Sumba, nell’Indonesia ancora incontaminata
I suoi intricati tessuti ikat sono esposti nei musei di tutto il mondo; il suo interno verdeggiante e collinare – così diverso dalle isole vulcaniche dell’Indonesia settentrionale – è popolato da cavalli in libertà e punteggiato da villaggi tradizionali in cima alle colline, con alti tetti di paglia riuniti intorno a tombe megalitiche: Sumba è un luogo incantevole.

Gli abitanti dei villaggi, formalmente cristiani, praticano ancora le pratiche indigene del marapu (forze spirituali) e il sacrificio di animali è comune. A febbraio e marzo, i guerrieri a cavallo si scontrano brandendo lance spuntate durante il festival annuale di Pasola. Culturalmente affascinante, Sumba non teme confronti nemmeno per le attrazioni naturali. È circondata da spiagge incontaminate di sabbia bianca e battuta da implacabili onde che attirano i surfisti da anni, mentre l’entroterra è ricco di piscine naturali, cascate e grotte. Accogliente e tranquilla, questa parte di Nusa Tenggara è particolarmente esposta ai cambiamenti. Gli investitori hanno messo gli occhi su Sumba, per cui è meglio partire senza indugio.
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Una giornata perfetta nei dintorni di Waingapu
Waingapu, lo snodo dei trasporti di Sumba est, è una cittadina tranquilla. Ha un centro polveroso e alberato – con strutture ricettive e piccoli toko (negozi) –, un vivace mercato, un porto che si riempie del profumo del pesce alla griglia dopo il tramonto e diversi villaggi. Da Waingapu è possibile partire per escursioni lungo la costa settentrionale e verso l’interno, per visitare villaggi tradizionali e siti archeologici in un solo giorno. Vicino al Praikundu Ikat Centre, 6 km a sud di Waingapu, un tendone protegge il piccolo ma importantissimo archeologico di Lambanapu. Qui si sono svolti scavi estesi
(tra il 2016 e il 2022). È il luogo di sepoltura di un’antica civil tà preistorica di Sumba est. Sono stati portati alla luce i resti fisici di 45 persone, oltre ad armi, oggetti domestici e gioielli. Le sepolture in giara, non più praticate a Sumba, si pensa risalgano alla prima presenza umana sull’isola e si spera che la scoperta possa far luce sull’arrivo degli Austronesiani.
Per pranzo, dirigetevi verso sud-est lungo la costa e prendete una zuppa di pesce in agrodolce all’Amu Dahi nel villaggio di Melolo; poi proseguite verso Praiyawang, un villaggio tradizionale sumbanese poco distante. Il villaggio ha un imponente schieramento di nove tombe in pietra, la più grande delle quali è del capo di questo antico regno. A forma di bufalo, è composta da quattro pilastri di pietra (alti 2 m) che sostengono una lastra gigantesca (lunga circa 5 m e larga 2,5 m). Una imponente casa sumbanese con pilastri in calcestruzzo si affaccia sulle le tombe, insieme a una serie di rumah adat e a una casa cerimoniale disabitata. All’interno delle tombe è consentito seppellire insieme fratelli, nipoti e nonni, ma i defunti non possono essere sepolti accanto ai genitori. Le statue di coccodrillo rappresentano il re, le tartarughe sono presenti solo sulle tombe femminili e i cacatua e i cavalli simboleggiano la democrazia.
Sulla via del ritorno a Waingapu, percorrete il sentiero accidentato fino alle Tanau Hills per degli eccezionali panorami su Sumba.

Andare a caccia di cascate vicino a Waingapu
Dopo un paio d’ore d’auto (60 km) a nord-ovest di Waingapu, lungo strade sconnesse, seguite da 20 minuti di cammino attraverso savane o praterie, a seconda del periodo dell’anno, si trova Air Terjun Tanggedu, forse la più bella cascata di Sumba.
Rimarrete a bocca aperta: due fiumi scorrono tra pareti stratificate di rocce calcaree e convergono a formare cascate su terrazzamenti, che alimentano diversi laghetti; nelle vicinanze si trovano anche piscine più profonde, dove potrete tuffarvi.
In alternativa, partite di buon’ora e seguite la costa nord verso sud-est in direzione di Kalala fino alla città di Melolo (dove a volte i coccodrilli prendono il sole sulle rive del fiume), vicino a Praiyawang. Percorrete la strada interna, agevole e non trafficata, per 8 km fino al parcheggio che si affaccia su una valle lussureggiante, pagate il biglietto di 50.000Rp e scendete per circa 15 minuti lungo alcuni gradini di cemento e poi su un sentiero ripido, per raggiungere l’Air Terjun Wai Marang: una piscina di un blu sorprendente nel mezzo della giungla, circondata da pareti calcaree e alimentata da una cascata.

