La Grande barriera corallina: una breve guida per chi non c'è mai stato
Un paradiso di colori e di vita popolato da oltre 9000 specie marine, la Grande barriera corallina è un inconfondibile simbolo dell’Australia. Nonostante le minacce alla sua sopravvivenza si facciano sempre più serie, il più grande organismo vivente del mondo, esteso per oltre 2300 km lungo la costa del Queensland, continua a lasciare senza fiato i visitatori con i propri surreali scenari sottomarini. L'afosa città di Cairns, nel Queensland settentrionale, è la principale porta d'accesso alla Barriera, ma ce ne sono molte altre, così come molteplici sono i modi di vivere questa meraviglia, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall’UNESCO. Organizzate allora la vostra prima visita con la guida definitiva a cura di Lonely Planet.

Qual è il periodo migliore per il viaggio?
Il periodo più favorevole per visitare la Grande Barriera Corallina va a grandi linee da giugno a novembre.
Da dicembre a marzo, il Queensland settentrionale (a nord di Townsville) vive la propria stagione umida, che porta con sé caldo opprimente, piogge abbondanti e occasionali cicloni: in queste condizioni non ottimali è possibile però trovare tour e alloggi a prezzi vantaggiosi. La stagione delle meduse è tra novembre e maggio: chi pratica snorkelling e immersioni farà bene a indossare tute in lycra per proteggersi.
Tuttavia, ogni momento può essere buono per visitare le Whitsundays (solitamente accessibili da Airlie Beach) e la Grande barriera meridionale (da Great Keppel Island, vicino a Yeppoon, a sud, fino a Lady Elliot Island). Un utile riferimento per la programmazione del viaggio può essere il calendario degli eventi legati alla natura e agli animali, come la migrazione delle balene (durante i mesi invernali da giugno a ottobre), la nidificazione e la schiusa delle uova di tartaruga (da novembre ad aprile, che in Australia è il periodo che va dalla primavera all’autunno) e la deposizione delle uova dei coralli (alcuni giorni all’anno tra novembre e dicembre). Le mante sono particolarmente numerose intorno a Lady Elliot Island durante l’inverno australe.

Quanto tempo occorre per visitare la Grande barriera corallina?
La Grande barriera può essere visitata in appena mezza giornata dalla maggior parte dei punti di appoggio sulla terraferma lungo la costa del Queensland, mentre è necessario un giorno intero per apprezzare la barriera esterna, dove si trovano i punti più affascinanti per le immersioni e lo snorkelling.
Le barche liveaboard si spingono fino alle barriere più spettacolari; di norma si salpa da Cairns e si trascorrono da una a sette notti in mare.
Più a sud, le escursioni in barca a vela nelle Whitsundays consentono di vivere al meglio le emozioni del Great Barrier Reef Marine Park. Le escursioni standard durano tre giorni/due notti e comprendono soste per snorkelling e immersioni.

