakhla si trova non lontano dall'abitato. Quindi è un gioco da ragazzi arrivare fino a qui con un volo da Casablanca o da Agadir.

LARNAKA (CIPRO) Il relitto della Zenobia Acque temperate e sicure, un'ottima cultura legata alle immersioni e la possibilità di abbinare le esperienze in mare a quelle della cultura locale: sono questi gli assi nella manica che fanno di Cipro una delle destinazioni da non perdere per una fuga sott'acqua.

A tutto questo si deve aggiungere la possibilità di esplorare da vicino uno dei relitti più affascinanti del Mediterraneo. Parliamo di quello del traghetto svedese Zenobia, che si trova al largo della costa di Larnaka, adagiato sul fondale a 42 metri di profondità, sul lato sinistro. Calò a picco nel 1980 e i divemaster raccontano che fosse il suo viaggio inaugurale. Ma è solo una leggenda, forse per dare alla Zenobia un po' del fascino del Titanic. : lasciati contagiare dal rilassato stile di vita di Larnaka e dedica tutto il tempo che occorre alle passeggiate nel suo affascinante quartiere turco.

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