Cosa vedere alle Isole Banda, in Indonesia

Con le sue bellezze naturali, un caloroso spirito locale e una storia palpabile e affascinante, questo remoto gruppo di dieci isole non è solo la destinazione di viaggio preferita delle Maluku, ma una delle migliori dell’Indonesia. Le impressionanti scogliere sottomarine sono ricche di coralli multicolori e offrono un’ottima possibilità di snorkelling e immersioni.

Visitatele le isole Banda prima che arrivi troppa gente ©KELE project /Shutterstock
Visitatele le isole Banda prima che arrivi troppa gente ©KELE project /Shutterstock
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Le isole centrali, Pulau Neira e Pulau Banda Besar (la grande isola della noce moscata), formano pittoresche mezzelune intorno a una versione tropicale e tascabile del monte Fuji, il Gunung Api (656 m). Le isole periferiche di Hatta, Ai e Nailaka hanno spiagge da cartolina, mentre Run, un’isola di rocce calcaree scoscese che produce noce moscata e chiodi di garofano, è una testimonianza storica di grande bellezza.

Raggiungere le isole richiede tempo, ma con i battelli veloci da Ambon (nella stagione secca) e il progetto di un nuovo aeroporto, le Banda stanno diventando sempre più accessibili e sembrano destinate ad accogliere un maggior numero di visitatori nel prossimo futuro. Quindi visitatele subito, prima che arrivi troppa gente.

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Fortezze, grandi dimore e luoghi di culto a Bandaneira

Bandaneira, situata su Pulau Neira, è il porto principale delle Isole Banda. Qui potrete vedere edifici d’epoca coloniale e strette vie piene di fiori, perfette per passeggiare e ammirare le antiche case olandesi, riflettere sul passato e godere degli splendidi panorami del vulcano Gunung Api, situato sull’isola vicina.

Cosa vedere a Bandaneira

Uno dei punti di interesse principali è Benteng Belgica, un forte a stella inserito nella Lista provvisoria del Patrimonio mondiale dell’UNESCO, costruito nel 1611 sulla collina sopra Benteng Nassau. I cinque massicci bastioni furono realizzati per deviare i colpi di cannone di un eventuale bombardamento navale inglese. Nel 1796, gli inglesi riuscirono a conquistare il forte senza sparare un colpo, suscitando sconcerto tra gli olandesi. Per raggiungere i bastioni superiori, prendete il secondo arco a sinistra dal cortile centrale. Cercate anche la vecchia prigione, dove venivano rinchiusi gli abitanti del luogo che osavano vendere spezie agli inglesi.

Negli anni ‘30, le Bandas divennero luogo di esilio per i dissidenti anti-olandesi, tra cui Mohammed Hatta (che in seguito sarebbe diventato vicepresidente dell’Indonesa) e Sutan Sjahrir (nominato anni dopo primo ministro). La Casa di Hatta, una delle tre ‘case dell’esilio’ di inizio Novecento, è parzialmente arredata ed espone foto del dissidente, la sua macchina da scrivere, i suoi particolari occhiali e la sua divisa ben piegata.

Il piccolo museo Rumah Budaya espone manufatti coloniali, tra cui monete, argenteria, stoviglie, pipe, spade, pistole e moschetti a pietra focaia. C’è anche un’esposizione di oggetti locali, tra cui il parang e il kapsete usati nella Cakalele, la danza dei guerrieri che divenne illegale dopo il massacro del 1621.

A pochi passi, il suggestivo ma vuoto palazzo di Istana Mini, risalente al 1820, dà un’idea della della presenza olandese nelle Isole Banda. Un tempo residenza dei governatori coloniali, oggi è in gran parte trascurata.

Nascosto tra il fogliame tropicale, il Benteng Nassau, oggi in rovina, fu costruito nel 1609 dall’ammiraglio olandese Verhoeff su costruzioni abbandonate dai portoghesi 80 anni prima. Nel 1621, la fortezza fu teatro del terribile massacro di Banda, ordinato da Jan Pieterszoon Coen, governatore generale della Compagnia delle Indie Orientali olandese. Più di 2800 abitanti del luogo furono massacrati e molti altri ridotti in schiavitù, alcuni fuggirono alle isole Kei.

A Bandaneira vivono ancora famiglie cinesi, testimonianza dell’antico coinvolgimento di questo popolo nel commercio delle spezie. Il Tempio Sun Tien Kong, risalente a 300 anni fa, è visitabile solo tramite tour, tranne durante il Capodanno cinese, quando è aperto al pubblico.

La moschea Mesjid Hatta-Sjahrir, con i suoi vistosi minareti, è situata vicino al porto. Alcuni abitanti sostengono che sia stata ricavata dalla villa che ospitò Hatta e Sjahrir al loro arrivo nel 1936.

