Due giorni (almeno) per scoprire Puerto Princesa, Capoluogo di Palawan, nelle Filippine

3 minuti di lettura

Capoluogo di Palawan, “l’isola più bella del mondo”, la città filippina di Puerto Princesa è molto più di un semplice scalo tecnico verso le spiagge paradisiache di El Nido: i suoi dintorni tutti da scoprire meritano un soggiorno di almeno un paio di notti

Barche tradizionali sulla spiaggia di Sabang, a Puerto Princesa  ©Aleksandar Todorovic/Shutterstock
Barche tradizionali sulla spiaggia di Sabang, a Puerto Princesa ©Aleksandar Todorovic/Shutterstock
Pubblicità

Eletta per alcuni anni di seguito “l’isola più bella del mondo”, Palawan è una destinazione classica per una vacanza nelle Filippine. Non potrebbe essere altrimenti: mare da sogno, natura incontaminata, un popolo ospitale e prezzi accessibili. La meta più nota dell’isola è El Nido, con le sue spiagge formidabili e gli isolotti raggiungibili con i vari tour giornalieri alla scoperta di scorci da favola.

Quasi tutti i turisti arrivano a Palawan atterrando a Puerto Princesa, il capoluogo dell’isola, città considerata troppo spesso - e a torto - un semplice transito per raggiungere il nord. Sarebbe un peccato rinchiudersi subito in un furgoncino shuttle e correre a tutta velocità per le cinque ore di strada che separano Puerto Princesa da El Nido. Se è vero che le spiagge a nord di Palawan sono imperdibili, è una buona idea soggiornare a Puerto Princesa almeno un paio di notti.

Palawan è anche detta “l’isola più bella del mondo” ©Fabio Nodari /Shutterstock
Palawan è anche detta “l’isola più bella del mondo” ©Fabio Nodari /Shutterstock

Una porta d’accesso alle Filippine

Per chi arriva per la prima volta nelle Filippine, Puerto Princesa è prima di tutto una perfetta porta di accesso per scoprire il paese. Qui si può viaggiare per la prima volta nei famigerati trycicles, l’anello di congiunzione tra il motorino e l’utilitaria, in un traffico sostenuto ma mai caotico. Qui si imparano a conoscere i gusti locali, assaggiando il cibo proposto negli infiniti carretti a bordo strada. Qui, infine, si inizia ad apprezzare la dolce affabilità dei filippini, impareggiabili ospiti.

Due giorni sono necessari, e forse nemmeno sufficienti, per scoprire ciò che hanno da offrire Puerto Princesa ed i suoi dintorni. Il mare, prima di tutto. Se in città acque balneabili non ce ne sono, basta mezz’ora per sperimentare il primo island hopping nelle Filippine, dalle parti di Honda Bay, poco a nord della città. Presentatevi all’imbarco la mattina molto presto, senza cedere alle lusinghe di chi offre pacchetti in strada, e contrattate direttamente con il capitano il vostro giro tra le isole a largo di Puerto Princesa, tra sessioni di snorkeling, lingue di sabbia e pranzi con i piedi nell’acqua.

Per chi adora le spiagge poco affollate, può essere ideale (e conveniente) affittare un’auto e guidare da Puerto Princesa fino a Nagtabon o Talaudyong, sulla costa occidentale dell’isola. La prima spiaggia è più conosciuta dai turisti, la seconda più nascosta e frequentata perlopiù dai locali. Per raggiungerle si affrontano le dolci curve all’interno dell’isola, scorgendo qua e là spiagge e calette che si tuffano in un’acqua da sogno. Nelle pause tra un bagno e l’altro, è d’obbligo gustare il pollo Inasal all’ombra delle palme, tentando di indovinare gli ingredienti della marinatura che lo rende così succoso e prelibato.

Pubblicità
L’accesso al Parco Nazionale del fiume sotterraneo, patrimonio Unesco ©N8Allen /Shutterstock
L’accesso al Parco Nazionale del fiume sotterraneo, patrimonio Unesco ©N8Allen /Shutterstock

Navigare in un fiume sotterraneo

Sarebbe un errore madornale, infine, trascorrere una vacanza a Palawan senza visitare il Parco Nazionale del fiume sotterraneo, patrimonio Unesco. Distante poco meno di cento chilometri dal capoluogo, è tra i più lunghi fiumi sotterranei navigabili al mondo. A bordo di barchette, rigorosamente senza motore, si naviga dolcemente tra stalattiti e stalagmiti, in un ambiente naturale unico al mondo.

Meglio affidarsi ad un tour che includa trasporto ed ingresso, per avere la certezza di poter accedere al parco e alle grotte. Sotto gli occhi attenti dei macachi che vigilano l’ingresso, scegliete tra la risalita breve di circa un’ora, o la traversata completa di circa quattro ore, per scoprire le incredibili bellezze naturali delle grotte alla luce delle torce e nel silenzio più assoluto.

Rientrati alla base, godetevi le luci del tramonto lungo il Baywalk di Puerto Princesa, scegliendo in quale dei ristoranti fermarvi per una cena a base di pesce e crostacei freschi di giornata. Avrete visto il meglio che Puerto Princesa ha da offrire. Solo ora siete pronti a lasciare la città e avviarvi verso nord, per continuare a scoprire l’isola più bella del mondo.

Leggi anche:

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Palawan
Condividi questo articolo
Pubblicità