In partenza per le Filippine? 12 consigli da tenere a mente
Composte da oltre 7000 isole, le Filippine vantano alcuni paesaggi tropicali di incomparabile bellezza e la biodiversità marina più ricca del mondo. Personalmente, ho fatto della visita delle 82 province della mia terra d'origine una vera e propria missione, un’impresa ardua che ha richiesto oltre dieci anni. Detto questo, sento di avere appena scalfito la superficie delle Filippine. Certo, muoversi in questo paese non è facile. Tuttavia, sono proprio le grandi distanze e le tantissime meraviglie delle isole ad affascinare i viaggiatori che non temono un po’ di fatica. Ecco dunque alcuni consigli da insider per vivere al meglio il vostro viaggio nelle Filippine.
1. Il viaggio è parte dell’avventura
La conformazione geografica del paese obbliga a spostamenti non sempre agevoli, tra aerei e traghetti. I voli interni sono l’opzione più veloce, ma anche la più costosa. Le barche e i traghetti costano di meno, ma servirsene richiede più tempo a causa di orari non sempre pratici, meteo instabile e frequenti ritardi.
Dovrete pianificare attentamente il vostro itinerario, scegliendo se dedicare alle attrazioni principali il tempo che meritano oppure, al contrario, cercare di visitare il maggior numero possibile di località. Può avere senso concentrarsi su una o due destinazioni molto estese – come Palawan – facendo scalo nelle città che dispongono di aeroporti. Se intendete spostarvi da nord a sud e visitare almeno una parte di ciascuno dei tre principali gruppi di isole (Luzon, Visayas e Mindanao), mettete in conto uno-due giorni solo per gli spostamenti.
2. Usare bene i mezzi pubblici è un’arte
Pensate di essere esperti di viaggi in treno e di cavarvela benissimo con gli autobus urbani? Provate a muovervi a Manila utilizzando solo i mezzi pubblici. Se riuscite ad arrivare dove volete servendovi esclusivamente della disorganizzatissima rete di treni, autobus, jeep e tricicli della capitale, beh, complimenti: siete dei veri globetrotter. Peraltro, in questo modo si risparmiano parecchi soldi.
Potrete anche prenotare servizi di ridesharing con inDrive (un’alternativa più economica a Grab), o mototaxi con Move It e Angkas, per spostarvi con più facilità. Per evitare di restare bloccati nel traffico, puntate direttamente verso le isole e le zone rurali, dove i soli ingorghi che incontrerete saranno quelli formati dai pesci sott’acqua, o da una mucca distratta che blocca la strada.
3. Gli orari non vanno presi con rigidità
Nelle Filippine, andare da un punto A a un punto B è qualcosa che va al di là di orari, prenotazioni, partenze e arrivi. Soprattutto, scordatevi di cavarvela sempre usando lo smartphone: in molte aree al di fuori delle città bisogna recarsi fisicamente alla stazione degli autobus, al terminal dei furgoni passeggeri o al porto nel giorno in cui si desidera partire: se ci sono posti liberi si parte, altrimenti no.
Alcune compagnie di autobus permettono le prenotazioni online con uno-due giorni di anticipo, ma gli orari possono cambiare repentinamente. Se amate improvvisare, insomma, vi troverete bene qui. È sempre consigliabile disporsi alla massima flessibilità e prenotare i tour all’ultimo momento per risparmiare sui costi.
4. Abbigliamento: siate pronti a tutto o quasi
Il clima e le condizioni meteorologiche delle Filippine possono variare da una regione all’altra, anche se praticamente ovunque fa caldo ed è umido, specialmente durante l’estate. Indossate abiti leggeri e traspiranti, come camicie e vestiti di cotone, pantaloncini, gonne.
In spiaggia la crema solare è fondamentale, così come le borse impermeabili, le custodie per il telefono e il repellente per insetti. Per fare escursioni a Sagada o sul Monte Pulag, invece, avrete bisogno di proteggervi dal freddo. Una giacca antivento leggera o una impermeabile possono sempre essere utili.
