I migliori trekking da fare nelle Filippine

Redazione Lonely Planet
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Le Filippine rientrano nella cintura di fuoco del Pacifico e contano decine di montagne oltre i 2000 metri, molte delle quali vulcani attivi o spenti che possono essere scalati fino alla vetta. I trekking vanno da camminate di mezz’ora a spedizioni di più giorni, per cui studiate bene il percorso prima di decidere quale intraprendere.

Trekking tra i terrazzamenti di Batad 
 ©CoCo_Photography/Shutterstock
Trekking tra i terrazzamenti di Batad ©CoCo_Photography/Shutterstock
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Banaue e Batad

Scavate secoli fa dagli ifugao nei pendii delle montagne, le risaie terrazzate verde smeraldo intorno a questi villaggi sono un vero spettacolo e sono per molti l’unico motivo per venire a North Luzon. Scolpite su pendii rigogliosi e ripidissimi, si estendono come un anfiteatro regalando splendidi panorami. Cinque di esse godono della tutela dell’UNESCO: Batad, Bangaan, Hungduan, Nagacadan e Mayoyao. Nella zona di Ifugao si possono ancora incontrare persone che indossano abiti tradizionali indigeni come perizomi e copricapo con le piume.

Se amate le escursioni, puntate verso lo splendido anfiteatro di Batad. Il villaggio si trova alla base delle pareti terrazzate, e una volta arrivati si possono organizzare numerosi trekking sui pendii. Altre opzioni includono un’escursione di un giorno (serve una guida) che inizia a Ngibat, passa da Butbut e Loccong e termina a Buscalan. È una giornata impegnativa con alcuni tratti ripidi, ma la ricompensa è scoprire una regione che i visitatori della Cordillera vedono di rado, passando per villaggi tradizionali e splendide risaie terrazzate con muretti di pietra.

Mt Kanlaon

Mambukal, a est di Bacolod, sorge tra fresche foreste montane che circondano la vetta più alta di Negros, il Mt Kanlaon (2465 m). Scalare la vetta non è più possibile a causa dell’attività vulcanica, ma i resort organizzano belle gite in giornata (o con pernottamento) tra le sorgenti termali e la ricca fauna selvatica. Anche la costa offre alcune belle attrattive, tra cui la barriera corallina a Sagay a nord e il litorale incontaminato di Sugar Beach a sud.

La bella foresta e i corsi d’acqua rinfrescanti alle pendici occidentali del Mt Kanlaon sono una popolare meta di evasione da Bacolod. Il Mambukal Resort & Wildlife Sanctuary è una vasta tenuta immersa nella foresta, tra corsi d’acqua e laghetti e con una piscina termale in stile giapponese. È un posto ideale per rilassarsi e concedersi un massaggio. Il resort ha in programma di avviare nuove attività, tra cui escursioni a piedi, in mountain bike e a cavallo. Mambukal ha uno sportello adiacente all’ufficio turistico a Bacolod dove si possono effettuare prenotazioni e ottenere informazioni sui traspori.

Il Mt Halcon (2616 m), una delle cime più difficili delle Filippine ©Markie Aungon /Shutterstock
Il Mt Halcon (2616 m), una delle cime più difficili delle Filippine ©Markie Aungon /Shutterstock
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Mt Halcon

Questo non è un trekking da fare per sfizio. Il Mt Halcon (2616 m) è considerato da molti escursionisti una delle cime più difficili e tecnicamente impegnative da scalare in tutto il paese, nonostante sia solo la 23a montagna per altezza delle Filippine. Dovrete prepararvi con settimane o addirittura mesi di anticipo. L’accesso è strettamente controllato e solo pochi scalatori al giorno possono varcare i punti di ingresso. Inoltre il sentiero è chiuso da giugno all’inizio di gennaio. Ammesso di aver risolto tutti gli aspetti logistici, dovrete pianificare un viaggio di andata e ritorno di quattro giorni: due giorni per raggiungere la vetta e due per la discesa. Potete ottenere la maggior parte delle informazioni necessarie presso l’ufficio turistico municipale di Baco, che si trova vicino a Calapan. Vi sarà inoltre richiesto di completare un corso di alpinismo di base, che si può organizzare prima della data prevista per l’ascesa. Il trekking è lungo 29 km, con un dislivello di 3353 m.

Per gli escursionisti accaniti si tratta di una scalata indimenticabile, anche perché il sentiero è quasi deserto e avrete la sensazione che la montagna sia tutta per voi. Il percorso riserva numerose sfide, tra cui l’attraversamento del Dulangan River, di campi rocciosi e massi, di cascate e pozze d’acqua. Le temperature sono estreme e durante il cammino potrete avvistare la fauna selvatica della giungla, ma questa include anche i soliti fastidi come le zanzare, le mosche e le san- guisughe che amano cibarsi del sangue fresco dei turisti. In certi punti dovrete usare estrema cautela e tenere presente che, se doveste ferirvi, potrebbero passare giorni prima che riusciate a raggiungere un ospedale accettabile.

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Mt Hibok-Hibok

Addentratevi nell’interno di Camiguin Island per scalare questo vulcano scosceso e poi rinfrescatevi nelle piscine alimentate da fragorose cascate. Il vulcano Hibok-Hibok (1320 m), la cui ultima eruzione nel 1951 causò la morte di quasi 600 persone, è uno scenario spettacolare nell’entroterra. Ubicato in un edificio vicino alla strada principale, il Mt Hibok-Hibok Volcano Observatory monitora l’attività del vulcano ed espone cartine, attrezzature e cimeli sismologici. Potete arrivarci con una moto a noleggio o un multicab. Quando il tempo è secco si può scalare il vulcano, ma si tratta di una salita impegnativa di tre o quattro ore (e quasi altrettante per la discesa) lungo un ripido sentiero roccioso; bisogna avere una discreta forma fisica ed essere preparati a una faticosa scarpinata. Nelle giornate limpide, dalla vetta si possono vedere Bohol, Cebu e Negros. Quasi tutti i resort possono fornire guide; cercate di partire verso l’alba.

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Mt Apo

L’ascesa alla cima (2954 m) del Mt Apo si snoda tra antiche foreste e cascate scroscianti, offrendo l’opportunità di vedere specie di piante e animali a rischio di estinzione come le nepente carnivore e l’aquila delle Filippine. La Vanda sanderiana, più comunemente nota come waling-waling, è una varietà endemica considerata la madre di tutte le orchidee in commercio. L’ascesa è molto faticosa (ed estremamente ripida in alcuni tratti) e il sentiero quasi impossibile da seguire da soli: rivolgetevi a un ufficio turistico per ingaggiare una guida o cercatene una a Davao.

Gli scalatori esperti consigliano di prendersi almeno quattro giorni per completare la salita; ricordate inoltre che avrete bisogno di indumenti caldi e dell’attrezzatura per dormire all’aperto (potrete noleggiare tutto presso il vostro tour operator), considerando che di notte le temperature scendono parecchio in prossimità della cima. Il percorso sul Mt Apo Circuit Trail, il sentiero più comunemente utilizzato, inizia con una passeggiata nella campagna pianeggiante e diversi villaggi, attraversa una foresta endemica, campi con massi esposti alle intemperie che odorano di zolfo e un lago in un cratere. Preparatevi a freddo e umido la mattina presto e ad alcuni tratti impegnativi.

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Il periodo migliore per le escursioni va da febbraio a maggio, quando il tempo è più secco e ci sono meno limatik (sanguisughe).


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