La Romania di Dracula: itinerario nei luoghi della storia, della leggenda e del romanzo
Il profilo dei Carpazi fa da sfondo gotico alla regione della Transilvania: non sorprende che in questa piccola parte di Romania siano nati cupi miti letterari e leggende. E nessun momento è meglio di Halloween per andare a stanare Dracula proprio a casa sua.
La leggenda
A fornire lo spunto per il conte vampiro fu Vlad Ţepeş (Vlad III), figlio di Vlad detto Dracul, ovvero ‘il Drago’ (‘Dracula’ significa semplicemente ‘figlio di Dracul’), vissuto nel XV secolo e noto come un uomo sanguinario e spietato. Successo al padre come voivoda (governatore) di Valacchia, Dracula passò alla storia come ‘Vlad l’impalatore’. Una battuta locale vuole che le città governate da Vlad fossero il luogo ideale dove perdere del denaro: nessuno se ne sarebbe appropriato, per timore della punizione che prevedeva amputazioni e l’impalamento.
Dracula: il romanzo di Bram Stoker
Il mito di Dracula, nato proprio in Transilvania, è presente nella musica, nel cinema e nella letteratura. Fu proprio la leggendaria crudeltà di Vlad III a ispirare Dracula (1897), romanzo nato dalla penna dello scrittore irlandese Bram Stoker. Ambientato (in parte) in Transilvania, questo romanzo gotico restituisce a Vlad III la vita, o meglio l’eternità, rendendolo un morto vivente.
L’origine del mito
Il folklore transilvano è ricco di creature demoniache: le storie vengono narrate nelle lunghe notti invernali, quando il vento ulula tra le cime dei Carpazi. Visitate le remote vallate e i fitti boschi ammantati di nebbia e portatevi dell’aglio per scacciare i vampiri, se mai doveste incontrarli!
L’itinerario: i luoghi di Dracula
Con un tragitto che parte dalla storica Braşov e arriva alla selvaggia Valle del Bârgău, potrete finalmente svelare i misteri che avvolgono il personaggio storico all’origine della leggenda. L’itinerario esplora anche i luoghi raccontati nel romanzo e non solo quelli legati alla figura storica di Vlad Ţepeş.
1. Monte Tâmpa
Il Monte Tâmpa domina la città di Braşov caratterizzata da edifici sassoni e torri di guardia. Incoronato dalla gigantesca scritta ‘Braşov’, simile a quella di Hollywood, questo monte (940 metri) un tempo fu luogo di messa a morte con impalamento.
Vlad Ţepeş portò infatti a termine proprio qui una delle truculente punizioni per cui era temuto. Quando i ricchi mercanti sassoni che abitavano la città si rifiutarono di pagargli un tributo, Vlad III, che governava la Valacchia, situata poco più a sud, ne fece impalare quaranta. I cadaveri furono esposti sul Monte Tâmpa come deterrente.
Una funivia vi porterà da Aleea Tiberiu Brediceanu in cima al monte, da dove si ammirano splendide vedute sulla cittadina medievale di Braşov e si può raggiungere a piedi Poiana Braşov. Una volta lì, si può immaginare quanto cupa potesse essere la vista sul monte nel XV secolo.
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2. Strada Sforii, Braşov
A cinque minuti di cammino dalla stazione inferiore della funivia si trova la città vecchia di Braşov. Fate una passeggiata tra vicoli d’epoca medievale ed edifici color crema e pesca: noterete Strada Sforii, una delle vie più strette d’Europa (1,2 metri di larghezza). Vlad Ţepeş ha inconsapevolmente trasformato questa via nella strada degli innamorati: si racconta infatti che il voivoda la percorse assieme alla futura sposa, approfittando del poco spazio per rubarle un bacio. In una terra dove prosperano storie crudeli sui luoghi di Vlad Ţepeş, la leggenda di Strada Sforii mostra una figura più romantica e a tutto tondo rispetto al ‘Vlad l’impalatore’ a noi più noto.
3. Casa Vlad Dracul
Raggiungete Sighişoara, guidando da Braşov per 115 chilometri in direzione nord, e lungo la strada supererete chiese fortificate e villaggi sassoni. Protetta da torri medievali, la città vecchia di Sighişoara vanta edifici che hanno più di cinquecento anni. Vlad Ţepeş nacque qui, nel 1431, al primo piano di una casa color senape, di fronte alla torre dell’orologio.
