Oltre Lisbona: dove andare in Portogallo centrale
Quando si tratta di mete nel Portogallo centrale, tutto ruota intorno al fare la bella vita. Rilassata, splendidamente poco sviluppata e piena di cose da fare e da vedere, questa zona mostra il Portogallo in tutta la sua rilassatezza. Sia che stiate cercando di allungare la vostra vacanza dopo aver visitato Lisbona, o che vogliate provare qualcosa di diverso, ecco un assaggio di quello che troverete nei dintorni, ad un’ora di guida dalla capitale.

In Portogallo centrale a surfare
La parte occidentale del Portogallo è caratterizzata dalle onde del potente Oceano Atlantico che si infrangono. Ha un litorale aspro e ruvido che abbraccia il lato ovest dell’Europa continentale, fiancheggiato da ripide scogliere di calcare e larghe spiagge, punteggiate di brillanti villaggi bianchi.
Nella regione centrale, c’è un tratto di acque indomabili famoso in tutto il mondo, venerato dai surfisti che tornano ripetutamente, determinati a domare queste onde da record. I panorami di Praia do Norde a Naaré sono famosi in tutto il mondo, mentre l’annuale competizione di surf Rip Curl Pro Portugal, che si svolge a Supertubos fuori dalla città peninsulare di Peniche, 100 km a nord di Lisbona, attrae solo i migliori surfisti e i più coraggiosi.
Inoltre, qui ci sono diversi modi per i principianti per provare a fare surf. Ci sono moltissime scuole di surf in tutta la regione, ma per un soggiorno che unisce eleganza ecosostenibile, molto carattere e insegnanti di surf appassionati, date un’occhiata alla fantastica Noah Surf House. Se la vita da surf non fa per voi, stand up paddle, yoga e uno stile sano a tutto tondo sono incoraggiati; così come godersi una serata sul terrazzo vicino al fuoco.
Visitate il paradiso della letteratura
Óbidos, a circa 87 km a nord da Lisbona, ha tutte le caratteristiche di una graziosa città storica. Case bianche con pareti di vivaci bouganvillae fiancheggiano strade di ciottoli che conducono al castello del XIII secolo, il tutto racchiuso in mura medievali. Per aggiungere un altro fiore all’occhiello (o dovremmo dire una penna?), Óbidos, è anche Città della Letteratura, una delle sole 28 al mondo a cui è stato conferito questo titolo dall’Unesco.
Seppur popolare, è romantica fino al midollo con non meno di 12 librerie. Non perdetevi la libreria Livraria de Santiago dentro la chiesa di St.James o il Mercado Biologico, il mix perfetto di prodotti freschi e letture accattivanti in varie lingue. Esplorate la città prima di farvi un bicchierino di ginja, un forte liquore portoghese spesso servito in tazzine di cioccolato ma altrettanto buono in un bicchiere.
Sia che vi alloggiate o che siate di passaggio, fate un giro a The Literary Man, un boutique hotel con un ristorante davvero buono le cui pareti sono piene di pubblicazioni classiche e contemporanee. Non solo serve ottimo cibo (dal carpaccio di polpo semplice e delizioso fino a dei gamberi che sono un’aspra perfezione), riesce a essere sia sofisticata che dolcemente spensierata.
In pieno stile portoghese, Óbidos ama le feste: andate a maggio per il gustoso Festival internazionale del cioccolato, a luglio per un’elaborata fiera medievale e a ottobre per il Folio Literature Festival.
Seguite un percorso della ceramica
La ricca Caldas da Rainha è in qualche modo oscurata dalla vicina Óbidos. Sebbene sia a soli 10 km di distanza, molti la attraversano senza fermarsi a scoprire la storia e la cultura di questa piccola e colorata città. Fondata su una sorgente termale sulfurea nel 1484, Caldas Da Rainha è sede del primo ospedale termale del mondo costruito con questo scopo. Le sorgenti sgorgano ancora oggi e le porte dell’ospedale rimangono aperte in modo che possiate acquistare un biglietto per dare una sbirciatina nei bagni termali che hanno dato vita a questa città.
Sebbene il benessere è sicuramente il fulcro, Caldas da Rainha è conosciuta anche per le sue ceramiche e c’è un uomo in particolare da ringraziare per il suo lascito di terracotta. Rafael Bordallo Pinheiro è stato, tra le altre cose, uno scultore del XIX secolo, famoso per la sua attenzione al dettaglio. Ed è lui ad aver lasciato un’ impronta su tutta la città. Oggi, la Rota Bordallo lo onora con un percorso facile da seguire che tocca tutti i punti della street art in ceramica, incluse meravigliose piastrelle, verdure e animali realistici. Prendete una mappa nell’ufficio turistico in centro città per seguirlo. Un consiglio: guardate in alto. Molti degli spaventosi insetti smaltati si trovano arrampicati sulle pareti o attaccati agli alberi– il Monkey Village all’angolo di Dom Carlos I Park è un una vera chicca. Se siete particolarmente interessati, questa strada fa parte di un insieme di percorsi dedicati alla ceramica attraverso la regione centrale.
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Godetevi la vita all’aria aperta
Mutevoli dune di sabbia, pini profumati, colline costellate di mulini a vento si combinano per creare una naturale, seppur molto ventosa, striscia di penisola iberica amata dagli amanti dell’avventura. Sia che siate rimasti incantati dalla brezza marina e dalla vista sull’oceano, dalle penisole rocciose o dai sentieri di montagna, non vedrete l’ora di darvi da fare.
Fortunatamente ci sono molti modi per fare proprio questo, dagli sport acquatici fino a escursioni, bicicletta e giri in barca. Scegliete tra i parchi naturali della regione, tra cui l’arcipelago di Berlengas, una riserva marina a largo della costa di Peniche dove si possono vedere un gran numero di uccelli marini migratori o residenti. Poi c’è Foz do Arelho, a 15 km a nord-est di Óbidos, dove un’intelligente passerella vi conduce oltre le dune senza danneggiare il prezioso ecosistema della sabbia. I suoi lidi sono anche lambiti dalle acque della laguna di Óbidos, amata sia dai pescatori locali sia dagli appassionati di kitesurf e dai fenicotteri. Buttatevi in acqua con InterTidal per un’indimenticabile escursione ventosa al tramonto.
Abbuffatevi di prodotti locali
Grazie alla gigantesca dispensa che è l’Oceano Atlantico, frutta e verdura di stagione, formaggio di pecora e di capra pungente e un’infinita scorta di dolci, vi aspetta un gustoso banchetto.
Il pesce è il padrone indiscusso: il pesce intero grigliato servito con verdure arrostite è molto diffuso, così come una ricca zuppa di pesce, gamberi e vongole fritti nell’aglio, e ovviamente la specialità portoghese: il baccalà cotto in vari modi.
Non vi ci vorrà molto nemmeno per notare le colline rastrellate di vigneti. Sebbene non sia una tradizione nuova da queste parti, la produzione di vino è stata perfezionata negli ultimi decenni, facendo in modo che ci sia un drink adatto a tutti: che sia da una proprietà affermata e premiata come Quinta do Gradil o da giovani ed emergenti produttori come Quinta Varzea de Pedra.
Come è tipico in questa regione, i tour sono rilassati e informali. Fermatevi in un posto come Quinta do Gradil per una breve visita della cantina seguita da un pasto adeguatamente abbinato nel suo eccellente ristorante. Per un’esperienza ancora più immersiva, andate a settembre per partecipare alla vendemmia– la pressatura dell’uva a piedi scalzi è obbligatoria.