Inganni e sorprese sulla strada per Phillip Island
Questo tratto della Princes Highway, che termina a Melbourne, è penalizzato dalla vicinanza della strada più famosa di tutta l'Australia, la Great Ocean Road, che si snoda dall'altra parte di Melbourne. Gippsland, Wilderness Coast e Lakes District, però, meritano il dovuto entusiasmo.

Inganni e sorprese sulla strada per Phillip Island
La baia di Eden, così brumosa, è estremamente suggestiva e... fredda!, specie se paragonata alla giornata estiva di ieri. Da qui partono numerose imbarcazioni che accompagnano a fare whale-watching in un'area dove il passaggio delle balene è diventato un'importante attrazione turistica, in barba alla passata tradizione della caccia a questi mammiferi marini. La suggestione del passato di Eden rimane e si mescola alla leggenda, come quella di Old Tom, un'orca assassina il cui scheletro è esposto nel Killer Whale Museum e che è famosa da queste parti perché, a quanto pare, aiutava i marinai a cacciare i grandi cetacei.
Quest'area dello stato del Victoria è particolarmente selvaggia (Wilderness Coast non è un nome scelto a caso) e ricca di parchi nazionali costieri: lo Snowy River National Park, isolato e spettacolare, il Cape Conran Coastal Park, considerato uno dei posti più belli dello stato, il Croajingolong National Park che comprende 100 chilometri di spiagge incontaminate dove le dune di sabbia raggiungono i 200 metri di altezza, sono solo alcuni di questi.
La lezione di ieri ci ha insegnato a rispettare la tabella di marcia, dunque sfrecciamo - con le capote alzate, stavolta, e sempre nei limiti di velocità, qui rigorosamente rispettati - superando tutte queste meraviglie e rimandando la visita.
La strada serpeggia piacevolmente, nonostante la pioggia, ed è costeggiata da fitte foreste che, a tratti, sono state interrotte dalla mano dell'uomo lasciando così spazio a improvvise vallate, colorate da ogni possibile gradazione di verde, dove pascolano ovini e bovini.
Stiamo pian piano uscendo dall'area più incontaminata e l'impressione è che qui l'Australia si sia camuffata da vecchia Europa, tanto è inevitabile il richiamo ad altre verdi e anglosassoni regioni del vecchio mondo. Il trucco posticcio, però, viene svelato all'arrivo a Lake Entrance, punto di accesso, appunto, a un'area che ospita il più grande sistema di vie d'acqua interne di tutto il paese. Si chiama Lake District, sebbene più che laghi queste siano lagune separate dall'oceano da una lingua di dune di sabbia che si estende per novanta miglia: la Ninety Miles Beach. Ecco che cosa tradisce la selvaggia Australia! Nonostante la pioggia battente, la vista delle dune e della laguna ci riporta esattamente dove vogliamo essere: nel Nuovo Mondo.
La notizia che le prove a Phillip Island sono state rimandate di più di un'ora a causa del maltempo e un'occhiata alle previsioni del tempo ci fanno correre nel più vicino camp and footware store per acquistare impermeabili, cappelli, stivali di gomma e quanto altro necessario a essere bene attrezzati per il weekend di circuito.
Oltrepassiamo Metung, pittoresco villaggio dal fascino senza tempo, e via verso il West Gippland. Finalmente la pioggia si interrompe e dai finestrini ci gustiamo questa verdissima porzione di Australia che si estende a perdita d'occhio. Ancora qualche chilometro, giusto il tempo di far bagnare ancora le macchine dall'ennesimo acquazzone e, finalmente, arriviamo a Phillip Island.
L'atmosfera della MotoGp è già palpabile. Gli appassionati affollano le strade e tutto intorno, anche nei locali pieni di gente, spuntano caschi e giacche da motocicletta. La curiosità cresce e l'attesa di domani comincia a diventare alta.