Un'ottima ragione per andare in Giamaica: il Pelican Bar

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Al tramonto, il Pelican Bar può sembrare una specie di apparizione che emerge dal mare. Il tetto di paglia e la struttura di palafitte di legno danno corpo a una bizzarra forma scura da cui l’istinto direbbe di fuggire, non certo di raggiungerla su una barca a motore mentre cala la notte. Ma sta proprio qui il fascino di questo posto. Il sogno del pescatore locale Floyd Forbes è diventato uno dei bar più popolari della Giamaica e attira visitatori da tutto il mondo. I pannelli di legno sul perimetro del capanno sono adorni di bandiere, sciarpe, cappelli e targhe di automobili provenienti da decine di paesi diversi.

Una puntata al Pelican Bar, in compagnia di turisti e abitanti del luogo, giustifica appieno un viaggio in Giamaica.
Una puntata al Pelican Bar, in compagnia di turisti e abitanti del luogo, giustifica appieno un viaggio in Giamaica.
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Il Pelican Bar è situato a circa un miglio dalla costa di Treasure Beach, su un banco di sabbia. Il solo mezzo per arrivarci è la barca. Ingaggiate un pescatore locale (circa 50 dollari americani) per la traversata di mezz’oretta da Treasure Beach (i tempi di percorrenza cambiano a seconda del punto da cui si salpa) fino al celebre locale in mezzo al mare.

Non vi aspettate cocktail speciali o personale in guanti bianchi; poche storie, non c’è nemmeno un vero bagno! Si tratta di un locale che più essenziale non si può. Ordinate una birra Red Stripe (si paga solo in contanti), dei frutti di mare freschissimi o del pollo fritto (preparato al momento), fate una partita a domino o acquistate un piccolo souvenir dalla bancarella di un artigiano del posto.

Un tocco di modernità, tuttavia, è rappresentato dai pannelli solari collocati sul tetto, un regalo di Red Stripe.

 Costruito in origine per permettere ai pescatori amici di Floyd di bere una birra fresca durante le uscite in mare, il Pelican Bar tratta ora da amici tutti coloro che lo visitano. Trovatevi dunque un posticino comodo, godetevi la musica reggae e divertitevi.

Nonostante l’attenzione e le simpatie che il bar di Floyd ha ricevuto nel corso degli anni in tutto il mondo, questo rimane un locale di ritrovo. I giamaicani provenienti da Ocho Rios (a oltre tre ore di distanza da Treasure Beach) vi si recano quasi in pellegrinaggio.

 Nel 2004, l’uragano Ivan ha distrutto la struttura e la comunità locale ha aiutato Floyd a ricostruirla donando fondi e materiali. Oggi non è raro incontrarlo mentre si rilassa nel bar dei suoi sogni. Sarà ben difficile non notare il suo sorriso cordiale e la sua barba arricciata e bianca, e di certo non gli dispiacerà condividere storie sul bar e sulla propria vita.

 Se soggiornate in un resort dall’altra parte dell’isola, concordate alla reception una visita al bar. Non sarete gli unici!

Il bar di Floyd può essere abborracciato e bizzarro, ma è un’esperienza meravigliosamente unica. © Shutterstock / Sherry Talbot
Il bar di Floyd può essere abborracciato e bizzarro, ma è un’esperienza meravigliosamente unica. © Shutterstock / Sherry Talbot

Che cosa si mangia?

Se non volete mangiare da Floyd, Treasure Beach è piena di chioschetti, ristoranti e bar sulla spiaggia che servono pesce fresco.

Tra i posti migliori, lo Smurf’s Cafe è celebre per l’ackee e il saltfish. Stiamo parlando dei piatti nazionali della Giamaica: l’ackee è un frutto dalla polpa gialla dorata, che da cotto ricorda nell’aspetto le uova strapazzate, e accompagna spesso il pesce salato. Altri due buoni locali sono il Kim’s Place per il jerk di pollo (il termine jerk indica sia una salsa marinata piccante, sia un particolare metodo di cottura di carne e pesce) e il Mellow Yellow per un mix di sapori giamaicani e italiani.

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Rilassatevi negli ambienti colorati del boutique hotel Jake’s. © Alicia Johnson / Lonely Planet
Rilassatevi negli ambienti colorati del boutique hotel Jake’s. © Alicia Johnson / Lonely Planet

Dove dormire

Jake’s, a Treasure Beach, è un delizioso hotel che offre camere semplici, bungalow a ridosso dell’oceano, cottage e ville. È il posto giusto per disconnettersi dal mondo esterno e riconnettersi con gli altri: non ci sono televisori nelle camere, ma se proprio non potete stare senza film ogni giovedì è in programma una proiezione al bar dell’albergo.

La combinazione di decorazioni artistiche e colori vivaci, un sogno per ogni amante dell’arte, si ritrova in ogni spazio del complesso. Ci sono poi una piscina di acqua salata ombreggiata da grandi alberi, una piattaforma di legno con sedie a sdraio affacciata sul mare aperto, una scuola di yoga con vista sull’oceano e una spa.

 Il bar e la cucina (presso il Jack Sprat) propongono piatti come tacos di pesce al jerk, zuppa di peperoni, frittelle di merluzzo e pollo alla griglia.


Alicia Johnson si è recata in Giamaica con il supporto dell’Ente del Turismo giamaicano. I membri dello staff di Lonely Planet non accettano omaggi in cambio di recensioni, valutazioni o articoli di favore.

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