Uomini e donne appartenenti a diversi gruppi etnici di Mindanao indossano di solito abiti con braccia e gambe coperte – siate consapevoli delle sensibilità locali e privilegiate nel dubbio un abbigliamento non succinto, soprattutto se intendete visitare moschee o piccoli villaggi. Talvolta all’esterno delle moschee i turisti possono noleggiare malong (gonne avvolgenti) e hijab (veli che coprono la testa).
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5. Mentre pianificate, attenti al meteo
Il meteo nelle Filippine è imprevedibile, specialmente durante i mesi del monsone, da giugno a ottobre. Può ricordare il temperamento di un gatto acciambellato dolcemente, adorabile fino a che, all’improvviso, inizia a miagolare furiosamente senza apparenti motivi. Potrebbe quindi accadervi di essere in spiaggia, sotto un cielo azzurrissimo e senza nuvole, e nel giro di pochi minuti ritrovarvi inzuppati da un acquazzone torrenziale. Il periodo migliore per godersi le spiagge e saltare da un’isola all’altra va da novembre a maggio, quando il tempo è per lo più asciutto e fresco, anche se a marzo-aprile le temperature e l’umidità iniziano a salire.
Il meteo è dunque un aspetto da tenere in gran conto al momento della pianificazione, poiché voli e traghetti possono essere cancellati ogni volta che una tempesta si abbatte sul paese. Le Filippine sono colpite mediamente da 20 tifoni all’anno, che solitamente si concentrano nel secondo semestre. Isole come Palawan, Mindoro e Cebu, in ogni caso, rimangono in ogni stagione relativamente al riparo dalle tempeste.
6. Sfruttate le festività e i weekend lunghi
I giorni tra Natale e Capodanno e la Settimana Santa sono periodi di alta stagione. Le famiglie filippine si godono questi momenti di riposo e lasciano campo libero ai turisti. In questi periodi i prezzi dei resort aumentano e folle di visitatori gremiscono i luoghi di interesse.
Le festività nazionali variano di anno in anno e danno corpo a lunghi weekend ideali per le fughe fuori porta: scorrete il calendario e verificate quando cade la Settimana Santa, periodo che può essere piacevolmente tranquillo nei grandi centri come Manila, con i locali rimasti in città che scherzosamente invitano quelli che se ne sono andati per Pasqua a… non tornare!
7. Qualche parola in filippino per accattivarsi la simpatia dei locali
La maggior parte dei filippini parla un buon inglese. Anche i bambini che giocano sui bordi delle strade nelle zone rurali sono di solito in grado di capire un po’ di inglese. I filippini sono inoltre amichevoli e disponibili per carattere, quindi non esitate a chiedere indicazioni se doveste smarrirvi.
Detto ciò, imparare qualche parola nella lingua locale può fare davvero la differenza. Anche se nelle Filippine si parlano oltre 170 lingue e dialetti, l’idioma ufficiale nazionale è il tagalog. Tra le parole di più pratico uso figurano magandang umaga (“buongiorno”), kamusta (“ciao”), salamat (“grazie”) e masarap (“delizioso”). Pronunciare queste parole con un sorriso o mostrando il pollice alto lascerà una buona impressione e susciterà simpatia (o almeno una risata!) da parte dei locali.
8. L’acqua? Non costa nulla, approfittatene
A differenza di molti paesi europei, dove i bar fanno pagare l’acqua in bottiglia o servono quella del rubinetto solo a richiesta, nelle Filippine la maggior parte dei locali offre solitamente acqua da bere gratuita, sicura e pulita (si tratta in effetti di un obbligo di legge). Portate con voi un bicchiere riutilizzabile per mantenervi idratati e risparmiare sulle bevande.
Tuttavia, se non siete sicuri della qualità dell’acqua (soprattutto nelle zone rurali), non correte rischi e servitevi degli erogatori di acqua minerale certificata, altrimenti optate per le bevande imbottigliate.
