Tokyo Sin City. Tentazione irresistibile

Redazione Lonely Planet
4 minuti di lettura

Gola, lussuria, (assoluta mancanza di) avarizia: sono alcuni dei peccati capitali che proveranno a sedurti non appena avrai messo piede a Tokyo. Dopo aver assaggiato le delizie gastronomiche del quartiere di Aoyama, messo in valigia un po' di high-tech nella Electric Town o provato il vigoroso piacere delle discoteche di Roppongi, sarai molto più indulgente verso i peccatori.

Tokyo, piacevole incertezza - fotografia di Stefano Bassetti
Tokyo, piacevole incertezza - fotografia di Stefano Bassetti
Pubblicità

Tokyo Sin City. Tentazione irresistibile

VITA NOTTURNA
Tra i locali di Roppongi
Bar, sale di karaoke, discoteche e izakaya (l'equivalente giapponese dei pub britannici) ti aspettano con allettanti promesse in ogni strada e dietro ogni sfavillante luce al neon della grande città. Se vuoi fare sul serio e trovare il meglio, però, fai rotta sul quartiere di Roppongi, da sempre il tempio di nottambuli chiassosi e un po' brilli.

È qui che Tokyo ti aspetta per sedurti, travolgerti e mettere alla prova la tua capacità di sopportazione. In alcuni locali, infatti, l'atmosfera non è proprio di altissimo livello e nell'aria vibra una certa aggressività. Ordinati e diligenti, quando si lasciano andare i giapponesi non temono gli eccessi.

Vola alto e tuffati nella migliore scena notturna di Tokyo. Sempre a Roppongi, rilassati a piedi nudi cullato dalla musica trance e ambient del Bul-let's, una discoteca che sa mixare alla perfezione un'anima tranquilla alle sonorità più eccitanti dell'elettronica sperimentale. Oppure incontra i giganti del jazz in quel locale-leggenda che si chiama Blue Note: lo frequentano gli intenditori e i fan di mostri sacri del calibro di Maceo Parker e Chick Corea. Se invece cerchi un locale frequentato soprattutto da giapponesi, il consiglio è di puntare sul Vanilla: incontrerai meno avventori stravaganti e ubriachi rispetto alle discoteche vicine e le sue piste su tre piani sono sinonimo di divertimento inesauribile.

PECCATI DI GOLA
Tentazione fatale?
Wasabi e salsa di soia sapientemente abbinati ad aceto balsamico e olio di oliva: il buongustaio che c'è in te non si troverà a corto di sapori grazie alle sperimentazioni condotte tra i fornelli di Tokyo dai più rinomati chef del mondo. Detto questo, rispondere alla domanda "Che cosa si mangia a Tokyo?" non è così facile. La risposta migliore è che qui si mangia di tutto, dalla cucina tradizionale assaporata nelle raffinate sale minimaliste di ristoranti kaiseki (il pasto elegante alla giapponese con diverse portate), al repertorio gastronomico che spazia dalla Svezia al Senegal. Senza dimenticare il piatto riservato ai gourmet più avventurosi, a base di fugu, un pesce notoriamente velenoso reso innocuo da cuochi esperti.

Se ti è venuta l'acquolina in bocca, soddisfala in alcuni dei locali che abbiamo provato per te con estrema soddisfazione. Il primo è il Kisso, ancora una volta a Roppongi: con il suo ambiente contemporaneo, è il ristorante più accessibile di Tokyo per gustare la haute cuisine giapponese tradizionale servita nei fantastici servizi di lacca e ceramica. Nel quartiere di Aoyama, non perdere le strepitose contaminazioni del Fujimamas, popolarissimo per la cucina fusion asiatica (come il salmone con crema wasabi) e l'ottimo menu per i bambini. Per godere senza farti spennare, invece, fai rotta sul Sakata: i suoi noodles sono i migliori di Ginza.

SHOPPING MANIA
Dal fashion di Ginza alla Electric Town
Che cosa fanno gli abitanti di Tokyo (e i viaggiatori) per distrarsi nelle pochissime ore libere? Shopping, shopping sfrenato e terapeutico, per socializzare, mostrare il proprio status, soddisfare aspettative e osservare riti e usanze.

A Tokyo lo shopping è parte del DNA urbano e la cosa più divertente è trovare da sé il proprio karma. L'opportunità migliore per seguire le evoluzioni degli stilisti locali è fare un salto alla semestrale Design Festa, kermesse di creativi e artisti non ancora famosi ma pieni di talento. Si svolge a dicembre e maggio. Se hai in mente di godere la primavera giapponese, metti questo consiglio in valigia.

Se, invece, pensi a qualcosa per San Valentino, tieni presente che per la festa degli innamorati le donne devono donare dei giri (letteralmente "obblighi", ma piuttosto piacevoli) a tutti gli uomini della loro vita, e non solo all'innamorato (ricorda di verificare come si comportano con gli ex).

Come in ogni città del mondo, anche a Tokyo vale il detto "quartiere che vai, shopping che trovi". Le eleganti aree di Ginza e Aoyama sono perfette per acquistare prodotti di lusso, ma la scelta non è molto diversa da quella che incontri in via Condotti, tanto per giocare in casa. Per un riferimento più pop, punta dritto sulla "street fashion", la via della moda, di Harajuku. I creativi della factory di Andy Warhol apprezzerebbero, perché qui sono in vendita gioielli realizzati in laboratori artigianali, vestiti in stile underground, ma anche manga nuovi e usati in ottimo stato. Se sei un technofan, invece, naviga verso Akihabarara, la Electric Town di Tokyo. Il posto ha qualcosa in comune con i mercati asiatici più bizzarri, ma sui banchi trovi hard-disk e schede madri. Se cerchi un cane-robot o la macchina fotografica dei tuoi sogni, qui trovi i prezzi migliori del mondo.

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Giappone
Condividi questo articolo
Pubblicità