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I villaggi e le spiagge di Wanokaka
A sud di Waikabubak si incontrano alcuni dei paesaggi più suggestivi di Sumba, le più antiche tombe megalitiche, spiagge incontaminate e surf di livello mondiale. Prendendo la strada principale in direzione sud, svoltate dopo 8 km e seguite la stradina asfaltata verso ovest. Superate alcune tribune usate durante il Pasola, le vedute sulle risaie e gli abitanti del luogo che nuotano nel fiume per raggiungere Hapumada, dove la strada si biforca. La biforcazione verso nord, più accidentata e parzialmente asfaltata, conduce al sentiero che taglia la giungla e porta alla cascata di Laipopu. Scendendo verso sud da Hapumada si trova Waigalli, un villaggio tradizionale in cima a un promontorio a picco sul mare; ancora più a sud c’è invece il villaggio di pescatori di Waihura, all’estremità occidentale dell’immensa Pantai Pahiri: sabbia bianca, battuta dalle onde, dove i giovani del villaggio praticano la monta a pelo.
Una scorciatoia su una strada dissestata da Waigali porta a Praigoli, dove si trova la statua megalitica più famosa di Sumba, il giglio di Lakaruka Jiwa Tada Bita Laka. Se vi capita di trovarvi in un villaggio tradizionale quando viene riparato un tetto, potreste imbattervi nella cerimonia di riparazione che prevede il sacrificio di un cane e il suono dei gong, oppure vede tutti gli uomini del villaggio partecipare alla riparazione mentre le donne cucinano per la comunità all’aperto. Da Praigoli, si prende una scorciatoia ripida e sconnessa su una strada particolarmente panoramica con una splendida vista su Pantai Pahiri: potrete anche prendere la diramazione verso Pantai Rua, una spiaggia di sabbia bianca con un resort e alcuni punti più tranquilli per fare il bagno. Un poco oltre, si supera la deviazione per l’esclusivo resort NIHI Sumba prima di ricongiungersi alla strada principale verso Pantai Kerewe e il villaggio di Lamboya. Sulla destra, si scorgono i tetti tradizionali di Sodan, in cima a una ripida collina (raggiungibile con un percorso accidentato in fuoristrada). Potrete visitarlo solo se la vostra guida ha dei contatti, poiché gli abitanti tengono a preservare la cultura tradizionale. Poco dopo, una deviazione verso sud vi porterà alla località di Pantai Kerewe, il punto di riferimento per i surfisti e la parte più turistica di Sumba.

Fare surf a Sumba
Le spiagge sulla costa meridionale di Sumba ovest stanno per essere scoperte da tutti, non solo dai surfisti (che vengono qui da anni). A Pantai Kerewe, anche se si può fare surf tutto l’anno, il periodo migliore va da marzo a novembre, quando i surfisti che usano la longboard vengono a cavalcare la lunga e dolce onda destra per 600 m. Con una corsa in motoscafo di 15 minuti verso il mare aperto avrete accesso a una dozzina di reef break left- e right-hander di varia difficoltà, tra cui alcuni barrel impegnativi. A nord della costa, Pantai Pero ha belle onde sinistre e destre sui lati opposti della foce del fiume, mentre Pantai Wainyapu è ottima per onde sinistre costanti e pulite.
A 15 minuti a piedi da Pantai Kerewe, Pantai Marosi, con la sua sabbia bianca, offre un bel beach break, adatto ai principianti. A Pantai Dassang – un’ampia distesa di sabbia bianca, fiancheggiata da un resort – c’è più movimento vicino alla spiaggia; guidate fino all’estremità nord lungo una strada pubblica, a meno che non soggiorniate presso il resort.
L’Occy’s Left, il leggendario break di questa zona, conosciuto a livello internazionale e comparso nel film The Green Iguana, si trova al largo della splendida Pantai Nihiwatu, ma a meno che non abbiate un buon budget e non soggiorniate al NIHI Sumba, rimarrà un sogno.
Più a sud sulla costa si trova Miller’s Right – una serie di onde destre al largo di Pantai Tarimbang, nonché le onde più popolari di Sumba; è molto affollato da maggio a ottobre.
Sulla costa orientale di Sumba, l’Office è una divertente onda all’estremità occidentale della barriera corallina al largo di Pantai Kalala – adatta ai livelli intermedi e superiori –, mentre la vicina Racetrack è un’onda più veloce e intensa.