Best in Asia Pacific: cosa c’è di nuovo nel 2019 nell’Asia del Pacifico
Il suo cibo delizia i sensi, le sue foreste e i suoi mari brulicano di vita e le sue metropoli brillano per cultura e creatività - in breve, l’Asia del Pacifico ha tutto. Gli esperti di viaggio della Lonely Planet hanno esplorato gli altopiani, le isole e tutto ciò che si trova in questa vasta regione per trovare i posti migliori da visitare nel 2019. Dalle giungle dove vivono i primati alle lagune simili a miraggi, i consigli dei nostri esperti svelano una parte del mondo sempre più determinata a tutelare i suoi beni più preziosi proprio mentre si lancia con tutta l’anima nel futuro. Potrete sperimentare tutto ciò in prima persona con un viaggio in una di queste destinazioni indimenticabili.
1. Margaret River e Southern WA, Australia
Date un’occhiata a Meelup Beach e vi chiederete come mai non l’avete scoperta prima: il bush del Western Australia si apre per rivelare un oceano che ha lo stesso colore di una bottiglia di Bombay Sapphire, tonalità tipica del litorale che si distende dal Margaret River alla parte meridionale dello stato. Oltre la sabbia, le foreste di alberi ad alto fusto e le coltivazioni dove scorrazzano i canguri si alternano ad alcune delle aziende vinicole, dei birrifici e dei ristoranti più raffinati del paese.
Per lungo tempo gli abitanti di questa parte di Australia hanno pensato che la loro terra potesse fare concorrenza all’itinerario turistico della costa orientale, e oggi i voli diretti di 17 ore tra Londra e Perth hanno reso l’Europa a portata di mano. E alla comodità del viaggio si aggiungono ambiti festival culinari e culturali, da Gourmet Escape a Truffle Kerfuffle e Taste Great Southern, per non parlare delle straordinarie opportunità per il surf, delle balene e delle passeggiate costiere di cui sono stati pavimentati alcuni tratti, per migliorarne l’accessibilità.
2. Shikoku, Giappone
I pellegrini degli ‘88 Sacri Templi di Shikoku’ visitano la quarta isola del Giappone in ordine di grandezza da ben 1200 anni, ma questo paradiso un po’ fuori mano è stato finalmente scoperto anche dai viaggiatori stranieri, e sempre più numerosi voli internazionali raggiungono le città di Takamatsu e Matsuyama.
La popolare isola di Naoshima nel Mare Interno, insieme ad altre 11 isole in cui sta nascendo l’interesse per l’arte, ospiterà il Setouchi Triennale Arts Festival nel novembre del 2019, e il magnetismo di Naoshima si sta diffondendo anche sulla terraferma di Shikoku. I visitatori esplorano attrattive come la ‘nascosta’ Valle di Iya, il vortice di Naruto, il castello e il mercato Hirome a Kōchi, e il Dōgo Onsen a Matsuyama, e salgono sulla vetta di Ishizuchi-san, sacra agli shintoisti. Alcuni hanno persino intrapreso il pellegrinaggio buddhista di 1400 km agli 88 templi.
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3. Bay of Islands e Northland, Nuova Zelanda
Spiagge infinite e straordinarie per il surf, una miriade di isole e foreste con alberi giganteschi sono i tratti distintivi della parte più settentrionale della Nuova Zelanda (Aotearoa) – ma non è tutto. Il Northland è la culla della cultura e della storia della nazione, sia per il popolo indigeno māori sia per i coloni europei giunti in seguito.
I due gruppi etnici si unirono formalmente con la firma del Trattato di Waitangi nella Bay of Islands. Nel 2020 ricorre il 180° anniversario di quell’evento epocale per la nascita della Nuova Zelanda, che sarà celebrato con particolare entusiasmo a Waitangi durante l’annuale ricorrenza del 6 febbraio – festa nazionale – e con l’inaugurazione di un nuovissimo museo dedicato al Battaglione Māori che prese parte alle due guerre mondiali.
4. Singapore
Anche se ha mancato l’Oscar, nel 2018 Singapore è stata una delle protagoniste del film di successo Crazy Rich Asians, e la Città del Leone è più alla moda ed effervescente che mai. Il 2019 offre l’opportunità di partecipare al bicentenario della fondazione della città moderna, ma anche di celebrare più di sette secoli della storia ricca di eventi dell’antica Singapore.
Qui il cibo è un’ossessione, indipendentemente dal vostro budget. Potrete scegliere tra un piatto in una bancarella stellata Michelin che offre riso con pollo da $2 o una cena superlativa da Odette, da poco incoronato come il migliore tra i 50 Best Restaurants dell’Asia; prenotate e rassegnatevi a fare la fila. Il futuristico Jewel del Changi Airport, appena inaugurato, lascerà a bocca aperta gli appassionati di architettura, e lo stesso vale per il meticoloso rinnovamento del leggendario Raffles Hotel, vera e propria icona tra gli alberghi storici, quando riaprirà ad agosto. Singapore è dunque pronta a ruggire.
5. Isole Cook
Una visita alle Isole Cook , 15 minuscole isolette disseminate nel blu e nella brezza dell’Oceano Pacifico, rinvigorirà anche le menti più esauste. E gli abitanti dell’isola principale, Rarotonga, danno il benvenuto ai sempre più numerosi visitatori che giungono nel loro paradiso polinesiano con i voli internazionali.
La vita nelle Cook è estremamente rilassata, ma offre anche una miriade di avventure all'aperto e un caleidoscopio di flora e fauna marina che attende gli amanti dello snorkelling nelle barriere coralline intatte. Con un volo di 45 minuti a nord di Rarotonga si raggiunge la meravigliosa Aitutaki, la cui idilliaca laguna turchese viene spesso definita come la più bella del mondo. Spingendovi più lontano ancora, giungerete in luoghi dove pochi sono stati prima di voi.
