Ritorno al passato: Gyeongju, l'antica capitale della Corea

4 minuti di lettura

Gyeongju, spesso nota come il "museo a cielo aperto" della Corea, è una perla archeologica e architettonica: proprio in questa città si trova il più alto numero di lasciti medievali del paese. Decantata in innumerevoli scritti epici, Gyeongju fu capitale dell'antico Regno di Silla dal I al X secolo e merita una sosta di almeno qualche giorno per esplorare i tanti siti dichiarati Patrimonio dell'UNESCO, come tombe, templi e rovine.

Il Donggung Palace a Gyeongju  ©NayaDadara /Shutterstock
Il Donggung Palace a Gyeongju ©NayaDadara /Shutterstock
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Cosa vedere a Gyeongju

Fate visita agli antichi sovrani

Gyeongju è culla delle tradizioni della Corea del Sud e ospita alcune delle tombe più antiche e magnifiche del Paese, molte delle quali si trovano all’interno di Tumuli Park. Disseminati nei giardini, si ergono come collinette erbose i tumuli funerari degli antichi sovrani di Silla, creando un paesaggio bizzarro e ultraterreno. Pochi dettagli sono noti sugli occupanti di queste tombe, fatta eccezione di un tumulo alla fine del parco. La tomba di Cheonmachong è infatti accessibile. All’interno troverete una scintillante collezione di reliquie appartenenti a un sovrano deceduto: gioielli, armi e manufatti cerimoniali risalenti al V secolo.

Tumuli funerari dei sovrani del Regno di Silla. Foto di Louise Bastock / Lonely Planet
Tumuli funerari dei sovrani del Regno di Silla. Foto di Louise Bastock / Lonely Planet

Una visita al Museo Nazionale di Gyeongju vi permetterà di avere una panoramica completa del vasto patrimonio culturale tramandatoci dalla regione. Interi edifici sono stati costruiti per ospitare la storia delle singole aree di Gyeongju e, insieme a esibizioni temporanee, una sala d’arte e l’incredibile collezione di reliquie imperiali e tesori archeologici, ci fanno conoscere la vita e l’eredità di coloro che hanno lavorato e governato nella dinastia Silla.

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Preghiere dipinte su tegole a Bulguksa. Foto di Louise Bastock / Lonely Planet
Preghiere dipinte su tegole a Bulguksa. Foto di Louise Bastock / Lonely Planet

Vivete un’esperienza spirituale

Una breve corsa in autobus dal centro della città vi porterà sulle pendici del Monte Tohamsan e a Bulguksa, un complesso di templi buddisti minuziosamente progettato e costruito nel VI secolo: un tipico esempio dell’opulenza e della maestria dell’epoca. Arrivate in anticipo per evitare le folle e per assistere alle preghiere mattutine dei monaci buddisti (iniziano alle 10:30). Troverete una bancarella dove è possibile incidere un messaggio o una preghiera su una tegola che verrà poi utilizzata nella costruzione di nuovi templi o pagode.

Più in alto sulla montagna, incastonata sulla vetta boscosa di Tohamsan, si trova la Grotta di Seokguram, il tempio sotterraneo in cui è conservato il maestoso Buddha Sakyamuni. È una vera prodezza dell’ingegneria dell’VIII secolo. Il Buddha splendente siede a poco meno di 4 metri di altezza, circondato da una miriade di divinità e guardiani scolpiti nella pietra. Trovarsi faccia a faccia con questo gigante zen ci aiuta a capire perché il buddismo costituisce tutt’oggi parte integrante della cultura coreana. Da qui, la vista sul Mare Orientale è mozzafiato. Quando la nebbia che avvolge la montagna è fitta, l’esperienza diventa ancor più suggestiva, poiché tutto si tinge di una riverenza mistica.