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Il vulcano Gunung Api ©javarman /Shutterstock
Il vulcano Gunung Api ©javarman /Shutterstock

La scalata al Gunung Api

Il Gunung Api, un vulcano attivo di 656 metri, domina l’isola da cui prende il nome e offre una vista mozzafiato dalla cima. Gli escursionisti più esperti possono raggiungerla in circa due ore, con altre due ore per la discesa. La salita è ardua, con radici scivolose e rocce instabili, e la discesa risulta ancora più pericolosa a causa dei ghiaioni.

Vicino al cratere, dalle fessure escono fili di fumo e il terreno può essere caldo. Portate molta acqua e non salite se la terra è bagnata. È consigliato partire presto perché durante il tragitto non ci sono punti in ombra. Il barcaiolo vi lascerà all’inizio del sentiero.

Esplorare Banda Besar

La collinosa Banda Besar, l’isola più grande del gruppo, è perfetta per una gita di un giorno. Qui potrete passeggiare nella Piantagione Kelly, con alberi canarium secolari e contrafforti che proteggono un boschetto di noce moscata. Banda Besar ospita anche la Piantagione Van den Broeke, di proprietà olandese (l’ultima delle Banda) fino alla rivolta settaria del 1998-1999, quando il proprietario fu ucciso.

Uno dei migliori panorami si gode dalle rovine del Benteng Hollandia, una grande fortezza ricoperta di vegetazione. Costruita nel 1624 dagli olandesi, fu una delle più grandi nelle Indie Orientali, fino al terremoto del 1743. Situata sopra il villaggio di Lonthoir, si raggiunge con una salita di 15 minuti e offre una vista magnifica sulle palme del Gunung Api, con lo sfondo di acque color zaffiro.

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Snorkelling a Pulau Hatta ©Fabio Lamanna /Shutterstock
Snorkelling a Pulau Hatta ©Fabio Lamanna /Shutterstock

Snorkelling, spiagge e coralli a Hatta

Pulau Hatta, un’isola a forma di disco volante di pietra calcarea coperta dalla giungla e con spiagge di sabbia bianca, non coltiva noce moscata come le altre. Nota in passato come Rozengain, oggi Hatta è una delle destinazioni più popolari delle Isole Banda, grazie alle sue acque cristalline e alla barriera corallina ricca di vita marina.

Vicino alla spiaggia di Kampung Lama, un ‘ponte’ sottomarino naturale crea una magnifica breccia azzurra che sovrasta una parte della straordinaria parete verticale subacquea di Pulau Hatta. Foreste di delicati coralli morbidi, insieme a giganteschi coralli laminari e coralli a felce, nugoli di pesci del reef e una visibilità eccellente contribuiscono a rendere questo tratto di mare il sito migliore di tutte le Isole Banda in cui dedicarsi allo snorkelling. Qui potrete facilmente osservare tartarughe liuto, squali del reef, pesci balestra e un numero in apparenza infinito di altre specie. Ad Hatta ci sono sempre più case vacanza, disposte in fila sulla spiaggia di Kampung Lama.

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Avventure su Run e Nailaka

Pulau Run, con tutta la sua importanza storica, è un remoto blocco di roccia calcarea ricoperto di giungla e circondato da un mare blu intenso. Il villaggio principale è un affascinante reticolo di scalinate e sentieri asfaltati, con scogliere calcaree ricoperte di viti e le viste suggestive tra gli alberi di tamarindo alla fine di Jl Eldorado. Una passeggiata permette di ammirare la vita del villaggio: i bambini in uniforme scolastica che si arrampicano sugli alberi da frutto, il macis appena raccolto steso ad essiccare e il richiamo alla preghiera che risuona insieme al canto dei galli nei giardini del centro. L’attività principale a Run è l’immersione lungo la parete situata tra 70 e 150 m al largo della costa nord-occidentale (raggiungibile soltanto via mare) e nota con il nome di Depan Kampung (per il fatto di essere situata accanto al villaggio), che offre una visibilità davvero eccellente.

Il vecchio forte inglese, presieduto dal capitano Courthope durante le battaglie per le spezie, ha portato allo scambio di Run per Manhattan. Dal molo, camminate fino al sentiero principale, girate a destra e seguite le scale fino al viottolo accidentato che conduce a rovine ricoperte di vegetazione.

Al largo della punta settentrionale di Run, le sabbie bianche di Pulau Nailaka offrono una bella vista sul Gunung Api. Nell’entroterra, cumuli di rocce coralline formano un perimetro irregolare che un tempo accoglieva il piccolo forte Swan, costruito dagli inglesi.

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Come spostarsi alle Isole Banda

Il modo più affidabile per raggiungere le Isole Banda è la nave Pelni, che collega più volte alla settimana Ambon e Bandaneira (con un viaggio lento di 16 ore). C’è anche il più veloce Express Bahari, anche se il servizio è soggetto a ritardi e cancellazioni. Per ridurre i tempi a un’ora o poco più, SAM Air vola due volte alla settimana tra Ambon e Bandaneira, ma anche questo servizio è soggetto a ritardi e cancellazioni. Una volta arrivati sull’isola di Bandaneira, è possibile spostarsi tra le altre isole con imbarcazioni pubbliche, tour o charter privati.

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