Eubea: l’isola della Grecia che pochi conoscono

Redazione Lonely Planet
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Eubea è la seconda isola più grande della Grecia, dopo Creta. In pochi però la conoscono bene. Nell’isola di Eubea, la maggior parte del turismo è di passaggio. Molte persone scelgono di attraversarla per poi recarsi nelle più famose Sporadi. Ecco qui qualche suggerimento per dedicare più tempo a questa perla del Mar Egeo, ricca di storia, cultura e di bellezza.

Eubea è conosciuta per le sue spiagge  ©Constantinos Iliopoulos
Eubea è conosciuta per le sue spiagge ©Constantinos Iliopoulos
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Eubea è conosciuta anche con il nome di Évia. L’isola è tagliata in due da una dorsale montuosa che crea un paesaggio molto diverso da costa a costa. La costa orientale è alta e rocciosa mente la costa occidentale, meno aspra, è costellata di piccole località balneari, a volte vicino a spiagge spettacolari quasi deserte.

Le più belle spiagge di Eubea

Appena fuori Marmari, nella parte meridionale dell’isola, si trova la Chrysi Ammos Beach, una meta imperdibile per gli appassionati di kitesurf. Oltre al vento costante, questa spiaggia è rinomata per la sua sabbia fine e le acque poco profonde. A nord di Marmari si trova un’altra spiaggia in cui vale la pena andare: Kokkinis Beach. Lunga e ventilata, ci si può riparare dal caldo torrido all’ombra dei numerosi e caratteristici tamerici. Sempre nell’Eubea meridionale si trova Kárystos, famosa per le sue due spiagge di sabbia color bruno-argento. Kárystos è stata anche una potente città-stato durante la Guerra del Peloponneso, ma oggi di questo suo passato rimangono poche tracce.

La spiaggia di Kalamos, Eubea ©Andrew Mayovskyy
La spiaggia di Kalamos, Eubea ©Andrew Mayovskyy
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La spiaggia di Kalamos è una delle più amene di tutta Eubea. Si trova a circa dieci chilometri dalla cittadina di Avlonari, sulla costa orientale. Questa spiaggia è l’ideale per chi ama fare snorkeling. Qui infatti ci sono diverse grotte e cunicoli in cui scatenarsi alla ricerca del mondo sommerso. Un’altra spiaggia consigliata lungo questa costa è quella di Sarakiniko. Vi si accede a piedi dall’omonimo paese, ed è caratterizzata da ciottoli scuri e acqua cristallina.

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Halkída – Calcide in italiano – era una potente città-stato, citata anche da Omero nell’Iliade. Il nome richiama la lavorazione del bronzo, per cui questa città era famosa nell’antichità. Oggi Halkída è il capoluogo dell’isola di Eubea. Si tratta di una vivace città commerciale ma con scarsa vocazione turistica. Interessante, però, è la sua storia religiosa. A pochi metri l’una dall’altra si trovano un’elegante moschea del XV secolo, una sinagoga e la chiesa bizantina di Agia Paraskevi.

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A circa 20 chilometri in direzione sud-est da Halkída si trova Erétria. Fondata intorno al 750 a.C. è stata un’importante città marinara e sede di un’illustre scuola filosofica. La città venne distrutta nel’87 a.C. per opera del comandate romano Silla. Di quello splendore oggi si possono solo immaginare i lustri, osservando le rovine di un teatro del V secolo a.C., quelli di un tempio del IV secolo a.C., e la Casa dei Mosaici (IV secolo a.C.), dove sono custoditi mosaici raffiguranti scene mitologiche. Da non perdere anche il Museo Archeologico di Erétria.

La cappella di Saint Nikolaos , protettore dei marinai ©photo stella
La cappella di Saint Nikolaos , protettore dei marinai ©photo stella

Cosa fare e vedere nell’isola di Eubea

Nel nord dell’isola si trova il centro termale di Loutrá Edipsoú. Meta di un importante flusso di turismo sanitario, Loutrá Edipsoú ospita i più rinomati centri idroterapici e fisioterapici del paese. Qui le acque sulfuree raggiungono anche gli 80°C e sono note per le loro proprietà terapeutiche fin dai tempi antichi. 


Una meta un po’ più particolare che merita una visita è il ‘villaggio fischiante’ di Antiá. Si trova a 35 chilometri da Kárystos e la sua popolazione vanta ben 37 abitanti. Questo villaggio è diventato famoso per il modo unico con cui i suoi abitanti comunicano. Si chiama sfyria ed è un linguaggio fischiato. Ideato in epoca bizantina per avvisare velocemente la popolazione in caso di pericolo, a ogni suo suono corrisponde una lettera dell’alfabeto.

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Come arrivare e dove dormire a Eubea

Raggiungere l’isola è facile. Eubea è collegata alla terraferma grazie a due ponti che attraversano il Canale di Évripos in corrispondenza di Halkída. Qui arrivano sia autobus sia treni provenienti dal continente. Oltre a questo, ci sono cinque porti con un servizio di traghetti che mettono in comunicazione diverse località situate in questa parte della Grecia.


A Eubea ci sono diverse soluzioni per dormire. Si va dai classici hotel agli studios, ai centri termali, alle tenute agricole tra le vigne, a soluzioni abitative immerse negli uliveti. C’è solo l’imbarazzo della scelta per vivere una vacanza nell’isola di Eubea che possa rimanere impressa nella memoria.

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Grecia
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