10 modi non imbarazzanti di conoscere gente durante un viaggio
Una delle maggiori paure di chi viaggia da solo per la prima volta è quella di sentirsi soli, magari di trascorrere una notte accoccolati attorno all’abatjour di un ostello spartano, ascoltando la colonna sonora di Mangia, Prega, Ama nello sconforto mentre dal piano di sotto riverbera la festa. Ma si tratta di una paura che nasce da un errore: i viaggiatori, in realtà, tendono a essere molto socievoli, tutto quel che serve è rompere il ghiaccio. Per guidarvi in questo processo minaccioso abbiamo selezionato una lista di semplici consigli su come conoscere persone nuove in viaggio.

Come fare amicizia in viaggio
Unitevi a un walking tour
Oltre ad essere un modo economico ed efficace per scoprire una nuova città, i walking tour tendono per natura a favorire la conversazione. Se il gruppo non è troppo numeroso la guida chiederà con molta probabilità a ciascuno di presentarsi, cosa che vi porgerà su un piatto d’argento lo spunto per proseguire la conversazione con gli altri e incontrare persone nuove. Soffermarsi per una cena di gruppo o per bere qualcosa insieme è un’altra ottima opportunità per socializzare.
Usate la rete
Sono numerose le app che aiutano i viaggiatori a entrare in contatto mentre sono “on the road”. Tra tutte le migliori sono Tripr e Backpackr, che danno la possibilità di incontrare in contatto prima deche si parta per una destinazione comune; EatWith, invece, vi inviterà a mangiare a casa di persone del posto, mentre Sofar Sounds vi metterà in contatto con musicisti che si esibiranno in contesti informali.

Prediligete gli ostelli
Gli ostelli sono un luogo perfetto dove conoscere nuove persone (e non è vero che sono tutti insipidi e privi di carattere). Condividere la stanza facilita la conversazione, o per lo meno porta a discussioni sulle impostazioni del condizionatore, mentre gli spazi comuni sono il luogo perfetto in cui fare amicizia condividendo una birra. E anche se l’ostello per voi non è un’opzione tollerabile, controllate i siti di quelli principali per verificare se hanno in programma eventi: spesso organizzano cene, pub crawls e altre attività aperte anche ai non ospiti.
Affittate una stanza
Che preferiate Couchsurfing o scegliate una stanza su Airbnb, scegliete di stare dove potete interagire con qualcuno. Spesso chi sceglie di condividere la casa con i viaggiatori è un individuo socievole e propenso a fare conoscenza con i visitatori, dando consigli preziosi su cosa vedere. Leggete con attenzione la descrizione dell’annuncio e le recensioni degli altri ospiti: è un ottimo modo per capire il livello di socievolezza di chi vi ospita.

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Mangiate al bancone
Scegliete ristoranti in cui è possibile mangiare al bancone del bar, così non solo eviterete il potenzialmente imbarazzante tavolo singolo, ma avrete l’opportunità di chiacchierare con altri avventori seduti affianco a voi, con chi si avvicina per ordinare da bere o con i baristi: lo staff spesso fa uno sforzo in più per intrattenere chi è solo e potrebbe anche scapparci un cocktail gratuito.
Frequentate luoghi di incontro comuni
Dai corsi di cucina alle lezioni di tango, le attività pensate per i visitatori facilitano la conoscenza di altri viaggiatori che, tra l’altro, condivideranno con voi interessi comuni o, a seconda della difficoltà del corso, la vostra incapacità nel trarne dei risultati. Se non trovate nulla di interessante controllate la Meetupcommunity: con quasi 30 milioni di membri in 184 paesi è possibile che troviate qualcosa di vostro gradimento mentre siete in viaggio, che si tratti di consigli di fotografia o un dibattito filosofico.
Offritevi di scattare foto
’Would you like me to take a photo for you?’ con annesso il gesto universale dello scattare una fotografia è forse il modo meno vistoso per iniziare una conversazione con degli sconosciuti in un paese straniero. Se vedete un altro turista che si contorce nel tentativo di scattarsi un selfie, offrite il vostro aiuto: come minimo ne seguirà una conversazione dovuta e chissà che non si evolva in un’amicizia perfetta.

Avventuratevi in un tour di gruppo
Che sia un’escursione verso un villaggio remoto o una camminata di più giorni in montagna, viaggiare da soli con gruppi organizzati spesso è l’unico modo per vivere esperienze altrimenti impossibili da realizzare in modo indipendente. Si crea un senso di cameratismo, specialmente quando si unisce un’attività fisica che prevede una sfida, mentre lunghi viaggi in macchina diventano più tollerabili con una buona chiacchierata.
Considerate il volontariato
Il volontariato da ai viaggiatori con abilità specifiche l’opportunità di dare un contributo alla comunità. È inoltre un modo eccellente per conoscere sia gente del posto che altri volontari, oltre che essere un’esperienza estremamente gratificante. Tuttavia è difficile farsi largo nel settore denominato “volontariato”: se scegliete questa strada fate una ricerca approfondita sull’organizzazione a cui vi rivolgete, così da essere sicuri di non creare più danni che benefici.
Dite ’Ciao’
Il bello di viaggiare da soli è che vi troverete forse nell’unica situazione in cui quasi tutti sono ben disposti verso gli altri. Il genere umano è sopravvissuto per 200.000 anni grazie alla sua capacità di comunicare con gli altri per cui, anche se sei in un posto straniero e non conosci nessuno scendi al bar a prendere un drink, siediti su uno sgabello vuoto e dite “ciao” alla figura fissa sullo schermo del cellulare di fianco a voi. Cosa avete da perdere?