9. Nei pranzi in famiglia, attenti all’ultimo pezzo!
I filippini abbracciano la cultura dell’ospitalità e sono noti per la condivisione del cibo. L’invito Kain tayo! ("Mangiamo!") è una formula di cortesia che viene spesso usata al posto di "ciao". Se in una casa vi viene offerto del cibo, siate gentili e assaggiatene almeno un po’, anche se siete sazi o se quello che vi viene proposto non vi piace particolarmente.
L’assegnazione dell’ultima porzione di cibo rimasta sul tavolo può essere una faccenda delicata. Offritevi sempre di lasciare l’ultimo pezzo ai vostri commensali, oppure proponete di dividerlo: sono gesti semplici che dimostrano rispetto e considerazione per gli altri, e come tali verranno molto apprezzati.
10. Munitevi di contanti per le mance e gli acquisti d’impulso
Anche se nelle grandi città come Manila, Baguio e Cebu City è facile trovare sportelli bancomat e pagare con carta, i contanti sono tuttora imprescindibili nei paesi più piccoli, sulle isole e nei mercati. L’app GCash sta diventando sempre più popolare, ma è consigliabile avere con sé dei contanti quando ci si addentra in zone remote o rurali.
Le banconote di piccolo taglio vi serviranno per i biglietti d’ingresso a musei e attrazioni, le soste nei bagni, i souvenir e per quei gustosissimi spuntini venduti dagli ambulanti che salgono a bordo dei bus durante i viaggi lunghi. Le mance nel range del 10% sono di norma previste per guide turistiche, barcaioli e operatori delle spa. Sebbene non sia obbligatorio lasciare la mancia su taxi o auto a noleggio, molti conducenti tendono ad arrotondare le tariffe richieste.
11. La disconnessione può non essere un gran male
Nelle grandi città la connessione è buona, ma in alcune zone rurali e sulle isole più remote potrebbe essere limitata o non esserci affatto. Se avete bisogno di rimanere sempre connessi, i dati mobili (tramite SIM locali) sono fondamentali e spesso più affidabili del Wi-Fi.
Purtroppo i blackout, causati da condizioni meteo avverse o da carenze infrastrutturali, sono ancora frequenti in molte regioni. Soggiornare in hotel grandi, dotati di generatori, riduce il rischio di disconnessione, ma va anche detto che chiamarsi fuori per un po’ dal mondo digitale potrebbe rivelarsi un’esperienza arricchente e illuminante.
12. Il buon senso e l’istinto per mantenersi al sicuro
Una delle domande che più di frequente mi vengono poste – anche da altri filippini – è se viaggiare nelle Filippine sia sicuro. Nella mia esperienza, alcune regioni del paese, in particolare nel sud, hanno una reputazione ingiustamente negativa.
Ho viaggiato molto da sola, sono stata in tantissimi posti, e le volte in cui mi sono sentita in pericolo si contano sulle dita di una mano – e nella maggior parte dei casi il pericolo derivava da un mio comportamento poco saggio. In generale, nelle Filippine la gente è calorosa, ospitale e pronta ad aiutare chi si trovi in difficoltà. Nelle città più grandi e trafficate, in ogni caso, è necessario prestare una certa attenzione.
Come in ogni altro posto, incidenti isolati possono sempre verificarsi. Le precauzioni da adottare sono le solite: registrarsi presso gli uffici turistici ogni volta che si visita una località, sottoscrivere un’assicurazione di viaggio, informare parenti o amici sui propri spostamenti, soggiornare in zone sicure e (soprattutto) usare il buon senso.
Se viaggiare da soli dovesse a un certo punto mettervi a disagio, unitevi ad altri viaggiatori, oppure scegliete in origine tour organizzati e guidati – soprattutto per visitare luoghi remoti e difficili da raggiungere. In caso di emergenze, contattate il Centro assistenza turistica 24/7 del governo filippino (TACC) al numero 151-TOUR.