6. Vietnam centrale
Racchiuso tra l’energia cinetica di Ho Chi Minh City e l’atmosfera storica e appena più rilassata di Hanoi, il Vietnam centrale è una delle regioni più varie del paese.
La vivace tradizione culinaria di Hue ben rappresenta l’eredità imperiale della città, mentre a sud, negli antichi vicoli di Hoi An, i piatti locali comprendono i gustosi noodles cao lầu. Il pesce domina nei menu della vicina Danang, e questa città lungo il fiume Han sta diventando una delle destinazioni urbane più entusiasmanti del Vietnam. I collegamenti aerei internazionali con molte città asiatiche forniscono un facile accesso ad attrattive come il Golden Bridge nelle vicine Colline di Ba Na, ed esplorare le magnifiche grotte, gli aspri paesaggi fluviali e le giungle selvagge del Phong Nha-Ke Bang National Park è un’esperienza da non perdere per i viaggiatori intrepidi e amanti dell’avventura.
7. Fiji
Giungle brulicanti di vita che nascondono cascate remote, un caleidoscopio di pesci che fluttua tra i coralli, spiagge abbaglianti senza nemmeno un’orma umana, e isolani che offrono una coppa di rinfrescante kava – ecco le cose che tutti sperano non cambino mai nelle Fiji.
Tuttavia, vi è un fondato timore riguardo al fatto che questa nazione sia in grado di conservare le proprie risorse attraverso i cambiamenti climatici, di conseguenza la sostenibilità è diventata una priorità nell’arcipelago. Dai resort alimentati con l’energia solare che servono cibi locali, ai progetti di ripristino delle barriere coralline e all’uso limitato della plastica, questa vulnerabile nazione insulare ha aderito con entusiasmo all’ecoturismo. Il 10 ottobre 2020 si celebrerà il cinquantenario dell’indipendenza, chiamato Fiji Day, perciò aspettatevi almeno una settimana di festeggiamenti, tra lovo (tradizionali forni a pozzo), meke (danza del fuoco), e tanta musica con l'ukulele.
8. Palawan, Filippine
A lungo definita l’ultima frontiera delle Filippine, Palawan ha ricevuto una serie di riconoscimenti da parte dei media fino a diventare una superstar internazionale. Fortunatamente è rimasta com’era, e questi sono i giorni inebrianti in cui nuove rotte aeree e strade migliorate rendono più facile che mai esplorare i suggestivi paesaggi marini e le giungle selvagge della snella isola principale lunga 400 km (chiamata anche Palawan) prima che inevitabilmente arrivi il turismo di massa.
Il gioiello dell’arcipelago è El Nido, dove le altissime formazioni carsiche emergono dall’acqua blu della Bacuit Bay. Nuove norme limitano il numero di visitatori in luoghi celebri come la Big Lagoon a Miniloc Island, mentre il divieto per le bottiglie di plastica monouso sulle imbarcazioni da turismo aiuta a contrastare l’inquinamento marino. El Nido è troppo affollata per voi? Dirigetevi a sud verso il paradiso dei backpacker di Port Barton oppure alla promettente San Vicente, che ha un aeroporto nuovo di zecca.
9. Pechino
Lanciata a tutta velocità verso il futuro, Pechino sta cambiando rapidamente con l’avvicinarsi del prossimo decennio. Nel tentativo di combattere lo smog, è stato avviato un progetto di bike-sharing ecocompatibile e la metropolitana in espansione dovrebbe a breve ridurre il traffico caotico. Collegamenti ad alta velocità porteranno presto i passeggeri al Beijing Daxing International, l’aeroporto più grande del mondo - uno straordinario edificio a forma di stella marina, progettato da Zaha Hadid, che dovrebbe essere inaugurato entro la fine di quest’anno - e inoltre ai nuovi e scintillanti Universal Studios, la cui apertura è prevista per il 2021, e alle sedi che ospiteranno le Olimpiadi Invernali del 2022.
Tuttavia Pechino si sta modernizzando senza sacrificare nemmeno un pezzetto della sua storia, celebrata in tutto il suo straordinario splendore in luoghi come la colossale Città Proibita, che è il più grande complesso di palazzi del mondo, il Tempio dei Lama, la Grande Muraglia visibile dallo spazio, e gli stretti e antichi vicoli degli hútòng, dove oggi i pechinesi fanno festa in alcuni dei bar più alla moda del mondo.
10. Cambogia
La maggior parte dei visitatori viene in Cambogia per l’iconico Angkor Wat ed è così da un millennio. Tuttavia, in altre località del paese gli itinerari di viaggio stanno cambiando rapidamente: lo skyline della capitale, Phnom Penh, migliora grazie ai nuovi sky bar e ristoranti di design; le Isole Meridionali sono sempre più apprezzate dai vacanzieri per le nuove boutique e i resort di lusso come il Six Senses e l'Alila Villas; le vestigia di epoca coloniale sono in restauro a Battambang e Kampot; e in zone remote come Koh Kong e Mondulkiri, l’osservazione della fauna selvatica allontana i visitatori dai percorsi più battuti. Per i viaggi veloci, nuove compagnie aeree stanno rendendo più agevoli i collegamenti tra Siem Reap e la costa meridionale, mentre gli aliscafi sfrecciano verso le isole.
In ultima analisi tutto si riduce al popolo cambogiano, che si sta godendo i frutti di due decenni di pace e non perde tempo nel celebrare e condividere la propria cultura. Ed è proprio questa predisposizione di spirito a lasciare un’impronta indelebile nell’animo.