Languedoc-Roussillon, fascino del Midi

Redazione Lonely Planet
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Un sac à dos il più leggero possibile e un cappello canotier dai riflessi dorati, come nel quadro di Renoir, sono tutto ciò che ti occorre per un'avventura in Languedoc-Roussillon, la più affascinante regione del Midi francese.

Colori del Roussillon - fotografia di Mario Viretti
Colori del Roussillon - fotografia di Mario Viretti
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Languedoc-Roussillon, fascino del Midi

Con lo zaino e la paglietta appoggiata sulla testa, a Montpellier esplora la città vecchia o il quartiere in stile néo-grec progettato dall’architetto Ricardo Bofill, poi raccogli le energie per un tuffo nella grande attrazione di Carcassonne, in questo momento la cité più fotografata di Francia. Sarai stregato dalla sua bellezza, ma non dimenticare di ritagliare tutto il tempo necessario per un tuffo a tutti gli effetti. Scegli la piscina naturale sotto il Pont du Gard o le baie della Côte Vermeille. Il costume da bagno: ecco la terza cosa che non devi dimenticare per il tuo viaggio da queste parti. Che tu scelga la costa o la dolce vita dell’entroterra, ti aspetta un’esperienza di fascino intenso, come raccontano i viaggiatori e il nostro staff in questo tributo al Languedoc-Roussillon.


Dopo aver attraversato il ponte levatoio medievale ho trascorso la giornata a gironzolare nella Cité di Carcassonne ammirando le torri coronate da stendardi. Sono rimasto molto colpito da questo luogo, ma è stato solo più tardi, quando ho lasciato l’albergo per andare a cena e ho alzato lo sguardo verso la collina, che la prepotente bellezza della cittadella mi ha conquistato. Inondata da una luce rosata, rifulgeva come il mistico e magico castello di una fiaba. »» James McMurray, viaggiatore, Cape Town, Sudafrica


Percorrendo tortuose stradine di campagna tra campi dorati che si stendono a perdita d’occhio, come una coppia di adolescenti eccitati affrontavamo ogni curva trepidando e ridendo alla ricerca di una piccola azienda vinicola a conduzione familiare nascosta tra le colline dove degustare un po’ di vino. Dopo qualche chilometro di strada polverosa e accidentata, seguendo delle indicazioni dipinte a mano siamo arrivati dove volevamo. Ne è seguita quella che per me è stata l’esperienza più indimenticabile del viaggio. Dapprima abbiamo cercato il vignaiolo bussando a grandi e antichi portoni di legno e chiamandolo a voce alta dietro il fienile, dove dormivano parecchi gatti. Poi ci è apparso un signore gioviale, con il volto segnato dagli anni (ma di bell’aspetto). Sono rimasta rapita e incantata dalle storie sul vigneto di famiglia che ci ha raccontato mentre ci faceva assaggiare le sue bottiglie d’annata preferite. »» Caroline Thresher, viaggiatrice, Oxford, Regno Unito


Non dimenticate il costume da bagno al Pont du Gard - un luogo perfetto per fare i bambinoni, o anche solo per incontrarne qualcuno. Le acque del Gard sono ideali per fare tuffi temerari e salti dalle alte rocce che spuntano sotto il pont. E dopo questa incursione nella storia, un bicchiere di vino in allegria scioglierà anche il giovane storico più serioso. »» Tom Hall, staff Lonely Planet, Londra, Regno Unito


La giornata trascorsa a Collioure è stata da manuale: abbiamo parcheggiato l’automobile, gironzolato attorno al porto e vicino al castello e pranzato in un ristorante sul lungomare, rendendoci conto all’improvviso che per quel giorno avevamo fatto abbastanza. La mattina seguente ho visto delle persone che attraversavano a nuoto la piccola baia, così sono scappato dall’albergo e sono sceso in spiaggia per unirmi a loro. Raggiunta l’altra riva mi sono ritrovato davanti il castello, ho guardato indietro e ho visto mia moglie Maureen che mi salutava con la mano dalla finestra dell’albergo. Perfetto! »» Tony Wheeler, viaggiatore, Melbourne, Australia


Ho passato settimane a prendermi cura della mia abbronzatura e a esplorare le spiagge del Mediterraneo.

Dopo alcuni giorni trascorsi in mezzo alla calca di La Grande Motte, Palavas-les-Flots e Le Cap d’Agde, mi sono trasferito nelle tranquille e placide distese di sabbia che orlano la costa del Roussillon e nelle baie rocciose della Côte Vermeille. »» Paul Schindler, viaggiatore, New York, Stati Uniti


Montpellier ha tutte le attrattive di una grande città tranne lo stress, e richiama numerosi stranieri assetati di sapere con i corsi di francese tenuti dalle sue università.

Personalmente gli intervalli tra una lezione e l’altra li ho passati a bere vino in compagnia della gente del luogo, a prendere il sole in riva al Mediterraneo e a visitare le rovine romane e medievali. »» dothings, viaggiatore

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