È possibile soggiornare presso la Grande barriera corallina?
Molte delle 1050 isole e calette della Barriera offrono sistemazioni: si tratta in pratica di isole-resort, tra cui Lizard Island (raggiungibile in aereo da Cairns), Green o Fitzroy Island (collegate a Cairns da barche e traghetti), le Whitsundays (ci si arriva volando su Hamilton Island o prendendo un traghetto da Airlie Beach), Heron o Wilson Island (ci si arriva con una chiatta da Gladstone) e Lady Elliot Island (collegate per via aerea da Bundaberg, Brisbane o Gold Coast).
È inoltre possibile soggiornare in alloggi su pontile gestiti da Cruise Whitsundays e Lady Musgrave Experience (che opera da Bundaberg).
La Grande barriera si raggiunge facilmente?
Cairns e la vicina località turistica di Port Douglas sono i principali punti di partenza per i tour della Barriera, con una miriade di operatori che offrono di tutto, dalle gite di mezza giornata su grandi imbarcazioni alle crociere di lusso di più giorni. Cairns ha un aeroporto internazionale, ben collegato con Port Douglas.
A sud di Cairns, i tour della Barriera partono da Mission Beach, Townsville, Airlie Beach e le Whitsundays, Bundaberg, Mackay, Yeppoon, Gladstone, Agnes Water, Seventeen Seventy e Bundaberg. La maggior parte di questi hub dispone di aeroporti nazionali, mentre il treno chiamato Spirit of Queensland collega Brisbane e Cairns. Per raggiungere la Barriera esterna occorrono in genere un’ora e mezza/due ore di navigazione. Le uscite su catamarani di grandi dimensioni (non consigliabili a chi soffre il mal di mare) partono da Cairns, Port Douglas, Whitsundays e Bundaberg.
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Il meglio delle attività sulla Grande barriera corallina
Le immersioni e lo snorkelling sono i principali motivi di richiamo per la maggior parte dei visitatori, ma ci sono molti altri modi di vivere questa meraviglia della natura.
Per esempio, potreste ammirare vedute mozzafiato con un volo panoramico a bordo di un piccolo aereo o di un elicottero da Cairns o dalle Whitsundays. Chi non ama nuotare potrà godersi lo spettacolo della Barriera grazie alle barche con il fondo dello scafo in vetro, ai minisommergibili e ai punti di osservazione subacquei: tutto questo è fattibile con un’escursione di un giorno da Cairns, Port Douglas, Whitsundays e Bundaberg. Non è affatto male anche apprezzare semplicemente il paesaggio dell’isola con un tour in barca a vela delle Whitsundays.
Sulla terraferma, i tour guidati dagli abitanti del luogo offrono un’opportunità memorabile per scoprire come le popolazioni aborigene e delle isole dello Stretto di Torres vivano da sempre in armonia con la Barriera corallina: A Cairns potrete scegliere tra una vasta gamma di opzioni. Uscite dello stesso genere si possono fare anche affidandosi a Dreamtime Dive and Snorkel, sempre a Cairns.
Cairns e Port Douglas sono anche ottime basi per visitare la lussureggiante foresta pluviale di Daintree, all’estremità meridionale della Barriera. Imparate a conoscere le tartarughe marine presso l’eccellente Mon Repos Turtle Centre di Bundaberg, quindi partecipate a un tour guidato dai ranger (da novembre a marzo) per vedere la nidificazione e la schiusa delle uova.
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Quali sono le sistemazioni più adatte ai bambini?
Molte famiglie valutano le numerose opzioni di resort e tour disponibili a Cairns e a Port Douglas. Nelle Whitsundays, Hamilton Island e Daydream Island Resort offrono strutture e alloggi adeguati, mentre Airlie Beach propone una vasta scelta di campeggi e spazi attrezzati.
Molte gite in barca raggiungono pontili panoramici adatti alle famiglie, tra cui il Reef Magic, aperto vicino a Cairns nel 2022. Qui gli amanti dello snorkeling possono osservare i pesci senza staccarsi dalla piattaforma, oppure rimanere all’asciutto e vivere la Barriera attraverso il minisommergibile, la barca con fondo di vetro e l’osservatorio subacqueo.
Quanto possono costare le immersioni e l’alloggio?
Un’escursione standard di un giorno alla Barriera esterna, comprensiva di attrezzatura per lo snorkelling, pranzo e tour in barca con fondo di vetro (se disponibile), costa tra i 200 e i 350 dollari australiani per ciascun adulto (si applicano di norma tariffe per famiglie). È previsto un costo aggiuntivo per le immersioni (a partire da 200 dollari per due uscite in mare). Le offerte migliori si trovano di solito a Cairns, dove c’è una scelta più ampia di operatori.
Le escursioni di mezza giornata nella Barriera interna consentono di risparmiare tempo e denaro. Tra i migliori punti per lo snorkelling vi sono Mackay Reef al largo di Cape Tribulation (il solo operatore che lo raggiunga è Ocean Safari) e le Low Isles al largo di Port Douglas (Reef Sprinter offre attualmente la formula più economica).
Uno dei modi più convenienti per soggiornare sulla Barriera è campeggiare sulle isole dei parchi nazionali della Grande barriera corallina, tra cui il Capricornia Cayes National Park, il Fitzroy Island National Park e il Whitsunday Islands National Park. Il prezzo del campeggio è di soli 7,25 dollari a notte, ma il costo dei trasferimenti in barca può incidere notevolmente.
Quali sono i siti migliori per le immersioni e lo snorkelling?
Le immersioni e lo snorkelling sono eccezionali lungo l’intera estensione della Barriera, con una ricchissima varietà di coralli, vongole, pesci tropicali, tartarughe, razze, squali e altri animali. Mentre i coralli sono più vivaci a nord di Townsville, la Grande barriera meridionale, leggermente più fredda, è generalmente meno soggetta al fenomeno nocivo dello sbiancamento. È anche un luogo particolarmente adatto per vedere le mante.
Per accedere alle sezioni più belle della Barriera esterna (tra cui i reef Ribbon, Osprey, Milln, Bougainville e Holmes) è necessario prenotare un’escursione in barca liveaboard da Cairns. Tra i reef più belli raggiungibili con uscite giornaliere vi sono Agincourt Reef (al largo di Port Douglas) e John Brewer Reef (al largo di Townsville): quest’ultimo ospita la Coral Greenhouse, parte di una serie di installazioni subacquee note come Museum of Underwater Art.
Più vicino a Townsville, il relitto centenario della SS Yongala è considerato uno dei migliori al mondo.

