Lo spettacolo delle Cascate dell’Iguazú
Oltre 275 cascate si susseguono lungo il confine tra il Brasile e l’Argentina, formando il complesso di cascate più grande al mondo: le Cascate dell’Iguazú. Nulla può davvero prepararvi alla prima immagine di questo spettacolo. Ecco i nostri consigli su come organizzare il viaggio e come godervi al meglio questo incredibile spettacolo della natura.
Osservando la scena dalla sicurezza di una passerella, vi ritrovate completamente circondati da cortine d’acqua che si tuffano da montagne verdi in un baratro sfuocato. Stormi di rondoni foschi sfrecciano dentro e fuori le cascate, mentre i tucani sfoggiano i loro grandi becchi sulle alture circostanti. E proprio quando il caldo tropicale minaccia di bruciarvi la pelle umida di sudore, arriva il sollievo di una nuvola di goccioline d’acqua che si solleva no alla passerella. Tutto intorno, il fragore dell’acqua scrosciante vi farà venire i brividi.
Tre volte più ampie delle Cascate del Niagara – e immerse in una giungla che pullula di giaguari, scimmie e caimani – le Cascate dell’Iguazú sono talmente maestose che persino l’ex First Lady degli Stati Uniti d’America Eleanor Roosevelt non riuscì a trattenere un ‘povero Niagara’ quando le vide. Cercate di trovare un piccolo tratto del fiume che scorre verso il salto, e anche voi sarete soggiogati dalla potenza dell’acqua nel plasmare il nostro pianeta.
I migliori itinerari per visitare le Cascate dell’Iguazú
Cosa fare con un itinerario di 3 giorni
Iniziate la giornata nel Parque Nacional do Iguaçu in Brasile, per una prima grandiosa visuale delle cascate. Nel pomeriggio raggiungete il Parque das Aves, una riserva di 5 ettari situata a 300 metri dall’ingresso alle cascate in cui vivono oltre 800 diverse specie di volatili, tra cui ibis scarlatti, campanari golanuda e migliaia di fenicotteri. Il giorno dopo attraversate il confine con l’Argentina per un’esperienza più ravvicinata lungo i brevi sentieri nella foresta pluviale del Parque Nacional Iguazú, tra cui il Circuito Inferior, il Circuito Superior e la Garganta del Diablo. Ritornateci il giorno successivo per esplorare l’Isla San Martín, dove un altro sentiero consente di vedere da vicino numerose cascate, incluso l’imponente e roboante Salto San Martín. Concludete l’avventura con un’emozionante gita in barca sotto un’impetuosa cascata da cui uscirete bagnati fradici.
Cosa fare con un itinerario di 7-10 giorni
Con più tempo a disposizione, potrete visitare la seconda centrale idroelettrica più grande al mondo, Itaipu Binacional, percorrere il sentiero Trilha do Poço Preto, lungo 9 km, o visitare alcune comunità indigene guaraní. Trascorrete gli ultimi giorni in viaggio verso sud attraverso la provincia argentina di Misiones per visitare le suggestive rovine delle missioni gesuite, come San Ignacio Miní. Concludete il viaggio nel Parque Esteros del Iberá, una straordinaria riserva di terre umide popolata da capibara, caimani e varie specie di uccelli.
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Consigli per organizzare il viaggio
Come arrivare alle Cascate dell’Iguazú
Puerto Iguazú in Argentina e Foz do Iguaçu in Brasile sono dotate di aeroporti. Da entrambi potrete prendere un taxi per il vostro hotel sull’altro lato del confine. L’aeroporto di Foz è leggermente più trafficato. Quasi tutti i viaggiatori stranieri transitano da Buenos Aires, São Paulo o Rio de Janeiro.
Trasporti interni
Puerto Iguazú ha buoni collegamenti in autobus con Buenos Aires e altre zone dell’Argentina. Foz è ben collegata con São Paulo e Rio. Questi tragitti richiedono quasi un giorno intero. Per raggiungere le cascate ci sono regolari autobus locali da Puerto Iguazú (30 minuti) e Foz (20 minuti).
Quando andare
Le Cascate dell’Iguazú sono splendide in ogni periodo dell’anno. I mesi da dicembre a marzo, però, sono in genere più caldi e affollati.
In qualsiasi periodo visitiate le cascate, ciò che conta è arrivare entro le 9: le passerelle sono strette, e ritrovarsi imbottigliati tra le comitive turistiche nel caldo umido e torrido rischia di rovinare l’esperienza.