5 destinazioni per combattere lo stress
La parola stress è entrata impetuosamente nel vocabolario quotidiano di ognuno di noi. Anche nel vostro. Vi sentite sempre stanchi, affaticati, senza energie né idee? Allora per voi ci vuole una vacanza dedicata al relax oppure un weekend benessere di quelli che non si dimenticano. Da un punto di vista tecnico, lo stress rappresenta i meccanismi di risposta psicofisica dell’organismo a pressioni ambientali o interiori che, in mancanza di sufficienti risorse per fronteggiarle, si traducono in mal di testa, nervosismo, insonnia, insoddisfazione e via dicendo. In termini meno ingessati, insomma, lo stress non è altro che il malessere che proviamo quando la nostra vita non segue un percorso lineare, abbiamo aspettative troppo alte e troppo poche occasioni di quiete a rigenerarci. E il viaggio è una delle migliori cure se fatto come si deve.

Turismo sostenibile e senza stress
I viaggi preziosi sono quelli che fungono da vera e propria terapia, dal successo proporzionale al grado di distacco che riesce a produrre: se le situazioni che generano tensione vengono ripristinate lontano da casa, infatti, partire si rivelerà quasi inutile.
Così, un viaggio "natura e benessere" è fatto di ritmi lenti, gesti che riavvicinano alla semplicità dell’esistenza, ricerca della pace interiore e degli impulsi che la vita frenetica spesso comprime, e poi ancora di bellezza, tanta, tanta, tanta bellezza. Affinché le sollecitazioni a cui il nostro organismo debba rispondere siano soprattutto quelle dell’armonia, della gioia di vivere, della spensieratezza.
Alla ricerca della pace in Corea del Sud, al Tempio di Haein-Sa
Una delle ragioni per cui è complicato evitare lo stress è il fatto che spesso ha inconsciamente una sua utilità: costruirsi una vita straripante di impegni e occupazioni permette, infatti, di rimanere lontano da malesseri o angosce più profonde. Se volete provare ad affrontarli, ipotizzate un viaggio in Corea del Sud e un ritiro nel complesso di Haein-sa, tra i monaci buddhisti.
Conosciuto soprattutto per i Tripitaka, una straordinaria raccolta di oltre 80.000 tavole di legno che riportano le scritture buddhiste, questo tempio alle pendici del Gaya-san è un luogo ideale per entrare in risonanza con i propri moti interiori. Lì, infatti, in una quiete suprema, tra pagode e statue e senza il soccorso di riunioni o telefonate di lavoro, sarete necessariamente costretti ad ascoltare le vostre emozioni. E, chissà, a rendervi conto che c’è qualcosa che temete più dello stress.

Bali, quando andare per riscoprire se stessi
Il legame tra lo stress e la percezione che gli eventi quotidiani si susseguano in maniera incontrollabile o poco prevedibile è clinicamente documentato. Dunque, che siate o no viaggiatori intrepidi, lasciate che almeno per una volta la parola magica sia all-inclusive.
Un viaggio a Bali in questo senso è ideale: volate fino a queste sponde e poi raggiungete uno dei molteplici villaggi turistici sulle spiagge di Nusa Dusa. Con il vostro bel braccialetto colorato al polso vi attendono semplicemente, e in maniera reiterata, il sole, le palme, i cocktail alla frutta da sorseggiare a bordo piscina e una lezione di tennis. Perciò, dite ciao a ogni preoccupazione, salutate il concetto di contrattempo e congedatevi dall’agitazione: coccolati da animatori e baristi, l’unico inconveniente che potrà capitarvi sarà una scottatura per esservi addormentati in spiaggia, magari sulle splendide Geger Beach o Pandawa Beach.
Prenotando il soggiorno riceverete ogni tipo di servizio, compreso il trasferimento da e per l’aeroporto dall’hotel di Bali prescelto, dunque non preoccupatevi nemmeno di questo.

Cliffs of Moher in Irlanda, per guardare il mondo dall’alto
Per quanto la vita vi abbia appesantito, qui, credeteci, sarà molto difficile non sentirsi leggeri. Chissà, forse il potere terapeutico di questi 8 km di scogliere in Irlanda sta nel vento impetuoso che, insieme alle plumbee nubi, soffi a via anche le preoccupazioni; o forse nell’incessante infrangersi delle onde sulla roccia, che rasserena l’anima come un mantra pronunciato senza sosta dal mare; o ancora nella percezione della propria piccolezza, 200 metri sopra le acque turbolente. O che sia invece nell’ipnotico stridio degli uccelli che nidificano nelle pareti, nell’arcana bellezza dei verdissimi pascoli, nelle titaniche forme della O’Brien’s Tower?
In tutti i casi, le Cliffs of Moher regalano ai visitatori un panorama grandioso sull’Oceano Atlantico, come sull’inutilità della propria frenesia. A strapiombo su entrambi.
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Viaggio in Mongolia, nella steppa di Lun
Immaginate infinite distese di verde, un silenzio rotto solo dal nitrire dei cavalli allo stato brado e una quiete vicina all’idealità. Ebbene, se vi accorgete che i vostri nervi si stanno già distendendo, sappiate che quel posto esiste davvero, nella steppa vicina a Lun, in Mongolia.
Lì, potrete essere ospiti di una famiglia di nomadi in una gher (tipica yurta circolare) degna di Gengis Khan e dimenticare connessione internet, traffico, telefono e l’agenda stracolma di impegni; al loro posto, vi aspettano lunghe passeggiate col naso all’insù per scorgere le aquile reali, il vento nei capelli, il profumo intenso dell’erba, musiche e racconti di antiche saghe intorno a un falò scoppiettante. E così, di notte non incomberanno più su di voi preoccupazioni e affanni, ma soltanto l’immensità e la pace della volta stellata.
Guide e prodotti consigliati:

L’Avana, Cuba: perdersi tra colori e musica
Se lo scorrere del tempo non vi dà tregua, le vostre giornate sono ossessionate da meeting in videoconferenza e vi sentite in perenne affanno, non c’è niente di meglio che sognare un viaggetto a Cuba, a l’Avana.
La capitale cubana vi offrirà, oltre alla multicolore Habana Vieja, la settecentesca Cattedrale di San Cristóbal e la solenne Plaza de la Revolución, l’opportunità di imparare come frenesia e dinamismo possano accompagnarsi a informalità e rilassatezza. In una città in cui i mezzi pubblici non hanno orari, infatti, bisogna necessariamente riporre in valigia la fretta e piegarsi a un sereno fatalismo.
E tra mojito da consumarsi senza guardare l’ora, indolenti passeggiate serali lungo il Malecón, il lungomare più famoso dei Caraibi, chiacchiere e balli scatenati fino all’alba, le vostre giornate seguiranno ritmi così sereni da costringervi ad appendere finalmente l’orologio al chiodo. Sarà questa la vostra revolución.