È possibile ottenere un brevetto subacqueo sulla Grande barriera corallina?
I principali centri per le attività subacque si trovano a Cairn. Strutture come ProDive Cairns organizzano corsi open water: si tratta di due giorni di formazione, teorica e in piscina, seguiti da altri due giorni di immersioni nella Barriera (tre giorni se si sceglie la formula che prevede due pernottamenti in barca).
La Grande barriera corallina sta morendo?
Non è un segreto che la Grande barriera sia attualmente minacciata come mai prima: circa il 73% dei mille tratti di barriera coralline esaminati nell’estate australe 2024 è risultato colpito dallo sbiancamento dei coralli causato dallo stress termico. Altri pericoli sono le stelle marine voraci di coralli, i cicloni, le inondazioni e il deflusso dalla terraferma e l’inquinamento delle acque.
Mentre alcune parti della Barriera non si sono riprese dagli eventi di sbiancamento, altre per fortuna sì, il che fa ancora ben sperare per il futuro di questo dinamico ecosistema.
I visitatori possono dare una mano a monitorare i cambiamenti della Barriera segnalando i casi di sbiancamento eventualmente notati o altre anomalie tramite l’applicazione Eye on the Reef. È anche possibile sostenere gli sforzi di conservazione con un tour basato sulla citizen science, offerto da Passions of Paradise di Cairns.
Cosa mettere in valigia?
Proteggersi dal sole è assolutamente fondamentale. Assicuratevi che la vostra crema solare sia adeguata per la Barriera corallina: scegliete prodotti che utilizzano bloccanti UV fisici come l’ossido di zinco e il biossido di titanio piuttosto che sostanze chimiche come l’ossibenzone e l’ottinoxato, che possono danneggiare i coralli.
Indipendentemente dalle previsioni atmosferiche, mettete in valigia indumenti caldi e adatti alla pioggia. E se pensate di fare molto snorkelling o immersioni, portate la vostra attrezzatura per risparmiare sui costi di noleggio.

La Barriera è accessibile? Sì!
La regione di Cairns offre la più ampia gamma di alloggi, tour della Barriera e attrazioni con accesso per sedie a rotelle, oltre a supporto per i visitatori con difficoltà visive e uditive o altre esigenze.
Come evitare i rischi
Il turismo nel Great Barrier Reef Marine Park è gestito in maniera rigorosa per garantire la sicurezza dei visitatori e la conservazione della Barriera. Seguite le indicazioni ed evitare di toccare i coralli e le altre forme di vita marina.
In queste acque gli attacchi da parte degli squali sono molto rari; più frequenti sono invece gli incontri con le meduse, dunque è buona norma indossare una muta da immersione. Al di fuori della stagione delle meduse, immergersi con una canottiera, una maglietta da bagno o una muta può servire a contenere i rischi da contatto con le creature urticanti ma non pericolose come i pidocchi di mare.
È raro trovare coccodrilli d’acqua salata sulla Grande barriera corallina; questi animali sono invece presenti lungo la costa. Siate prudenti e non uscite dalle aree di balneazione contrassegnate come sicure.
Quello che più mi piace fare sulla Grande barriera corallina
Mi sono appassionato alla Grande barriera corallina fin dalla mia prima visita alle Whitsundays, da bambino. Tra le esperienze che ho apprezzato di più c’è un recente soggiorno sulla punta meridionale della Barriera. Trasformato da brullo cay corallino a fiorente ecosistema, il resort dell’isola in cui mi trovavo, informale e adatto alle famiglie, è alimentato quasi interamente a energia solare. Mi è piaciuto alzarmi presto per fare snorkelling con le tartarughe sull’house reef, immergermi vicino alle mante e osservare i rari uccelli marini che nidificano sull’isola.