Viaggiare da soli: paure e rimedi

Redazione Lonely Planet
3 minuti di lettura

Potete trovare un milione di scuse per non viaggiare da soli, e continuerete a trovarne all’infinito a meno che non decidiate di affrontare le vostre paure. Per darvi una spintarella nella giusta direzione, abbiamo deciso di passare in rassegna le paure più comuni: vi sembreranno molto meno spaventose. 

paure viaggiare da soli
Viaggiare da soli può fare paura, ma spesso le soddisfazioni sono più grandi dei pericoli ©laurenepbath/Getty Images
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Non sono abbastanza coraggioso ed estroverso

Viaggiare da soli non significa necessariamente essere estroversi o appassionati di avventure ad alto tasso di adrenalina. Se siete timidi o un po’ impacciati, iniziate con una breve gita, così potrete abituarvi a nuovi ambienti e situazioni prima di affrontare un viaggio vero e proprio, oppure scegliete una destinazione poco impegnativa, magari all’interno dei confini della vostra nazione: in un contesto familiare sarà più facile accrescere la fiducia in voi stessi. L’essere in qualche modo obbligati a parlare con degli sconosciuti quando si viaggia da soli, che sia per ordinare un pasto o chiedere indicazioni, è l’ideale per uscire dal proprio guscio. 

Mi preoccupano i costi

Non è affatto detto che viaggiare da soli sia più costoso che in gruppo. Anzi, spesso si risparmia, perché non si deve scendere a compromessi su dove dormire, mangiare o divertirsi. Scegliete un tour operator che non applichi il supplemento uso singola e/o vi imponga un compagno di stanza. Prendete in considerazione l’idea di pernottare in camerata e informatevi sugli sconti per chi occupa una doppia da solo. 

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Ma è pericoloso?

È una preoccupazione assolutamente legittima, che dovreste tenere presente durante tutto il viaggio. Viaggiare da soli viene spesso considerato più rischioso, ma non è sempre vero. Essendo soli, siete costretti a occuparvi costantemente della vostra incolumità, mentre in gruppo è facile abbassare la guardia e diventare più vulnerabili. Scegliere una destinazione in cui vi sentiate sicuri e a vostro agio è il primo passo per sconfiggere questa paura. 

Condividete la vostra esperienza on the road con amici e parenti e non vi sentirete mai completamente soli ©Lumina Images/Getty Images
Condividete la vostra esperienza on the road con amici e parenti e non vi sentirete mai completamente soli ©Lumina Images/Getty Images

Mi sento in colpa a lasciare a casa le persone che amo

Le persone che vi vogliono bene non dovrebbero farvi sentire in colpa perché desiderate realizzare il viaggio dei vostri sogni. Anzi, dovrebbero fare di tutto per incoraggiarvi, mentre voi dovrete contattarle regolarmente e condividere con loro la vostra esperienza on the road. Oggi, del resto, ci sono un’infinità di gadget e app per rimanere sempre connessi. 

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Ho paura di sentire la nostalgia di casa

A volte, quando si viaggia da soli, occorre farsi bastare la propria compagnia. Godetevi al meglio questa opportunità: assaporate il mondo intorno a voi, leggete un libro o iniziate a tenere un diario. Molto spesso viaggiando da soli è più facile conoscere persone nuove: la gente del posto, il personale degli hotel e i camerieri si fermano sempre volentieri a fare due chiacchiere con chi è solo. Ci sono anche moltissimi modi per incontrare persone on the road, anche nei posti più inaspettati.

Approfittate del viaggio per concentrarvi su qualcosa che vi aiuti a tornare rinvigoriti alla vita di tutti i giorni ©Pikoso.kz/Shutterstock
Approfittate del viaggio per concentrarvi su qualcosa che vi aiuti a tornare rinvigoriti alla vita di tutti i giorni ©Pikoso.kz/Shutterstock

E il mio lavoro?

Che decidiate di abbandonare il lavoro per viaggiare o di prendere 10 giorni di ferie (che nel ritmo frenetico della vostra vita sembrano un anno intero), concentratevi sui lati positivi. Forse dovrete rinunciare a un evento aziendale o a una promozione, ma le capacità che acquisirete viaggiando potrebbero aiutarvi a ottenere il lavoro che avete sempre sognato. In ogni caso, una piccola pausa potrà farvi riflettere sul futuro della vostra carriera, e tornerete più in forma che mai. 

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Sono troppo vecchio per viaggiare da solo

Non è detto che la decisione di prendersi un anno sabbatico debba sempre coincidere con la fine degli studi. A 26 o a 56 anni ci sono destinazioni, tour operator e gruppi di viaggiatori che si rivolgono a gente come voi: fate qualche ricerca, e troverete la vostra tribù. E se finite su un autobus di un viaggio organizzato con persone di vent’anni più giovani o più vecchie di voi, consideratela un’opportunità di conoscere una generazione diversa dalla vostra. 

Quindi, che cosa state aspettando? C’è un mondo intero là fuori. Lasciate a casa le vostre paure e partite! 

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