Atrani: breve guida per chi non c'è mai stato
Atrani, sulla Costiera Amalfitana, è attualmente sotto i riflettori in quanto location delle riprese della serie Netflix Ripley. E non è difficile capire perché: il minuscolo borgo è annoverato fra i più belli d'Italia.

Nel Medioevo Atrani prosperava al fianco della potente repubblica marinara di Amalfi. Oggi, divenuta Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, è il più piccolo comune d’Italia. Questa incantevole cittadina balneare incastonata tra le montagne è forse l’unico paese della Costiera Amalfitana ad aver mantenuto l’impianto medievale originario. È ancora possibile passeggiare per i vicoli, i cortili, gli archi e le inconfondibili scalinatelle che fanno sembrare Atrani un presepe napoletano che prende vita.
Come tutti i paesi della Costiera Amalfitana, Atrani è una meta turistica apprezzatissima per le bellezze naturali, alla posizione e alle meraviglie del paesaggio. Ora l’interesse dei viaggiatori è ulteriormente aumentato in virtù della già citata serie tv.

Quando andare?
La posizione felice e il clima mite fanno sì che il periodo ideale per visitare Atrani sia la primavera-inizio estate (da aprile a giugno) o la fine dell’estate-inizio autunno (settembre-ottobre). La stagione turistica si apre intorno a Pasqua e raggiunge il culmine a metà luglio. Cercate di evitare le affollatissime settimane di agosto.
Durante i mesi estivi, la Costiera Amalfitana accoglie centinaia di migliaia di visitatori, il che giova ovviamente all’economia locale, ma non va sottovalutato l’impatto negativo dell’overtourism. Alcuni paesi diventano a volte inaccessibili fisicamente ed economicamente, con il sovraffollamento che fa schizzare i prezzi alle stelle. Senza contare i danni irreparabili all’ambiente e all’ecosistema marino.
Atrani è rimasta per lo più estranea all’attenzione del grande pubblico per un motivo molto semplice: è benedetta dalle sue dimensioni. Con una superficie di 0,2 km², il paese non ha semplicemente lo spazio per ospitare troppi turisti. Ecco allora un altro motivo per preferire la bassa stagione.
Quanto tempo dedicare ad Atrani?
La maggior parte dei turisti dedica al borgo una mezza giornata. Se soggiornate altrove nella Costiera Amalfitana, approfittate della vicinanza di Atrani ad Amalfi. Noterete subito una differenza di atmosfera: dopo aver trascorso qualche ora ad Amalfi, Atrani sarà un perfetto rifugio dal caos senza rinunciare alle meraviglie naturale della costa.
Per girare Atrani in lungo e in largo basterebbe un pomeriggio. La durata del soggiorno dipenderà in gran parte dal budget e dalle attività che desiderate svolgere qui. Se volete rilassarvi e apprezzare veramente il borgo e ciò che ha da offrire, dovreste trascorrere qui almeno una notte.

Come arrivarci?
Atrani è così vicina ad Amalfi che è possibile arrivarci a piedi in meno di 15 minuti; in auto o in pullman, senza traffico, ne bastano due. Se prendete l’autobus pubblico SITA in alta stagione, preparatevi a fare la fila prima di salire a bordo e non aspettatevi un posto a sedere perché i mezzi sono spesso stracolmi. I biglietti (1,30 €) devono essere acquistati prima di salire a bordo; la fermata principale di Amalfi dispone di una biglietteria automatica e vari negozi nelle vicinanze vendono i biglietti.
Non ci sono stazioni ferroviarie vicino ad Atrani, ma è possibile raggiungere in taxi i paesi della Costiera Amalfitana. Un consiglio: accordatevi sempre sulla tariffa prima di salire su un taxi, perché il prezzo della corsa potrebbe essere superiore alle vostre aspettative.
Se vi muovete in automobile tenete conto che Atrani ha pochi parcheggi e il traffico è fortemente limitato. Ovunque in Costiera le auto dei non residenti possono circolare solo a giorni alterni in base al numero di targa, un aspetto da valutare con attenzione se state pensando di noleggiare un’auto. Attraverso l’applicazione KCity, patrocinata dal Comune, è possibile verificare la situazione dei parcheggi. In genere la tariffa della sosta è pari a 3 € in estate.
Se intendete trattenervi ad Atrani solo per poche ore potreste raggiungerla lungo un sentiero panoramico che parte dalla chiesa di Santa Maria del Gradillo a Ravello. Si cammina per un’ora e mezza tra profumati alberi di limoni, antiche scalinate e panorami mozzafiato, si passa poi davanti al cimitero di Atrani e alla chiesa di San Michele Fuori le Mura, per arrivare infine alla piazza principale, Piazzetta Umberto I.
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Il meglio di Atrani
Tutto ciò che c’è da vedere ad Atrani può essere raggiunto a piedi. È impossibile perdersi, quindi muovetevi senza cartina e navigatore e lasciatevi sorprendere. Le architetture locali conservano tracce dell’antico e glorioso passato del paese: ve ne accorgerete dalle chiese millenarie, come la bellissima Santa Maria Maddalena, San Salvatore de Birecto e Santa Maria Penitente.
Un classico, soprattutto per le famiglie, è trascorrere una mattinata al mare. La spiaggia sabbiosa di Atrani è piccola, lunga appena 130 metri, ed è necessario prenotare e pagare il proprio posto in anticipo. In media, due sdraio e un ombrellone costano 30 euro e possono essere occupati da un massimo di cinque persone, tra cui almeno due bambini. Gli animali domestici non sono ammessi in spiaggia, a eccezione dei cani da assistenza.
Se non riuscite ad accaparrarvi un posto in spiaggia ma volete comunque fare il bagno nelle acque cristalline di Atrani, potreste prendere in considerazione l’idea di noleggiare una barca o di unirvi a un tour per ammirare dal mare questo angolo incantato e nascosto della costa.
Resterete sbigottiti, poi, dalla bellezza della spiaggia di notte. All’imbrunire si possono vedere le lampare, le barche dei pescatori, che navigano nella notte: con le loro piccole lampade che illuminano l’oscurità, creano un’immagine da quadro o da fiaba.
Un’altra cosa da fare assolutamente è preparare il piatto forte di Atrani, il sarchiapone, insieme alla gente del posto. Ogni anno, il 22 luglio, gli atranesi mangiano il sarchiapone per celebrare il loro santo patrono. La base del piatto è una varietà di zucca verde allungata tipica delle colline della Costiera Amalfitana. La polpa viene cotta con cipolla e carne macinata, che poi andrà a farcire il sarchiapone prima di infornarlo, insieme a ricotta, mozzarella, salame, uovo sodo, parmigiano, prosciutto… gli ingredienti variano a seconda dei gusti e delle tradizioni di ciascuna famiglia. Se non vi trovate ad Atrani in quei giorni, potrete chiedere a un ristorante del posto qualche indicazione per preparare un delizioso sarchiapone.
Quale che sia il periodo del vostro soggiorno qui, comunque, dovreste davvero consumare almeno un pasto in un ristorante sulla spiaggia – come Le Palme o Savò – ordinando magari una specialità come gli scialatielli ai frutti di mare, quel mare che potrete vedere, assaggiare e odorare proprio di fronte a voi.