Casa Vlad Dracul è un luogo che interessa tanto i fan di Vlad III quanto quelli di Dracula. Oggi Casa Vlad Dracul ospita un ristorante. Le sedie sembrano troni secenteschi, imponenti candelabri pendono dal soffitto, e il menu a base di carne spazia dal goulash alle costolette di maiale, con tanto di vino della casa dal nome suggestivo (‘Vin Prince Vlad’). Com’è prevedibile, l’aglio è quasi assente. Dopo un banchetto degno di un voivoda di Valacchia, pagherete cinque lei per visitare la stanza dove nacque Vlad Ţepeş.
4. Palazzo della Cultura
La storia di Vlad Ţepeş non è l’unico aspetto di interesse del folklore transilvano: questa regione abbonda di racconti e creature demoniache. Il Palazzo della Cultura di Târgu Mureş, a meno di un’ora d’auto a nord di Sighișoara, espone belle illustrazioni dedicate a quei racconti.
La sala da concerto in stile Secessionista, completata nel 1913, è riccamente decorata con particolari in marmo di Carrara e busti che ritraggono i più grandi compositori del mondo. Anche più straordinaria è la Sala degli Specchi, le cui vetrate policrome raffigurano scene tratte da fiabe della tradizione dei Siculi (gruppo etnico di lingua ungherese che vive in Transilvania). I temi della seduzione e distruzione sono stati ripresi dallo scrittore Bram Stoker che attinse alla tradizione romena per il romanzo Dracula.
Un episodio ritrae Sára, la cui gola e il cui petto sono offerti a un lascivo pretendente: secondo la leggenda, Sára si lasciò sedurre dal demonio e pagò con la vita.
5. Città vecchia di Bistriţa
La Transilvania settentrionale non fu interessata dalle scorribande di Vlad Ţepeş, ma è a queste terre che si ispirò invece lo scrittore Bram Stoker. Nel romanzo Dracula, infatti, alcuni contadini sconsigliarono a Jonathan Harker di proseguire il viaggio fino a Bistriţa. Questa città si raggiunge da Târgu Mureş con un tragitto in auto di novanta minuti.
Il personaggio del romanzo alloggiò nel Golden Crown Inn di Bistritz (il nome tedesco della città) inesistente all’epoca. Oggi c’è, e si chiama Coroana de Aur.
Lo scrittore conosceva Bistriţa solo grazie a descrizioni e disegni, ma considerò la località molto adatta all’ambientazione. Dal Coroana de Aur proseguite a piedi fino a Strada Dornei e Piaţa Centrală. Dalla chiesa evangelica in stile gotico, che vanta guglie e una torre campanaria, si susseguono sontuosi edifici rinascimentali. Le vie acciottolate di Bistriţa sono disseminate di bar, ma qui nessuno vi avviserà di non proseguire per la Valle del Bârgău.
6. Hotel Castel Dracula
A 45 minuti da Bistriţa vi attende la più affascinante tappa dell’itinerario. Nel romanzo Dracula, lo sventurato Jonathan Harker attraversa in carrozza la Valle del Bârgău, tra sentieri popolati di lupi, finché la sagoma merlata del castello di Dracula non compare all’orizzonte.
I fitti boschi presenti nel romanzo esistono tuttora, mentre i lupi sono di difficile avvistamento. L’Hotel Castel Dracula fu costruito in omaggio all’opera di Stoker su un promontorio affacciato sulla Valle del Bârgău, e accoglie una statua dello scrittore. Animali impagliati, stanze bianche drappeggiate da tendaggi cremisi, il vento che scuote le finestre: provate a dormire, se ci riuscite.
Il castello di Dracula
Da Braşov, molti cacciatori di vampiri si dirigono a ovest, verso il castello di Bran, sebbene qualsiasi legame fra lo splendido maniero e Vlad Ţepeş (e con il romanzo Dracula di Bram Stoker) sia ormai stato smentito. In realtà, il “vero” castello di Dracula sarebbe l’ormai distrutta fortezza di Poenari: sembra che Vlad III, nel XV secolo, rafforzò questo castello utilizzando prigionieri turchi.