Dimostrazione di sunmudo a Golgulsa. Foto di Jirka Matousek / CC BY 2.0
Dimostrazione di sunmudo a Golgulsa. Foto di Jirka Matousek / CC BY 2.0
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Oltre all’affascinante collezione di musei e siti storici di Gyeongju, una chicca imperdibile è Golgulsa, un tempio in cui è possibile soggiornare per assistere alla vita quotidiana del tempio: canti mattutini, meditazione, cerimonie del tè e lavoro di comunità inclusi. Ma il vero fascino di Golgulsa è la possibilità di provare il sunmudo, un’arte marziale coreana che combina tecniche di combattimento e meditazione. Il corso è incluso nel soggiorno al tempio e gli ospiti possono assistere anche alle dimostrazioni di 20 minuti che si tengono ogni giorno alle 11:00 e alle 15:30 nel parco del tempio.

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Scopri i tesori della natura

Il paesaggio di Gyeongju varia dai gibbosi tumuli funerari ricoperti d’erba alle montagne boscose. Chi freme per un po’ di trekking troverà pane per i suoi denti vista l’ampia scelta di sentieri escursionistici che attraversano i parchi nazionali della zona. Il Monte Namsan accontenta i gusti di tutti: templi nascosti e Buddha di pietra si trovano lungo i tanti percorsi che variano da escursioni facili di 3 ore a trekking di una giornata intera.

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I panorami mistici offerti da un’escursione sul Monte Namsan. Foto di theaucitron / CC BY-SA 2.0
I panorami mistici offerti da un’escursione sul Monte Namsan. Foto di theaucitron / CC BY-SA 2.0

Sparsi nel centro di Gyeongju ci sono numerosi laghi, giardini e alcuni siti storici più piccoli da esplorare tranquillamente in bicicletta. I punti di noleggio bici si trovano ovunque e il prezzo non supera generalmente i 12.000-15.000 won al giorno. Un vero e proprio percorso tracciato non esiste, ma i graziosi prati e le pagode attorno al laghetto artificiale di Anapji sono un’eccellente sosta per riposare e da ammirare nella calma di un tardo pomeriggio. A poche pedalate dal laghetto si trova il Cheomseongdae, un’antica torre astronomica considerata uno dei più antichi osservatori dell’Asia orientale. Sebbene non sia aperto al pubblico, dopo il tramonto l’osservatorio si staglia maestosamente illuminato contro il cielo notturno, regalando momenti indimenticabili.

Il mercato di Seongdong è un ottimo posto per rifornirsi in vista di un picnic. Foto di riNux / CC BY-SA 2.0
Il mercato di Seongdong è un ottimo posto per rifornirsi in vista di un picnic. Foto di riNux / CC BY-SA 2.0
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Prelibatezze da gustare

A Gyeongju potrete scoprire anche l’arte culinaria coreana. Seongdong è un tipico mercato coperto (nonché il più grande della Corea) dove trionfa una festa colorata di frutta, verdura e pescato locali. Venite qua a rifornirvi di cibo per il vostro pranzo al sacco: ci sono bancarelle dove assaggiare piatti come il bibimbap (verdure miste su riso) e il dwaeji-gukbap (una nutriente zuppa di maiale).

Nascosto su un lato del Tumuli Park, il Dosol Maeul è un’altra tappa imperdibile se siete desiderosi di provare piatti tradizionali come gli stufati di verdure, di kimchi o di tofu, o le fumanti zuppe di pesce; la location in un tradizionale cortile hanok vi porterà indietro di secoli.

Il tradizionale tè coreano. Foto di Megan Eaves / Lonely Planet
Il tradizionale tè coreano. Foto di Megan Eaves / Lonely Planet

Le sale da tè sono uno dei passatempi coreani che è resistito nei secoli. Nascosta dietro un malandato cortile nel quartiere Noseodong di Gyeongju, la Ah Sa Ga Teahouse si presenta come una galleria d’arte rustica piena di arte calligrafica e manufatti artigianali. Il menu è una lista infinita di infusi e i servizi da tè sono in vendita.

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